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Identikit di … John Guidetti del Feyenoord

Il talentuoso italo-svedese è considerato il vero erede di Ibrahimovic

In occasione dell’ultimo match casalingo degli azzurri contro il Catania, il nostro inviato Giovanni Ibello ha intervistato il collega giornalista Antonio Abizzo di Eurosport Svezia, presente come corrispondente dal San Paolo. Clicca qui per leggere l’intervista integrale. Quest’ultimo ha esplicitamente dichiarato che una terra con tradizioni e abitudini diverse, qualela Svezia, sia rimasta attratta non poco dal Napoli, sia per i risultati conseguiti in Europa, che per tutto ciò che gravita attorno alla società di De Laurentiis: colore, passione, tifosi e città. Inoltre, ha esternato che particolarmente attraente è stata la doppia sfida in Champions League contro il Chelsea, dove gli scandinavi simpatizzavano tutti per gli uomini di Walter Mazzarri.  Suo consiglio per la futura campagna acquisti del Napoli: John Guidetti del Feyenoord.  In questo appuntamento della nostra rubrica, dunque, approfondiamo le caratteristiche di questo giovane italo-svedese dalle grandi potenzialità.

Il suo nome completo è John Alberto Fernando Andres Luigi Olof Guidetti. Nato a Stoccolma il 15 aprile 1992, John è di chiare origini italiane grazie a suo nonno emigrato in Svezia. Inizia la carriera calcistica nell’Accademia di calcio “Ligi Ndogo” in Kenia. Nonostante la paradossalità dell’aneddoto, John è un italo svedese che inizia a giocare a calcio nello stato africano poiché il padre si trasferisce lì per lavoro. A quindici anni viene selezionato per entrar a far parte del settore giovanile del Brommapojkarna, squadra rossonera del sobborgo occidentale della capitale svedese, tornando così nella propria terra nativa. In questa stagione, 2007-08, si manifesta la vera esplosione di John, il quale mostra le sue grandi doti fisiche e tecniche, facendo la differenza non solo fra i suoi coetanei, ma anche tra i professionisti. Infatti, gli bastano solo due apparizioni in prima squadra per far concretizzare l’interesse della società del Manchester City, la quale già da tempo monitorava il giovane talento. Così, nell’aprile del 2008, firma un contratto triennale con i Citizens, battendo sul tempo la spietata concorrenza di diverse squadre a lui interessante, fra le quali le italiane Inter, Lazio e Roma. Nella sua prima stagione in Inghilterra, Guidetti effettua una straordinaria media realizzativa nell’Under 18 dei Citizens, con 13 reti in altrettante partite disputate. Nel 2010 la dirigenza inglese decide di mandarlo in prestito al suo vecchio club, il Brommapojkarna. Qui in 8 partite fa 3 gol e 4 assist.

  

L’allenatore del City, Roberto Mancini, rimane folgorato dalle straordinarie qualità del giovane attaccante, e così decide di dargli una preziosa opportunità aggregandolo al gruppo della prima squadra, in tournèe per la preparazione estiva Americana,  in vista della stagione 2010/11. Durante il tour, John riesce a debuttare nel secondo tempo di un’amichevole contro lo Sporting Lisbona. Al rientro in Inghilterra, debutta ufficialmente col suo club contro il West Bromwich Albion, il 22 settembre 2010, match valido per il terzo turno di Coppa di Lega. Nonostante disputi tutta la partita nel tridente con Roque Santa Cruz e Jò con la maglia numero 60 sulle spalle, il match termina 2-1 per i padroni di casa (realizzando l’assist per l’unico gol siglato per i suoi da parte del brasiliano Jo), decretando l’eliminazione dei Citizens dalla competizione.

  

Il 25 novembre 2010 la società di Manchester decide di mandarlo in prestito al Burnley, società della Championship inglese allenato da Brian Laws. Qui gioca solo cinque partite (di cui solo una da titolare contro lo Scunthorpe United), con una rete siglata nella vittoria per 2-1 intrasferta contro il Barnsley nel giorno di Santo Stefano del 2010. Il City non estende il suo periodo di prestito alla società granata, in questo modo John torna al City durante il mese di gennaio dello scorso anno, venendo inserito nella lista dei 25 giocatori convocati per disputare l’Europa League, anche se non verrà utilizzato per il resto della stagione in quanto verrà solo convocato in occasione dei matches contro Notts County, Birmingham City e Fulham. Nel periodo finale della stagione passata c’è stato episodio spiacevole riguardante la sua possibilità di passare al Twente. Infatti, la società olandese tenta un accordo col padre per l’ingaggio, in vista della scadenza del contratto dei Citizens del 30 giugno scorso. Dopo diversi giorni di trattativa, ed il consequenziale scalpore creato dai media sull’eventuale accordo raggiunto, il procuratore del giocatore Per Jonsson smentisce ogni possibile contrattazione. Ma i dirigenti del Twente, forti secondo loro dell’accordo preso, vogliono portare fino in fondo la questione, avvalendosi della legge Bosman (legge che consente ai calciatori professionisti aventi cittadinanza dell’Unione Europea di trasferirsi gratuitamente in un altro club alla scadenza del contratto con l’attuale squadra). Poco dopo però John è in America nella tournèe col City, svelando di aver rinnovato il contratto con i Citizens per altri tre anni.

Durante la sessione estiva di mercato di questa stagione, il Feyenoord fa di tutto per poter portare il biondo attaccante a Rotterdam. Così, nell’ultimo giorno di mercato, le due squadre si accordano per il suo trasferimento con la formula del prestito secco di un anno. Il suo allenatore, Ronald “Rambo” Koeman lo fa subito debuttare nella prima partita di campionato, giocata in trasferta contro il NAC e vinta 3-1. Alcun debutto fu più fortunato di questo per il giovane John: in quell’occasione, infatti, entra al 61’prendendo il posto di Guyon Fernandez e sigla all’87’ la terza rete del match per i suoi. Fin dalla partita successiva, Guidetti diventa il perno fondamentale dell’attacco biancorosso. A lungo andare si rivela un’autentica macchina da gol, realizzando fino ad ora 20 presenze in Eredivisie con 19 reti siglate, una media stupefacente per un ragazzo appena sbarcato in Olanda. Con la sua maglia numero 10 sulle spalle è riuscito a cancellare dalla mente dei tifosi del Feyenoord l’ex ragazzo prodigio Castaignos. Ma quello che ha colpito di John non sono solo le statistiche, ma anche la personalità ed il carattere mostrato in ogni partita, dando prova del suo applombe da vero trascinatore. Con i colleghi di reparto, che sono prevalentemente gli olandesi Shaken e Cabral, sta conducendo il Feyenoord alla lotta per il titolo: infatti risiede in questo momento al quarto posto a quota 51 punti insieme a PSV e Herenveen, ma distante solo 5 dalla capolista AZ. Tutto ancora può succedere per la lotta al vertice, e siamo sicuri che Guidetti e company lotteranno fino alla fine per la conquista dell’Eredivisie grazie ai calorosi 51mila del Feijenoord Stadion.

  

Per quanto riguarda il capitolo Nazionale, Guidetti fin dall’Under 17 è convocato costantemente nelle varie selezioni giovanili svedesi. Conta 11 presenze con 8 reti siglate in Under 17, 5 presenze con 5 reti messe a segno in Under 19, 2 presenze e 1 gol in Under 1 e 10 presenze e 4 reti in Under 21. Il suo debutto nella Nazionale maggiore del selezionatore Erik Hamrèn è datato 29 febbraio, in occasione di un’amichevole disputata a Zagabria controla Croazia, vinta per 3-1. Inquell’occasione, il ragazzo si mette subito in mostra, realizzando l’assist per Sebastian Larsson , e gioca al fianco di Zlatan Ibrahimovic per quasi tutto il secondo tempo del match.

  

Guidetti è un attaccante dalle grandi doti fisiche e tecniche. Alto 181 centimetriper 80 chilogrammidi peso,  fornisce un gran supporto al reparto d’attacco grazie al fisico statuario e alla buona rapidità di movimento. E’ molto caparbio, come qualsiasi centravanti d’area di rigore si rispetti, e molto bravo nel gioco aereo. Dispone di un’ottima conclusione col suo piede destro, ma se la cava senza problemi anche col mancino. Il fiuto del gol è caratteristica che lo sta facendo contraddistinguere quest’anno in Eredivisie. In area di rigore riesce ad esser freddo e glaciale nel finalizzare qualsiasi azione. Quest’anno è schierato da Koeman come vertice di un attacco a tre punte, con ai lati Shaken e Cabral, ma in diverse circostanze ha dimostrato di saper giocare anche in un tandem offensivo, dividendo i compiti d’attacco con una seconda punta di supporto. Prima della sua esplosione gli si attribuiva molto spesso come difetto la staticità in area di rigore, ma John ha poi zittito tutti siglando tante reti di fattura diversa, mostrando come sia un attaccante completo e dinamico. E’ uno vero specialista dagli undici metri, dimostrando di avere sangue freddo in qualsiasi circostanza. Il suo carattere forte fa di lui un vero e proprio leader dello spogliatoio. Roberto Mancini ha l’erede di Dzeko in casa, anche se la concorrenza sul mercato sembra esser spietata. Si sono fatti avanti il Bayern Monaco, sempre attenta ai giovani talenti, le italiane Inter, Juventus e Milan, e l’Arsenal che, dopo aver concluso l’acquisto di Podolski dal Colonia, vorrebbe comporre un tandem di tutto rispetto se van Persie decidesse di andar via. Guidetti è un grande talento, sul quale una big d’Europa può tranquillamente contare. Poco lesto a convocarlo in Nazionale è stato Cesare Prandelli, il quale si è fatto soffiare sotto al naso l’opportunità di fargli vestire l’azzurro. Infatti, nonostante abbia giocato con la Nazionalesvedese  solo a livello giovanile, fino allo scorso febbraio non aveva mai debuttato nella selezione maggiore. Ad ogni modo, l’impresa risultava molto ardua poiché il ragazzo, nonostante fosse affascinato dalla magli azzurra, ha sempre dichiarato di voler vestire la maglia della Svezia e di voler giocare affianco di Zlatan Ibrahimovic. Inoltre ha aggiunto:  “Ibra sa chi sono? È strano, però magari è buono per lui conoscere il nome di chi gli giocherà al fianco!”. Dichiarazioni che solo un ragazzo con personalità può esternare!

Gilberto D’Alessio

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