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Identikit di … Viktor Fischer dell’Ajax

Il dinamico attaccante danese che interessa a molti top club

Il nuovo corso dell’Ajax targato Frank De Boer, recente gloriosa bandiera de “i Lancieri”, sta portando i frutti desiderati. Subentrato a Martin Jol nel 2010, l’ex centrocampista della Nazionale olandese oltre ad aver riconquistato per due volte consecutive il titolo nazionale che mancava dalla capitale da sette stagioni, sta improntando la sua filosofia di gioco su giovani di prospettiva, come vuole la gloriosa tradizione dei biancorossi. Già il 25 ottobre di un anno fa la nostra rubrica metteva in risalto le qualità del promettente centrocampista Christian Eriksen (Clicca qui), fiore all’occhiello del settore giovanile della società olandese, che fa da sempre un ottimo operato per il lancio dei suoi giovani in prima squadra. Fatta eccezione per l’ex juventino trentaduenne Christian Poulsen, la rosa di quest’anno dell’Ajax è composta da ragazzi tutti al di sotto dei ventisei anni d’età. Fra i maggiori talenti che sta ben figurando in queste ultime partite è sicuramente l’attaccante attualmente più prolifico del reparto offensivo biancorosso, stiamo parlando del danese Fischer.   Viktor Gorridsen Fischer nasce il 9 giugno 1994 ad Aarhus, seconda città più popolosa della Danimarca situata sulla costa orientale dello Jütland. Alla tenera età di cinque anni inizia ad avvicinarsi al mondo del calcio, calcando i campetti della società del Lyseng IF. Dopo cinque anni arriva il momento di accasarsi all’Aarhus, una delle squadre più antiche della Danimarca (fondata nel 1880). Anche in quest’ultimo club permane cinque anni, dopodiché per Viktor si prospetta la possibilità di entrare a far parte del settore  giovanile di una squadra della Superligaen danese, l’Fc Midtjylland. Il trasferimento al club rossonero avviene non privo di polemiche a causa della firma di un contratto da parte di un  giocatore ancora quindicenne.

  

Ciò nonostante il giovane attaccante trascorre due anni nel settore giovanile della nuova squadra, dando segni di una repentina crescita sia dal punto di vista caratteriale che professionale. Fischer inizia a far parlare di se non solo per i miglioramenti evidenziati nel suo club di appartenenza, ma soprattutto per quelli emersi nella selezione Under 17 danese. Dopo aver precedentemente già indossato la maglia della selezione Under 16 con dieci presenze e quattro reti siglate, Il giovane bomber ha uno score impressionante in termini di reti realizzate: venti in trenta partite, avendo l’opportunità di disputare anche il campionato europeo Under 17, terminato sfortunatamente dai danesi in semifinale dopo il secco 2-0 subito dalla Germania (dopo essersi piazzata prima nel proprio girone dinanzi a nazionali come Inghilterra, Francia e Serbia). Il suo invidiabile rullino di marca in Nazionale non passa inosservato agli osservatori di molti club europei, capaci di scatenare una bagarre di mercato per mettere sotto contratto il giovane attaccante. Su tutte la spunta l’Ajax che nell’aprile 2011 gli fa firmare un contratto triennale, bruciando la concorrenza agguerrita delle più blasonate Chelsea, Inter, Milan e Manchester United che erano sulle sue orme.

  

La prima stagione nel nuovo club (2011/12) la trascorre nell’Accademia giovanile dei Lancieri. Fra vari tornei e competizioni, disputa la neonata “Next Generation Series”, una sorta di Champions League giovanile organizzata dalla UEFA per le categorie Under 19. In quest’importante vetrina europea Fischer con il suo club chiude il girone di qualificazione al secondo posto dietro al CSKA Mosca. Successivamente effettua due magnifiche prestazioni ai quarti e in semifinale, esattamente prima contro il Barcellona siglando una doppietta nel secco 3-0 finale, poi contro il Liverpool mettendo a segno una sensazionale tripletta nel roboante 6-0 conclusivo. Ad attendere l’Ajax in finale come avversaria c’è l’Inter di un allenatore ancora poco famoso che risponde al nome di Andrea Stramaccioni. La storia recente vuole che i nerazzurri vincano solo in seguito ai calci di rigore per 5-3 (dopo aver terminato i tempi regolamentari sul risultato di 1-1). Nonostante la cocente sconfitta, Fischer si rivela uno dei migliori talenti  biancorossi della manifestazione, non solo per le sue quattro reti effettuate nella competizione ma anche per le buone prestazioni sfornate, mettendosi sempre al servizio della squadra.

  

Ai nastri di partenza di questa nuova stagione viene aggregato in prima squadra da Frank De Boer che ne intravede subito le ottime potenzialità in fase di ritiro. In occasione della prima gara ufficiale valida per la Supercoppa d’Olanda (disputata il 5 agosto all’Amsterdam Arena) l’allenatore olandese non esita a schierarlo da titolare nel giovane tridente offensivo con Sigthórsson e Özbiliz, nonostante la sconfitta per 4-2 rimediata dalle Lampadine di Advocaat. In seguito risponde alla chiamata del C.T. Wieghorst in Under 21 danese in occasione del 5-0 inflitto dalla Spagna per una gara di qualificazione per prossimi Campionati europei di categoria. Il suo debutto in Eredivisie risale al 20 ottobre scorso rilevando all’84’ il connazionale Schøne nel match pareggiato 3-3 al Polman Stadion contro l’Heracles. La rete del 31 ottobre in Coppa d’Olanda contro l’ONS Sneek nella vittoria in trasferta per 2-0 fa da sprone al giocatore per conquistare con i denti il posto da titolare. Il 6 novembre scorso arriva il momento del suo debutto in Champions League. Non in una gara come le altre, bensì nella delicatissima trasferta all’Etihad Stadium contro il Manchester City in piena crisi di risultati. I pochi minuti disputati nel finale di gara lo rendono comunque uno dei protagonisti dell’importante pareggio strappato in trasferta in seguito al 2-2 decretato dal campo. Il morale del giovane Fischer cresce sempre più, tant’è che pochi giorni dopo sigla le sue prime reti da professionista, precisamente una doppietta nella vittoria in trasferta per 4-2 contro lo Zwolle. Continuerà ad accumulare minutaggio prezioso nelle gare seguenti, trovando, fra l’altro, il modo di vendicarsi per il suo amaro debutto contro il Psv siglando una delle reti del 3-1 del 1 dicembre scorso in Eredivisie. Arriva anche la convocazione del C.T. della Danimarca Morten Olsen in occasione del match amichevole contro la Turchia del 14 novembre scorso, effettuando venticinque minuti della ripresa. Ma senz’altro la sensazione professionale più grande per un giovane diciottenne come lui è quella di aver potuto disputare la gara di Champions League al Santiago Bernabeu contro il Real Madrid. Infatti il primo dicembre scorso De Boer decide di schierarlo nel tridente d’attacco formato da Boerrigten e Hoesen. Anche dopo il 4-1 finale dei padroni di casa, i Lancieri si qualificano al prossimo turno di Europa Laegue.

  

Viktor Fischer è il prototipo di attaccante moderno grazie alle sue qualità tecnico-tattiche. Può vestire i panni sia di prima punta che di attaccante di sostegno, sfruttando una delle sue doti migliori ovvero la dinamicità in fase d’attacco. Agile e scattante nello stretto, Fischer dimostra di avere un ottimo fiuto del gol non perdonando mai sotto rete. Dall’alto dei suoi 180 centimetri per i 71 chilogrammi di peso, questo giovane danese ha una spiccata dote offensiva, che lo rende imprevedibile e allo stesso tempo estremamente efficace e concreto nelle azioni da protagonista.  La determinazione nelle conclusioni ravvicinate, o da lunghe posizioni, lo rende un pericolo costante per i portieri avversari. Inserito nell’elenco dei giovani più forti al mondo dalla rivista sportiva spagnola “Don Balon”, Fischer sa vestire anche i panni di suggeritore, sfornando preziosi assist per i compagni, grazie alla sua ottima visione di gioco. Attorno al suo nome gravita già l’interesse dei maggior club europei. Il direttore dell’Ajax Marc Overmars non vuole  privarsi del suo gioiello nelle prossime finestre di calciomercato, piuttosto è orientato a prolungare il contratto almeno fino al 2016.

http://www.youtube.com/watch?v=_wolLogZJW8

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Gilberto D’Alessio

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