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Valdifiori: “Conosco De Laurentiis, se dovesse chiamarmi il Napoli accetterei di corsa…”

"Ho già 29 anni e per me questa può essere l'ultima opportunità di giocare per un grande club"

Premiato dall’Associazione Italiana Allenatori Calcio al Centro Commerciale “La Cartiera” di Pompei con il premio Football Leader 2015 come calciatore rivelazione dell’anno, Mirko Valdifiori  ha risposto alle domande dei giornalisti parlando anche del suo futuro. Ecco le parole del regista dell’Empoli:

“Il mio ruolo di leadership? Sono al primo anno in Serie A, questo premio è motivo di orgoglio e premia la strada che ho fatto. La realtà di Empoli la si conosce, bisogna andare in campo e cercare di fare il massimo. Abbiamo raggiunto una salvezza importante con quattro giornate d’anticipo. Il Napoli? Ci sono state tante voci, per me essere accostato ed una società così è motivo d’orgoglio ora però penso ancora all’Empoli e all’ultima giornata di campionato. Di concreto non so nulla però inutile dire che l’interesse del Napoli mi rende orgoglioso. Su Pirlo? È il numero uno al mondo, lo guardo e cerco di trarre ispirazione, è un modello che seguo con piacere. Il mio prossimo obiettivo? Affermarmi e confermarmi in serie A continuando a lavorare senza accontentarmi. Il segreto di Sarri? Andare in campo preparando le partite nei minimi dettagli cercando di concedere il meno possibile e di esprimere il nostro calcio. Siamo cresciuti giornata dopo giornata con il gioco. Se ho conosciuto De Laurentiis? Sì, non so però se c’è stato un incontro tra i presidenti, è ovvio che se dovesse arrivare una chiamata di una big accetterei di corsa vista anche la mia età, potrebbe esser l’ultima occasione. La nazionale? È un gruppo fantastico, mi hanno subito accolto bene, senza pregiudizi, nonostante venissi da una piccola realtà come Empoli. Se ho visto giocare Napoli e Sampdoria? Guardo tante partite, mi piace il calcio. Perché sono arrivato tardi al calcio che conta? C’è sicuramente anche qualche responsabilità mia, molte società comunque preferiscono puntare sugli stranieri piuttosto che su qualche calciatore della serie B. Vedremo ciò che sarà di me, se mi viene data l’opportunità di giocare in una big la coglierò al volo cercando di sfruttarla al 100%. Qual’è l’errore da non commettere per chi vuole fare il calciatore? Mollare e non crederci più, ho avuto certamente momenti difficili nella mia carriera ma ci ho sempre creduto di poter arrivare un giorno in serie A. Chi merita di più la Champions tra Lazio, Roma e Napoli? La Lazio da un punto di vista del carattere mi ha fatto una grande impressione. Anche Roma e Napoli però sono grandi squadre.”

 

Dai nostri inviati al Centro Commerciale “La Cartiera” di Pompei, Ciro Troise, Gilberto D’Alessio, Antonio Balasco e Andrea Cardone

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