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RILEGGI IL LIVE – Benitez: ”Non voglio nuotare per morire sulla spiaggia, il turnover è necessario”

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Termina la conferenza stampa di Rafa Benitez

Sul calo di motivazioni: “Abbiamo affrontato il discorso più volte, ormai il mercato è finito. Ho vinto con squadre come l’Extremadura, il Valencia che non erano dei top team, se mettiamo il 100’% in campo possiamo fare benissimo”

Su Rafael: “Il portiere è un ruolo particolare, ha diverse esigenze fisiche, per la sua sicurezza, per la capacità d’integrarsi con la squadra, è importante che giochi quante più partite possibili. Non è vero che Andujar non sia pronto”

Su Higuain: “Dobbiamo aiutarlo per fare gol, dandogli più palloni giocabili. Il mio staff ci parla quotidianamente”

Sul turnover: “Nel passato si giocava solo in 11, poi gradualmente sono stati inseriti i cambi. Sento spesso gli ex giocatori che dicono che prima si poteva sapere la formazione a memoria, oggi il calcio è cambiato, c’è molta più intensità. Garrincha aveva quattro secondi per scegliere la giocata, con Maradona due e mezzo, con Zola due, oggi forse si ha un secondo a disposizione. Il rischio infortuni aumenta, non si possono giocare due partite in una settimana con la stessa formazione. Dobbiamo sfruttare tutta la rosa a disposizione. Il turnover può essere necessario, dipende dalle partite, nessuno può mettere in dubbio che Ghoulam, Henrique, Mertens siano giocatori di massimo livello e allo Stade de Suisse sono scesi in campo loro. Dobbiamo aspettare gli effetti del turnover nelle prossime partite, dobbiamo gestire la rosa. Se essa non è sufficiente per tutte le competizioni, dobbiamo pensare su un solo torneo. Oggi voglio ancora rischiare”

Sui nuovi acquisti: “Michu e De Guzman devono ancora adattarsi agli equilibri della squadra, è un discorso sbagliato parlare dei nuovi. Stanno giocando pochissimo, stanno aspettando, in campo stanno andando quelli dell’anno scorso. Devono fare la differenza gli Higuain, gli Hamsik, i Maggio. Abbiamo perso la convinzione, la fiducia, dobbiamo recuperarla, si vede quando subiamo un gol”

Sull’involuzione di Hamsik e Higuain: “E’ una questione di tempo, il gol in campionato potrebbe aiutarli”

Sulla partita contro lo Young Boys: “Abbiamo creato qualche occasione, forse c’era un rigore su Hamsik ma dobbiamo essere più forti, giocare su quel campo è difficile ma l’avevamo preparata bene. I calciatori devono capire il calcio come hanno fatto l’anno scorso, solo così sarà possibile risolvere tutti i nostri problemi. Ribadisco che lavorare sulle strutture significa dare futuro al club a prescindere dalla mia presenza. Prendere giocatori forti significa portare a Napoli elementi utili per qualsiasi modulo. Lavoro con Riccardo che è il direttore sportivo, qui non abbiamo il manager che fa tutto. Lavoriamo insieme, migliorare la struttura con una piscina, con un campo più adatto sarebbe utile a tutti gli allenatori che verranno. La crescita della società si può fare con Benitez o no, voglio preparare la base, con un settore giovanile che deve crescere”

Appello al pubblico: “La strada giusta è non mettere pressioni alla squadra, farla giocare tranquilla. Dobbiamo essere più solidi, migliorare da questo punto di vista. Preferisco vincere le partite ma sul lungo termine la strada è giocare bene”

Sulla reazione dei tifosi: “Alcuni giornali hanno esagerato, non hanno scritto la verità. I tifosi sanno poi che comunque l’atteggiamento non è accettabile. Continuerò sulla mia strada: fare calcio propositivo pensando a lungo termine, a vincere un trofeo per esempio”

Sui tanti gol subiti: “Lavoriamo per dare compattezza alla squadra, Koulibaly sta facendo bene, Albiol ed Henrique devono recuperare il loro livello, Zuniga e Mesto hanno dei problemi. Le altre squadre hanno gli stessi nostri problemi, a volte hanno più intensità ed aggressività e stanno con più uomini dietro la linea della palla. Non possiamo cambiare il sistema di gioco per essere più difensivi”

Sulle pressioni della piazza: “Quando io parlo di progetto, penso al centro sportivo, al settore giovanile, allo stadio, alla rosa che è più giovane e ha più qualità di due anni fa. I tifosi vogliono vincere tutte le partite ma io ho una visione globale, non posso considerare la partita contro lo Young Boys come sfida chiave”

Sulla contestazione dei tifosi: “Mi dispiace per il lavoro che compiamo per la città. La rosa è buona, vedo tanti difetti in tutte le squadre. La nostra non ha recuperato il livello dell’anno scorso perchè ad inizio stagione sono successe delle cose che non abbiamo ancora digerito”

Sulla serenità che manca: “Ti faccio io una domanda: in Europa League cosa faceva il Napoli fino a due o tre anni fa? Io sono uno degli allenatori che ha totalizzato più presenze, per me è una competizione importante. Il gesto dei tifosi è stato riproverole, tutti sanno il mio attaccamento alla città, l’ho dimostrato quando sono andato a vedere il Palazzo Reale. Turnover? In Spagna diciamo che non si vuole notare per morire sulla spiaggia, se metti tutta l’intensità all’inizio arrivi dal mare sulla spiaggia e muori. Rispetto all’anno scorso mancano le reti degli uomini d’attacco. Perchè Callejon non va in Nazionale? Sono problemi di Del Bosque, penso che ci andrà, mi farebbe piacere per lui ma temo per il Napoli che ci andrà”

Sul rapporto con De Laurentiis: “Parlo spesso con il presidente, è sempre il benevenuto. Non c’è nessun problema”

“Siamo in quattro competizioni e sono fiducioso della qualità di questa squadra. Possiamo vincere più partite”

Sul momento difficile della squadra: “Dopo tre vittorie consecutive, dopo un pareggio al 93′ a Milano ed una sconfitta in un girone di Europa League non mi sembra corretto di parlare di strada corretta o meno. Sono qui per creare una mentalità vincente, non per vincere una competizione in venticinque anni”.

Benvenuti alla diretta testuale della conferenza stampa di Rafa Benitez alla vigilia di Napoli-Verona, gara valida per l’ottava giornata del campionato di Serie A in programma domenica 26 Ottobre al San Paolo alle ore 18.

 

Dai nostri inviati a Castelvolturno Ciro Troise e Gilberto D’Alessio

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