Se Rossi e Gomez tengono la Fiorentina con il fiato sospeso, Benitez non sa ancora se per il giorno della finale di Coppa Italia all’Olimpico di Roma potrà contare su Christian Maggio. Il giocatore azzurro, fermo dalla vigilia della trasferta di Europa League contro il Porto per i postumi di uno pneumotorace, rimediato con un banalissimo stop di petto, è in attesa dell’okay definitivo per tornare in campo. Regolarmente. Negli ultimi giorni, però, ha quantomeno cominciato a intensificare il programma di allenamento differenziato: dopo un periodo di lavoro blando, infatti, sin dalla ripresa Maggio ha moltiplicato l’impegno di carattere atletico, e le speranze di prendere parte alla notte dell’Olimpico sono ovviamente aumentate. L’idea dominante, comunque, è che il 3 maggio partirà dalla panchina. Sarà di certo a disposizione, invece, Zuniga: il colombiano, rientrato in gruppo dopo duecento giorni di assenza e già convocato per la trasferta di una settimana fa a Udine, farà parte dell’elenco degli azzurri che oggi partiranno per Milano in vista dell’Inter. Non resta che vederlo all’opera.
La battuta di febbraio potrebbe diventare realtà: “Quest’anno a premiare la squadra vincitrice della Coppa Italia non sarà il presidente del Senato, ma quello del Consiglio”, disse Matteo Renzi, speranzoso tifoso della Fiorentina, dopo l’elezione. Battute a parte, potrebbe accadere davvero. Per il resto si lavora al piano sicurezza: la prossima settimana sono in programma altre due riunioni, una tecnica e l’altra con il dirigente dell’ordine pubblico della Questura di Roma, il dottor Bruno Failla. A rappresentare il Napoli ci sarà il Delegato alla sicurezza, Luigi Cassano, quello della Fiorentina è Maurizio Francini. Il primo obiettivo è evitare che i tifosi delle due squadre entrino a contatto tra loro e con quelli di Roma e Lazio.
Fonte: Corriere dello Sport
