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Udinese-Napoli, c’è Tagliavento. Quante sedute azzurre dal parrucchiere umbro!

Sono quindici i precedenti dell'internazionale con la squadra partenopea

EUROPA OK, ORA IL CAMPIONATO – Il successo in Europa League contro lo Sparta Praga ha portato una ventata di serenità in casa azzurra. Il Napoli e Benitez devono ora ripartire col piglio giusto anche in Serie A. C’è l’Udinese di Strama ad attendere i partenopei alla 3a giornata. Il portiere friulano Karnezis lancia la sfida: “Higuain? Non temo nessuno, ho fermato Messi”. Sappiamo che il Pipita è un tipo orgoglioso…

IL PODIO NERO DEL PARRUCCHIERE – Per Udinese-Napoli il giudice di campo prescelto è il 41enne Paolo Tagliavento, della sezione di Terni. Internazionale dal 2007, il fischietto umbro è alla dodicesima stagione nella Can di A e B, con 159 presenze collezionate nella massima serie. Ha una media di circa cinque ammonizioni a partita, un’espulsione ogni tre ed un penalty fischiato ogni due. Nella scorsa stagione, precisamente l’11 dicembre 2013, incappa in una delle serate più negative della sua carriera. Lo scenario è quello della Champions League. Il fatto lo vede protagonista di una clamorosa svista assieme ai suoi assistenti (tra i quali rispunta il nome del guardalinee Stefani, protagonista della disastrosa finale di Supercoppa tra Napoli e Juventus a Pechino). Schalke-Basilea 2-0: il “parrucchiere” (così sarcasticamente ribattezzato dalla stampa svizzera) convalida un gol al tedesco Matip al 57′ in netta posizione irregolare: tre sono infatti i calciatori oltre la linea difensiva elvetica al momento dell’assist di Farfan. Non certo meno clamorosa la direzioni in Milan-Juventus 1-1 del 25 febbraio 2012. Nella sfida scudetto Tagliavento viene condannato da un errore clamoroso del suo assistente, il quale non vede il gol siglato da Muntari (si, la famosa rete fantasma che disturba ancora la quiete notturna dell’ad rossonero Galliani), con la palla che varca la linea di porta di almeno mezzo metro. La terza “perla nera” risale invece a Juventus-Inter 1-3 della stagione 2012/2013, gara nella quale l’arbitro ternano convalida una rete a Vidal, viziata da un evidente posizione di offside di Asamoah.

VISTE E SVISTE, RICCO L’ALBUM DEI RICORDI – I suoi precedenti con il Napoli sono quindici, per un bilancio totale di sette vittorie, cinque pareggi e tre sconfitte. Il primo risale all’era pre-De Laurentiis: Serie B, Venezia-Napoli 0-0 del 7 dicembre 2003. Il primo match in Serie A arbitrato dal fischietto umbro è datato invece 2007: Roma-Napoli 4-4, partita memorabile e scevra da disastri arbitrali: pochi gli errori commessi e tutti marginali. Sulla stessa linea è l’arbitraggio di Napoli-Fiorentina 2-1 del settembre 2008 e Sampdoria-Napoli 2-2 dell’aprile 2009. Ma nella Genoa rossoblu arriva una prestazione da dimenticare per il Fischietto umbro: Genoa-Napoli 4-1 del settembre 2009, match ampiamente condizionato. I partenopei conducono per 1-0, quando l’arbitro vede un presunto contatto in area tra Campagnaro e Sculli: espulsione per il difensore azzurro e calcio di rigore per il Genoa. Dopo la brutta prestazione di Marassi, Tagliavento ritorna ad arbitrare il Napoli dopo un anno al San Paolo, di nuovo contro la Roma. Sia il Napoli che Tagliavento sfoderano un’ottima prestazione, che porta al 2-0 finale. Bene anche in Napoli-Udinese 1-2. In Napoli-Milan 3-1 del settembre 2011 Tagliavento compie alcuni errori gravi, anche se ininfluenti dal punto di vista del risultato. Non sanziona Pato, che si rivolge a muso duro verso Maggio. Non vede un tocco di mano di Cannavaro in area e non espelle Nesta, che stizzito da un fallo di Aronica mette le mani al collo del difensore partenopeo. Altra sfida arbitrata da Tagliavento con gli azzurri è Napoli-Juventus 3-3 del novembre 2011: il fischietto di Terni concede due rigore al Napoli, entrambe decisioni corrette. Il primo rigore però lascia molti strascichi dopo la partita, Hamsik trasforma il penalty ma il direttore di gara fa ripetere per la presenza di alcuni calciatori in area. Sulla ripetizione lo slovacco va nuovamente sul dischetto, ma questa volta sbaglia sparando in curva. In termini di regolamento la decisione è giusta, ma raramente gli arbitri fanno rispettare questa norma e lo stesso Tagliavento sul secondo rigore non tiene conto degli uomini presenti all’interno dell’area al momento della battuta. In Lecce-Napoli 0-2 l’arbitro ternano non assegna un probabile rigore ai padroni di casa. In Sampdoria-Napoli 0-1 i blucerchiati protestano per il rigore assegnato ad Hamsik dopo un fallo di Gastaldello: lo slovacco sembra essere sulla linea dell’area di rigore ma nemmeno l’occhio attento della moviola riesce a risolvere l’enigma. Recriminazioni anche in casa Napoli per l’espulsione affrettata di Mazzarri per proteste. Il 6 gennaio 2013 partecipa a Napoli-Roma 4-1. I 50.000 del San Paolo ammirano l’ennesima tripletta di Cavani e il sigillo conclusivo di Maggio. Poco spazio è riservato all’arbitro, attore non-protagonista. Il penultimo incontro risale al 15 dicembre 2013: Napoli-Inter 4-2. Nonostante il risultato rotondo, Mazzarri (questa volta da ex) è a dir poco avvelenato. L’episodio principale è l’espulsione inflitta a Ricky Alvarez per doppia ammonizione al 70′, considerata dalla fazione nerazzurra troppo affrettata e poco in linea con la gestione precedente dei cartellini. L’ultimo precedente ci porta al 23 marzo 2014, Napoli-Fiorentina 0-1. L’episodio principe si verifica al 37′: intervento di Albiol su Gomez l’azione continua, Ghoulam in ritardo atterra un lanciato Bakic in porta. Tagliavento espelle l’esterno algerino per fallo da ultimo uomo. Le proteste azzurre questa volta, ma l’interpretazione è consona al regolamento. A domani per la 16esima puntata…

 

A cura di Antonio Fusco

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I Am Naples Testata Giornalistica - aut. Tribunale di Napoli n. 33 del 30/03/2011 Editore: Francesco Cortese - Andrea Bozzo Direttore responsabile: Ciro Troise © 2021 IamNaples
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