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Crispino: “Napoli, che ricordi! Ho imparato molto da De Sanctis e Cavani”

"Sono cresciuto grazie a preparatori come Tarallo e Benatelli a cui devo davvero tanto"

Un Diamante grezzo che inizia a tirare fuori i suoi carati. Il Como ha trovato il suo gioiello proprio in casa. Diamante Crispino, 19 anni, portiere (clicca qui per leggere la sua storia nello speciale fatto per la finale di Coppa Italia Primavera da IamNaples.it). Quattro parate determinanti e due rigori parati. Questo è il riassunto della gara di Frosinone che ha portato il Como al terzo turno di Tim Cup. Un sogno che diventa realtà, ed ora destinazione Genova. Il palcoscenico sarà quello di Marassi con delle certezze e delle emozioni ancora più grandi. “È andata benissimo – racconta Crispino a GianlucaDiMarzio.com – è stata una gran bella partita. Era da tanto che non giocavo soprattutto in una partita così importante anche perché l’anno scorso ho giocato solo due gare e contavo proprio di riscattarmi. Ora rimaniamo con i piedi per terra e pensiamo alla Sampdoria”.

L’abbraccio dei compagni a fine gara tra i momenti più belli? 
“È stato molto bello ed emozionante anche perché erano tutti intorno a me. Questo per me deve essere un punto di partenza e non di arrivo”.

Le giovanili del Napoli ti hanno formato e fatto crescere. Che ricordi ti porti dentro?
“Sono arrivato a giocare al Napoli quando avevo solo 10 anni. Ho fatto tutta la trafila partendo dai giovanissimi fino ad arrivare alla Primavera. Sono cresciuto e mi sono formato calcisticamente grazie ad allenatori come Tarallo e Benatelli a cui devo veramente tanto. Se sono arrivato fin qui lo devo anche alla mia famiglia che ha fatto tanti sacrifici per me ed anche alla mia ragazza che mi è stata sempre vicino”.

Che ricordi hai di quegli anni?
“Due in particolar modo: la vittoria nel Campionato Nazionale Berretti ma soprattutto la finale di Coppa Italia Primavera persa due anni fa contro la Juventus. Nonostante la sconfitta ho provato delle emozioni fortissime e porto dentro me un ricordo indelebile”.

A Napoli ti allenavi vicino ai campi della prima squadra allenata da Mazzarri. Chi osservavi con maggiore attenzione?
“Beh – prosegue sorridendo – sicuramente Morgan De Sanctis che è un portiere di grande esperienza e lo dimostra anche la carriera che ha fatto arrivando anche in Nazionale. Ho potuto imparare tanto da lui anche solo osservandolo. Ma quello che mi ha impressionato di più è stato Edinson Cavani: una bravissima persona ma soprattutto un professionista eccezionale, si allenava sempre al 100% ed era un esempio veramente per tutti”.

La serie A vista solo da terzo portiere in panchina. Ricordi ed emozioni… 
“Sì ho avuto modo di potermi sedere in panchina come terzo portiere in più di qualche partita. Il ricordo e l’emozione più bella va alla mia prima partita al San Paolo contro il Cagliari. Un ricordo che mi porterò sempre dentro”.

Mazzarri ti ha inserito nella lista per l’Europa League nel 2012…
“Una grandissima soddisfazione per me e mi sarebbe piaciuto poter conoscere meglio Mazzarri anche se poi non ci fu occasione…”

Speri di tornare a Napoli un giorno?
“È la squadra della mia città e quella per cui tifo. Se ci fosse la possibilità ci tornerei volentieri però ora a Como sto bene e mi trovo a mio agio. Tengo comunque a precisare che non c’è stata nessuna rescissione di contratto con il Napoli e il mio è stato un passaggio a titolo definitivo al Como con cui ho firmato proprio quest’estate un contratto di due anni.

A chi ti ispiri?
“Sicuramente a Buffon che secondo me è il miglior portiere al mondo. Poi, delle ultime generazioni, mi piace molto anche Thibaut Courtois del Chelsea”.

Il tuo presente è il Como. Dalla Tim Cup al campionato. Che stagione sarà?
“È ancora presto per prefissarci degli obiettivi ma contiamo di migliorare quello che abbiamo fatto l’anno scorso anche se è difficile visto che solo la prima va direttamente in serie B e la seconda e la terza vanno ai play off. Sarà quindi molto dura. Per quanto mi riguarda spero di fare un buon campionato visto che l’anno scorso ho giocato veramente poco e spero di migliorarmi di anno in anno”.

Fonte: Arnaldo Levato per gianlucadimarzio.com

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