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VIDEO – Toni Doblas: una carriera tra alti e bassi, vestendo i panni dello “scrittore-kamikaze”. Ecco la sua cronistoria

Un portiere d’esperienza che può contribuire alla causa del Napoli.

Questo è Toni Doblas, nuovo giocatore della società partenopea che è dovuta correre ai ripari dopo il serio infortunio rimediato da Rafael Cabral durante il match d’andata dei sedicesimi di finale di Europa League contro lo Swansea. Dopo aver sondato il terreno, analizzando vari profili per il ruolo di vice-Reina, la dirigenza azzurra ha fatto ricadere la scelta sul trentatreenne spagnolo solo dopo aver chiesto informazioni utili alla Federazione per il suo tesseramento e valutandone le condizioni fisiche. Una carriera assolutamente caratterizzata da alti e bassi quella di Toni Doblas, con gioie (vittoria della Coppa di Spagna con il Real Betis) e dolori (come marcire turpemente ai margini di un club azero). Ma andiamo con ordine: Antonio Doblas Santana nasce a Dos Hermanas, il più grande comune della provincia di Siviglia, il 5 agosto 1980. Entra a far parte delle giovanili del Betis Siviglia, club da sempre nel suo cuore, come esternato a più riprese attraverso media e social network. A diciannove anni entra nel giro della squadra delle riserve dei bianco-verdi, disputandovi quattro stagioni. Successivamente, opta per l’esperienza, in prestito in serie cadetta con gli andalusi dello Xerez, collezionando però solo 4 presenze.

Ma è solo nella stagione 2004/05 che arriva il primo vero banco di prova per Doblas, tornando al Real Betis, ma questa volta per vestire la maglia della prima squadra guidata dallo spagnolo Lorenzo Serra Ferrer. In quel gruppo presenziano importanti giocatori del calibro di Denilson, Alfonso, Marcos Assunção, Joaquin e Ricardo Oliveira i quali, a fine anno, suggellano la vittoria della seconda Coppa del Re; il successo arriva dopo ben 17 anni di digiuno, sconfiggendo l’Osasuna in finale per 2-1 e conquistando la qualificazione in Champions League al termine del campionato. Frattanto, c’è da sbaragliare la concorrenza dei primi due portieri: Toni Prats e Pedro Contreras. Il debutto con i los Béticos arriva il 24 ottobre 2004 con la trasferta vittoriosa sul campo del Getafe. Durante quest’annata colleziona tra Liga e Coppa del Re 21 presenze, incassando 27 reti e senza subirne per 6. La stagione successiva è quella più colma di soddisfazioni nell’arco della sua carriera professionale (2005/06), con la partecipazione in Champions League dopo i preliminari contro il Monaco di Evà, Adebayor e Flavio Roma. Durante la doppia sfida contro i monegaschi, riveste i panni del protagonista parando un rigore a Meriem nella gara di ritorno pareggiata allo Stade Louis II, suggellando l’accesso alla competizione europea più prestigiosa per il suo club. Ecco il momento nel minuto 0:50 del video sottostante:

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In seguito riesce a disputare cinque delle sei gare del girone di qualificazione del Gruppo G. Destino vuole che, sulla propria strada, incroci nel suo raggruppamento (formato da Chelsea, Liverpool ed Anderlecht) quello che diventerà poi il suo attuale mister, ossia Rafa Benitez, all’epoca guida tecnica di quel Liverpool che si rivelerà poi campione d’Europa. Eliminato dalla Champions League, scivola con il suo Betis nell’allora denominata “Coppa Uefa”, ma anche in quella competizione gli andalusi non hanno buona fortuna. Per di più, ad inizio stagione, non riesce col suo club a vincere la Supercoppa spagnola persa contro il Barcellona di Frank Rijkaard. Le complessive 35 presenze stagionali con 51 reti incassate gli garantiscono il posto da titolare anche nella successiva stagione. Nel 2006/07 costerna la sua annata con 23 presenze tra campionato e Coppa del Re, prima di disputare la sua ultima stagione in bianco-verde nel 2007/08, quella per lui più sfortunata: il credo calcistico del nuovo allenatore Hèctor Cuper concede all’ex Genoa Ricardo il ruolo di estremo difensore degli andalusi, facendo navigare Toni Dublas tra panchina e tribuna. Come se non bastasse arriva l’infortunio alla caviglia che lo costringe a stare fuori fino a poco prima dal termine della stagione. Toni Doblas è in cerca di nuovi stimoli e alimenta l’intenzione di cambiare area. A concedergli una chance è il Real Saragozza, società che, sebbene vanti un discreto palmarès, disputa in quella stagione (2008/09) il campionato cadetto. Nonostante le buone premesse, solo nel mese di marzo riesce a strappare il ruolo da titolare, disputando le rimanenti 14 partite della stagione che termina con la promozione dei Los Blanquillos nella massima serie (classificandosi in seconda posizione dietro allo Xerez).

doblas 7

La soddisfazione per la conquista della Liga viene, però, smorzata dalle scelte tecniche della società bianco-blù: nel 2009/10 la concorrenza rappresentata dai colleghi Roberto Jimènez e Juan Pablo Carrizo gli impediscono di continuare l’esperienza con il Real Saragozza, costringendolo al ritorno in cadetteria per andare in prestito con l’Huesca per un anno. Le 29 partite giocate e le 27 reti incassate garantiscono alla sua nuova compagine di guadagnare anzitempo la salvezza, piazzandosi al centro classifica al termine della stagione e facendo rimanere la sua porta inviolata in ben dieci occasioni (miglior risultato ad oggi nella sua carriera). Ritorna alla base nel 2010/11, rientrando nel progetto tecnico del Real Saragozza del nuovo allenatore Josè Aurelio Gay, dove ha l’opportunità di giocare anche con l’ex azzurro (adesso alla Juve Stabia) Matteo Contini. Purtroppo la sfortuna ritorna a farsi viva per lo spagnolo: durante la penultima giornata di campionato si rompe il legamento del ginocchio in occasione della sfida interna contro l’Espanyol. La riabilitazione è impegnativa e duratura e, sebbene abbia da poco rinnovato il contratto con il club aragonese, ritorna a calcare i campi di gioco solo nel settembre del 2011, trovando spazio nello Xerez, sancendo un ritorno a Jerez della Frontera che lascia spazio al romanticismo. Un mese più tardi passa dal ruolo di vittima a quello di carnefice: infatti nell’ottobre 2011 si rende protagonista in negativo di una tragica entrata a dir poco kamikaze su Ion  Velez, giocatore  del Girona, la quale gli causa la rottura dei legamenti e la lontananza dai campi di gioco per ben 6 mesi (Clicca qui per vedere il video del tragico momento). Quest’episodio lo segnerà dal punto di vista emotivo per tutto l’arco della stagione, durante la quale colleziona 36 presenze. A fine annata ritorna al Real Saragozza, rimanendo praticamente fermo fino al gennaio 2013, mese in cui arriva l’offerta degli azeri dell’ Khazar Lenkoran. Doblas firma il contratto da un anno e mezzo con il club allenato da Yunis Huseynov. La nuova avventura inizia male (e terminerà malissimo) in Azerbaigian, debuttando l’11 febbraio 2013 in occasione della sconfitta interna contro l’Inter Baku per 3-2. Ai nastri di partenza della stagione attualmente in corso il club azero ambisce a traguardi importanti, e ciò lo testimonia l’ingaggio come nuovo allenatore di John Toshack. Bastano solo quattro partite dei preliminari di Europa League a caratterizzare il suo destino: in occasione della gara di ritorno della sfida contro gli israeliani del Maccabi Haifa Toni Doblas subisce in 45’ ben sei delle otto reti incassate nella roboante debacle degli azeri, terminata con un irrisorio 8-0 (video sottostante).

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Dopo lo spiacevole episodio, nel luglio scorso la società decide di rescindergli il contratto anticipatamente. Ritorna nella sua amata Siviglia, non perdendo mai la speranza di potersi rimettere in gioco nel calcio che conta. Adesso è il Napoli a riportarlo alle luci della ribalta. Ieri sera ha assistito la vittoria sofferta dei suoi nuovi compagni in occasione della gara di Europa League contro lo Swansea, quell’Europa League che Doblas non potrà giocare con la maglia azzurra come confermato anche dal direttore sportivo azzurro Riccardo Bigon ieri sera: “In Europa non potrà giocare. La regola dice che in caso di infortunio prolungato si può inserire un nuovo portiere, ma nel caso siano infortunati entrambi gli estremi difensori”. E’ lui il secondo nuovo portiere del Napoli, avendo firmato un contratto con gli azzurri fino al prossimo 30 giugno. Da quel momento il poi saranno i vertici societari a prendere le dovute decisioni riguardo alla questione portiere, in base al nuovo ingresso in rosa di Mariano Andujar e alla questione Reina ancora da definire (senza dimenticare l’incombere di un Luigi Sepe in rotta di lancio con il Lanciano). Toni vuole scrivere la sua storia professionale con gli azzurri, in attesa di ciò si limita ad esternare le proprie sensazioni in maniera assidua attraverso i social network moderni. Non è un mistero che lo spagnolo, prima attraverso un blog e adesso con dei “cinguetii”, esprima le sue considerazioni riguardo scelte tecniche dei propri allenatori, commenti piccanti su avversari e giornalisti, senza denigrare il filo diretto con i propri supporters. E allora che dire: Bienvenido Toni!

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A cura di Gilberto D’Alessio

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