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FOTO – Fair Play Finanziario: il Napoli di De Laurentiis è considerato un esempio da seguire

Spendere tanto uguale vincere tanto non è un’equazione valida nel mondo del calcio. C’è chi ottiene grandi risultati mantenendo il controllo totale del bilancio e dei costi come Borussia Dortmund e Bayern Monaco e chi, pur spendendo cifre folli non sfiora nemmeno i trionfi del club bavarese. Il confronto del costo della rosa tra i top club europei offre sicuramente spunti interessanti. Il Manchester City ha la spesa più importante, con Dortmund, Napoli, Bayern e Porto tra le società più virtuose.

Con un’intervistaPaolo Ciabattini, esperto di calcio-business e autore del libro “Vincere col Fair Play Finanziario“, SportMediaset.it chiude il dossier di quattro puntate sulla delicata questione del Fair Play Uefa, analizzando i costi della rosa dei top club e facendo un punto sulle principali tematiche del calcio italiano.

Dott. Ciabattini, come interpreta i dati che sono emersi riguardo il costo della rosa dell’esercizio 2013 rispetto ai risultati sportivi che sono maturati nel corso della stagione scorsa?
“Ci sono club estremamente spendaccioni, ma anche club gestiti molto bene con costi contenuti all’interno delle risorse generate e ottimi risultati sportivi come nel caso delledue finaliste di Champions della scorsa stagione. Il confronto del costo della rosa tra i top club europei offre senza dubbio degli spunti molto interessanti. Il costo della rosa di un club comprende il costo degli stipendi più la quota d’ammortamento del costo del cartellino di competenza dell’esercizio. Per comodità, ho usato il costo totale degli stipendi del club, che comprende anche la parte non inerente l’area sportiva, la quale generalmente non impatta in maniera significativa. Manco a dirlo, il costo della rosa più imponente è quello del Manchester City. Nei suoi primi 5 anni,lo sceicco Mansour ha investito oltre 500 milioni di euro. Segue il Real Madrid con 340 milioni di euro di costo della rosa ai quali però dovremmo togliere i costi relativi agli altri sport della polisportiva, almeno 20/30 milioni di euro. PSG e Chelsea si trovano in terza posizione, davanti alBarcellona al cui dato vanno tolti i costi del basket, della pallamano, del calcetto etc. In sesta posizione il Manchester United, un dato che francamente non è avvalorato dalla qualità della sua rosa. I Campioni di Germania sono settimi, appena davanti all’Arsenaled alla Juventus. L’Inter che è arrivata nona in Italia, rappresenta il decimo o al massimo eventualmente l’undicesimo costo della rosa più elevato se contiamo anche il Liverpool di cui non abbiamo ancora i dati. Il Milan segue con un solo milione di distacco.

Borussia Dortmund, Bayern, Napoli e Porto rappresentano le realtà più virtuose, gli esempi da seguire maggiormente in chiave Fair Play Finanziario per la loro capacità di coniugare risultati sportivi ed economici frutto della programmazione e della qualità del management. Il Borussia Dortmund che ha perso la finale di Champions a 5 minuti dalla fine, ha un costo della rosa pari a meno di un terzo di quello del City, alla metà di quello dell’Arsenal, più basso di quasi 100 milioni rispetto a quello della Juventus e inferiore di oltre 60 a quello dell’Inter. Gli ammortamenti del Borussia Dortmund sono un ottavo di quelli del City, un quinto di quelli dell’Inter e quasi un terzo del dato della Roma che non si è classificata per le competizioni europee. Complimenti al Borussia! Per quanto riguarda gli stipendi, il City è davanti a tutti con addirittura 100 milioni in più del PSG. Con la legge che prevede un’aliquota del 75% sugli stipendi al di sopra del milione di euro fino ad un impatto massimo pari al 5% del fatturato, il costo del PSG nella prossima stagione dovrebbe aumentare di altri 20 milioni di euro Il Bayern supera i 200 milioni di euro, ma è lontano dal City”.

CONFRONTO ECONOMICO TOP CLUB 2012-13

Club Valore Prod. Plus/
Minus
Ricavi senza Plus Stipendi % Fatturato Amm. giocatori Costo della rosa Tot costi
Prod.
RISULTATO prima delle imposte
Real Madrid 521 18 503 246 49% 95 340 465 48
Barcellona 491 10 481 276 57% 60 336 443 44
Manchester United 448 11 437 217 50% 50 268 374 11
Bayern 432 2 430 203 47% 52 255 408 22
Arsenal 337 57 281 186 66% 50 235 274 8
Dortmund 305 38 253 106 42% 12 118 240 60
Milan 292 15 277 157 57% 24 180 277 2
Juventus 284 8 275 164 60% 49 213 288 -10
Inter 201 34 167 121 72% 59 181 270 -80
Roma 153 29 124 94 74% 31 125 161 -37
Napoli 152 32 120 67 56% 39 106 143 14
Lazio 110 2 108 64 59% 19 84 112 -9
Manchester City 390 7 383 280 73% 97 378 444 -62
Psg* 399 399 192 48% 82 274 364 29
Chelsea 325 17 308 213 69% 71 283 369 -61
Porto 155 76 78 54 69% 27 81 123 21
Galatasaray 132 132 80 61% 16 96 150 -9
Cosa pensa delle contestazioni che ha ricevuto il proprietario del Napoli?
“Faccio abbastanza fatica a comprenderle. Il Napoli è una società ben programmata, che è riuscita in questi ultimi anni a coniugare i risultati sportivi con quelli di bilancio. Chiudere il bilancio in utile non è una colpa. Essere tra le prime tre nel campionato italiano superando club che hanno perfino il doppio delle risorse a disposizione del Napoli è un gran risultato. La domanda da farsi è la seguente: meglio un mecenate che spende male i soldi o un Presidente che mira ad attuare un business sostenibile, con relativo profitto e buoni risultati sportivi?”
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