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Ibrahimovic, le scuse non bastano: “Francia Paese di m…? Allora vai via”

Lo sfogo dello svedese del Psg dopo il ko con il Bordeaux finisce nel mirino dei politici: la Le Pen lo invita a lasciare il Paese

Le scuse non bastano. O almeno non del tutto. Dopo la sfuriata con l’arbitro e gli insulti alla Francia, Ibrahimovic finisce nel mezzo dell’arena politica, in piena campagna elettorale. Domenica in Francia si vota per le amministrative e ogni spunto è utile per creare dibattito. Figuriamoci se ad insultare il Paese è la star del campionato di calcio. Così, anche il Front National scende in campo, invitando lo svedese ad andarsene, riprendendo in realtà uno degli slogan del Sarkozismo. Anche se uno dei leader del partito dell’ex presidente della Repubblica, minimizza. Mentre il ministro, socialista, dello Sport si preoccupa dell’esempio negativo offerto ai ragazzini. Intanto, Ibrahimovic rischia tre turni di squalifica.

SANZIONI — Lo si intuisce dalle dichiarazioni di Eric Bronchini, presidente della commissione federale degli arbitri: “Sono frasi scioccanti”. Non si può dargli torto visto che Ibrahimovic bolla come idioti gli arbitri e la Francia come un “Paese di m…”. Insulto che Marine Le Pen, leader dell’estrema destra, coglie al volo per ricordare che “chi considera la Francia un Paese di m…, può anche andarsene”. “La Francia, o la ami o la lasci”, era uno degli slogan preferiti dall’ex presidente Nicolas Sarkozy, primo tifoso del Psg. Bruno Le Maire, uno dei suoi rivali nel partito Ump, minimizza però la bordata dell’ex rossonero: “Ci sono problemi ben più gravi”. Il ministro dello Sport, Patrick Kanner, ha accolto con sollievo le scuse di Ibrahimovic, arrivate in tempi rapidi via il sito Internet del Psg, ma mantiene il “cartellino giallo” al giocatore, per via dell’esempio nefasto per i ragazzini. Anche se in realtà, Gilles Dumas, specialista di marketing sportivo citato dal Parisien, ricorda come Ibrahimovic sia “apprezzato per il suo stile da bad boy e quindi non deve cambiare di una virgola”. Per il quotidiano comunque si tratta di frasi “inaccettabili”, come scrive in prima pagina. Poi allo svedese garantisce comunque la sufficienza in pagella. Come fa l’Equipe che ricorda a sua volta l’altra polemica tra arbitri e Psg. E di mezzo c’è sempre Ibrahimovic, anche se indirettamente. Mercoledì sera il terzino destro Serge Aurier, infortunato, si è guardato la partita contro il Chelsea in tv, da casa, postando a fine gara un video di esultanza dove lo si vede dare del “figlio di p…” all’arbitro Kuipers, reo di aver espulso severamente la vedette del Psg. Due sindacati degli arbitri francesi pretendono sanzioni.

 

Fonte: gazzetta.it

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