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Mihajlovic saluta la Samp: “La mia avventura finisce qui, lascio una squadra coraggiosa”

Un pareggio in casa con il Parma e un settimo posto in campionato. Sinisa Mihajlovic saluta così la Sampdoria dopo due anni sulla panchina blucerchiata. Un addio che era nell’aria quello dell’allenatore serbo, con le voci sul suo futuro che si rincorrono giorno dopo giorno. Mihajlovic ha annunciato il suo addio salutando i tifosi blucerchiati attraverso una lettera pubblicata sul sito ufficiale della società:

“Cari tifosi, è arrivato il momento più difficile, quello dei saluti. Queste sono le mie ultime parole da allenatore della Sampdoria. Si chiude qui la mia avventura. E voglio salutare tutti, fare un bilancio e spiegare le ragioni della mia decisione di lasciare. Sono orgoglioso di lasciare una squadra che oggi è sicura di sé, coraggiosa, capace di affrontare a testa alta ogni avversario. Chi verrà dopo di me troverà una squadra che ha cultura del lavoro, che sa cosa significa impegno, professionalità, fatica e dare il massimo negli allenamenti e in partita. Lascio la Samp senza avere per ora un’altra squadra o un’altra trattativa aperta. Tutto può succedere, anche che resti a casa. Ma la mia testa e il mio cuore mi dicono che è giusto interrompere qui.  Ho usato ogni minuto a disposizione come strumento per migliorare la Samp e migliorarmi. Ma ora non voglio sedermi. Sarebbe facile restare qui: so di essere apprezzato da club e tifosi. Però credo che non sarebbe giusto per la mia crescita e forse anche per quella della squadra. Mi ero posto un obiettivo, l’ho raggiunto. Ora cerco un’altra sfida. Voglio abbracciare idealmente tutti i tifosi: grazie per la fiducia, l’affetto e il sostegno che mi avete dato. Il calcio oggi è spesso business, ma senza la passione e le emozioni non esisterebbe. E quelle non si comprano: sono un regalo dei tifosi sani e innamorati. Come quelli che ha la Samp. Grazie alla società che è formata da tutte quelle persone, magazzinieri, impiegati, gente semplice che non appare mai, ma ama i colori ed è importantissima per il raggiungimento dei risultati sportivi. Grazie ai miei presidenti. A Garrone che mi ha voluto qui e mi ha sempre sostenuto con eleganza e sobrietà. E grazie a Ferrero che ha provato più volte con affetto a trattenermi. Gli auguro grandi successi e di avere sempre accanto uomini di calcio e di campo, come il d.s. Osti, in grado di consigliarlo per il meglio. Grazie ai miei giocatori: mi hanno dato tutto, spero di aver dato anch’io qualcosa a loro come allenatore e come uomo provando a trasmettere quei valori positivi che potranno tornare utili nella carriera e nella vita. E grazie infine alla città di Genova, che ancora una volta mi ha accolto come se fossi nato qui. Non nego che in questi giorni è stato molto toccante e particolare per me rifare in macchina strade ormai familiari, salutare persone con me sempre speciali, arrivare a Bogliasco, entrare ieri a Marassi, sedermi sulla mia panchina… Genova resterà sempre un po’ casa mia. In bocca a lupo, arrivederci a tutti e sempre forza Samp!”

fonte: gianlucadimarzio.com

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