Esame di maturità superato a pieni votid alla BpMed Napoli. Sul difficile campo dell’Acegas Trieste, la “Banda Bartocci” piazza il sesto acuto in campionato confermandosi in testa a punteggio pieno, della Conference Sud. E tanti saluti a chi aveva definito questa BpMed incapace di imporre il proprio gioco pronosticando alcune difficoltà al primo confronto con una big. Parole spazzate via dalle triple da un Musso in versione Ginobili 09 e dalla solita rabbia di una squadra che non riesce proprio ad accettare di perdere. Chapeau dunque per una partita aperta dalle triple del ex Lenardon e dal sopracitato Musso. Un campanello di allarme per Trieste costretta ad inseguire sul -8 (4-12) dopo appena 2′. Il forcing azzurro trova in Carra e Gandini, complice qualche indecisione di troppo di Sabbatino, i due baluardi insormontabili della “remuntada” friulana, che culmina nel 22-20 del 10′.
Napoli risponde con un controparziale di 7-3 griffato dal trio Musso-Iannilli-Sabbatino rintuzzati a fatica da Gandini e Maganza. Come nel primo quarto, Napoli paga a caro prezzo le leggerezze in attacco dei propri portatori di palla, puniti da Ruzzier e Mastrangelo per il 44-35 di fine primo tempo. Al rientro dagli spogliatoi la “Banda Bartocci” firma un break di 8-0 in 35″. Musso e Iannilli inaugurano la scorribanda con due giochi da tre punti, chiusa da Lenardon con il “finger roll” del -1. Nè Zaccariello dalla grande distanza, nè Glandini dal pitturato, riescono a contenere il magic moment di Rizzitiello e compagni che zittiscono i 1200 spettatori del PalaRubini, con il punteggio di 61-72 alla terza sirena. Il solco scavato nel terzo periodo scuote l’Acegas che, ferita nell’orgoglio, riesce a rientrare sul -2 (76-78) al 38′ grazie a Moruzzi, Ruzzier, Ferraro e Mastrangelo. Quando poi, Musso viene fermato in attacco da un fallo quantomeno dubbio, per Trieste sembrano spalancarsi le porte del sorpasso. Condizionale d’obbligo trattandosi della BpMed , riportata con le unghie e con i denti, sul +5 da una tripla di Sabbatino ad 1′ dalla fine. Risponde per le rime Carra, ma è Musso a mettere la parola fine al match con un siluro dai nove metri che lancia Napoli nuovamente sul +4. Sabbatino prova a rovinare la festa regalando a Mastrangelo il layup del -2. Con il fiato sul collo dei padroni di casa, ci pensa però Musso a mettere in ghiaccio il match mandando a segno i liberi del 82-86 finale.
Fonte: Il Roma
La Redazione
S.D.
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