Marco Calvani, nuovo coach dell’Azzurro Napoli Basket, è stato presentato questa mattina al Royal Continental. Ecco quanto raccolto da IamNaples.it:
“Innanzitutto tengo a ringraziare la stampa venuta qui questa mattina. Dal punto di vista della comunicazione sarà molto importante il lavoro di voi giornalisti per aprire la società alla città. Ringrazio la proprietà per aver puntato su di me. Sono contento e orgoglioso di essere qui.Vorrei precisare che nella mia carriera non ho mai fatto distinzione tra A1 e A2 o di città. Sono un uomo abituato a guardare in faccia le persone con le quali mi rapporto per capire le loro intenzioni: se queste mi convincono, mi interessa poco di tutto il resto, di contratti e quant’altro. Napoli ha una potenzialità spaventosa, ma bisogna indirizzare il tutto nella maniera giusta. Proveremo a vincere tutte le partite nel prossimo campionato come è giusto che sia. C’è la necessità di una comunione di intenti, la società mi ha fatto presente di voler crescere, ma ovviamente gli investimenti in questo sport non sono tutto. Bisogna strutturare una società, è determinante quest’aspetto. Credo che l’Azzurro Napoli Basket abbia dimostrato di voler far bene in questo suo primo anno. Prime impressioni? Il primo impatto è stato più che positivo. Mi sono interfacciato con uomini veri e mi ha colpito la loro chiarezza. La scelta Calvani? Dopo 23 anni di professionismo credo che quando una società prende un allenatore è perché conosce le sue capacità. Sono una persona molto diretta, semplice. A qualcuno non piaccio perché forse sono molto esigente. Sono fortunato perché lavoro e mi diverto. La squadra? Verrà messa su una squadra per dare il massimo in base a quelle che sono le potenzialità della società. Chi verrà a Napoli sa che dovrà dare tutto se stesso durante la settimana. Effettivamente faccio fatica a ricordare squadre che senza l’applicazione negli allenamenti abbiano conseguito importanti risultati. Il roster? Sto facendo dei colloqui con chi è già sotto contratto. Giovedì, ad esempio, parlerò con Malaventura. Saranno confronti importanti perché chi lavora in questa società deve sapere quali sono le mie intenzioni, così che un giorno non potrà dire di non essere stato messo al corrente di determinate situazioni. Lo stesso vale anche per gli altri giocatori: prima della loro firma sarà necessario un colloquio con il sottoscritto. Ci tengo molto a far capire ai miei giocatori quali sono le mie idee tecniche sia d’attacco che di difesa. Gli under? Credo siano pedine che possano rivelarsi davvero importanti. Basti pensare a Capo d’Orlando che con Portannese lasciava in panchina uomini esperti come Soragna o Basile. Potrebbero allungare considerevolmente le rotazioni. Proveremo a prendere almeno un giocatore che possa essere potenzialmente da quintetto, siamo vigili sul mercato. Cosa mi ha colpito? Sono rimasto sorpreso dai progetti in cantiere di questa realtà. C’è voglia di far bene. Questa è un’azienda quindi alla fine dell’anno dovrà dare un prodotto e sotto questo aspetto c’è una grande predisposizione. La politica dei piccoli passi porterà via via a consolidare questa società. Spinelli? L’ho avuto a Montecatini. Ho letto alcuni suoi attestati di stima nei miei confronto. Io credo che quando parli chiaramente alle persone sei maggiormente predisposto ad entrare nel loro cuore. Credo sia importante stabilire un rapporto che vada anche al di là del basket, fermo restando che non mi permetto di entrare nei problemi personali dei giocatori che non intacchino le loro prestazioni sportive. Il mio obiettivo è vincere. Messaggio ai tifosi? Napoli ha avuto un po’ di fango addosso negli ultimi anni. Se prima si vedevano tutto negativo, ora le cose son cambiate. Ai tifosi dico che bisogna avere fiducia. C’è gente che lavora e che dedica le proprie risorse al Napoli Basket. L’imprenditoria darà le proprie risorse quando ci sarà la risposta da parte della città. Vogliamo far divertire i tifosi. Staff tecnico? Le idee ce l’ho, ma è ancora presto per tracciare un eventuale staff”.
Dal nostro inviato al Royal Continental Stefano D’Angelo
