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L’Avversario – BpMed Napoli: Alla scoperta di Capo d’Orlando

Il prossimo impegno di regular season in DNA vede la truppa Bartocci doversi misurare con un’altra squadra (dopo Ferentino) della propria divisione: l’Upea Capo d’Orlando. Altra squadra che rimanda la memoria dei tifosi partenopei agli anni d’oro, recenti della pallacanestro napoletana, quando in Legadue prima e in Serie A poi, l’allora Società presieduta dal Presidente Maione portava in giro il nome della nostra città regalando successi ai propri tifosi. Oggi è un’altra storia e, come più volte rimarcato, il Napoli Basketball vuole riportare la città partenopea nella categoria più consona al suo bacino d’utenza ed è inevitabile che tale obiettivo possa essere conseguito solo con le vittorie sul campo.

Domani sera al PalaFantozzi il team di casa guidato da Coach Giovanni Perdichizzi e i vice Antonino Coppolino e Joseph Mills, proverà a sfruttare al massimo il proprio fattore campo e ad accorciare  le distanze che lo dividono in classifica dalla squadra napoletana. Il roster siciliano viene da un record di 5 vittorie su 9 gare giocate e i risultati positivi sono stati conseguiti contro squadre di caratura quali: Trieste, Matera, Anagni, Sant’Arcangelo e Trento. L’ultima giornata però ha visto il team caro a patron Sindoni, capitolare sul parquet del PalaGuerrieri di Fabriano per 86-80, in una gara avvincente e tirata fino agli ultimi sprazzi di gara.

La fantasia e la creatività del gioco dei siciliani ricade su due elementi d’esperienza come Pablo Enrique Albertinazzi e Filippo Alessandri. Il primo, play-guardia, classe 1978 e argentino di Cordoba, in 18.9 minuti di impiego ne mette a referto 6.2, con l’83% ai tiri liberi, 1.8 assist a partita e quasi 2 palle recuperate. Il secondo, annata 1989, in passato con le maglie di Ferentino, Palestrina e Virtus Siena, in 25.6 di utilizzo ne referta 8.6 a gara, 2.6 assist confezionati a partita e il 53% ai tiri totali dal campo. Nel reparto guardie si prospetta interessante il lavoro difensivo che spetterà ai napoletani Musso & codal momento che ad onorare i colori biancoblù dei padroni di casa troviamo due cestisti maturi e comprovati come Fabio Zanelli e Michele Cardinali. Zanelli, classe 1976, natìo di Forlì, calca il campo per ben 34.3 minuti a gara mettendone 15.2 ad allacciata di scarpe e costituisce il 5° nella categoria assist di tutta la DNA; da considerare, inoltre, un importante 85% ai tiri liberi. Il compagno di reparto Cardinali, natìo di Pesaro, classe 1978 di 190 cm, ne mette 5.2 in 20.6 minuti giocati a gara. Il reparto esterni si completa con le ali piccole Nicholas Crow e Luca Sgrò. Il primo di 200 cm, riminese doc, classe 89, con alle spalle esperienze con le maglie di Brescia e Fossombrone, costituisce un punto di riferimento offensivo per i suoi compagni, visti i 13.3 realizzati in 31.6 giocati a gara. Da tenere in luce anche il dato dei rimbalzi (7.89 a gara e 7° nella categoria) con la media di assist a partita. Sgrò, alle sue spalle, under classe 93 e prodotto delle giovanili dell’Orlandina, possiede una buona struttura fisica con i suoi 193 cm e in circa 10 minuti a gara segna 5.8 all’appello delle realizzazioni. Nel reparto lunghi la squadra dell’espertissimo Coach Perdichizzi è sicuramente fornitissima e darà filo da torcere all’arsenale “da pitturato” partenopeo. Thomas De Min e Andrea Benevelli sono, su tutti, i prospetti più interessanti in tale ruolo per i siciliani. De Min, classe 86 di San Vito al Tagliamento, contribuisce alla causa bianco-blù con 10 realizzati in 26.6 giocati e da segnalare c’è il suo high stagionale conseguito nell’ultima sfortunata sconfitta a Fabriano. In tandem con il friulano troviamo il talento puro da Pesaro, Benevelli, classe 85, con 202 cm, che in 36.2 giocati ne realizza ben 16 (5° nella categoria punti in DNA), con 8.56 rimbalzi catturati (4° nella categoria) e un interessantissimo 79.9% ai tiri liberi. Sotto le plance ritroviamo la coppia di under tutta muscoli e atletismo, Niccolò Damiani, classe 90 di 202 cm e Francesco Pellegrino, classe 91 di ben 210 cm. Insieme portano a casa la bellezza di 9.5 rimbalzi catturati a gara in pochi minuti di utilizzo.

Nella speranza che Napoli possa usufruire del suo pivot over-sized Andrea Iannilli bisogna necessariamente puntare a dare la palla dentro ai lunghi partenopei e variare le soluzioni offensive, nell’auspicio di aprire maggiormente il campo e, all’occorrenza, bucare la retina di casa con i mortiferi tiri degli esterni napoletani. L’ora del riscatto è già arrivata e i tifosi napoletani, seppur a molti chilometri di lontananza, non attendono altro!

Servizio a cura di Mariano Santoro per PallacanestroNapoli.it

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