La vittoria del cuore e della testa, un’impresa vera nel giorno più difficile. Come una belva ferita, la nuova Napoli del basket che vuol provare a riportare la città in serie A, si è rialzata. Per sbancare l’infuocato parquet di Cassino, che aveva il match point davanti ai sui tifosi, ci voleva una prestazione da squadra di rango. E il Cuore Napoli ha dimostrato di esserlo, superando anche il gap dell’esperienza che pende dalla parte laziale. Match bellissimo, duro ma corretto, emozionante. I partenopei sono stati avanti per oltre metà gara, ma con Cassino sempre vicina. Poi l’allungo a 3′ dal termine è risultato decisivo, con un Maggio tornato protagonista assoluto e leader con 29 punti (4/8 da due, 4/6 da tre, 9/10 dalla lunetta e 8 assist). Grande Ronconi in difesa su Petrucci, solidissimo Visnjic (15 punti e 12 rimbalzi), Mastroianni bravo nel segnare una tripla di platino nel finale, Nikolic condizionato dai falli ma con sprazzi da giocatore di serie superiore.
Tutta la rosa comunque preziosa nel portare il suo mattoncino. «In questa semifinale siamo andati in progresso, perché in gara-3 pur perdendo, avevamo fatto meglio che in gara-2. Sapevo che se avessimo fatto un ulteriore passetto in avanti l’avremmo portata a casa. La mossa decisiva è stata la difesa di Ronconi sul loro miglior attaccante, Petrucci, che ha chiuso con 6/18 al tiro. Ora però ci tocca riazzerare tutto e pensare alla quinta sfida di mercoledì al Palabarbuto», commenta coach Ponticiello.
