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Napoli Basket, è già crisi rischio esclusione e ko a tavolino

Per i debiti con la Fip possibile nuova condanna dopo il match. Dimissionari ds e team manager

Al Palabarbuto oggi alle 18,15 arriva Imola per la terza giornata di Legadue, ma la vera partita stavolta non si gioca sul parquet di Fuorigrotta. Il gm Giuseppe Liguori, il ds Antonio Ambrosino e il team manager Antonio Mirenghi da ieri sono dimissionari per «prendere le distanze dal comportamento della società a seguito degli ultimi accadimenti riportati da alcuni organi di stampa, con particolare riferimento ad eventuali inadempimenti societari nei confronti della Fip». E i tre dirigenti oggi non presenzieranno al match, per dare ancora più peso alla propria decisione. Il bersaglio è ovviamente il socio di maggioranza Antonio Minopoli, il cui tentativo in solitario è tristemente fallito: aveva garantito il versamento alla Fip ma non l’ha mai effettuato.
E oggi c’è anche il rischio di un altro 20-0 a tavolino che significherebbe anche l’automatica esclusione dal campionato. «La situazione è difficile perché risultano due versamenti fasulli di cui uno di 3 euro – spiega Gianni Del Franco, consigliere federale – la società si appella ai 15 giorni di tempo dall’ingiunzione del 9 ottobre per pagare, ma dovranno fare ricorso alla Giudicante. Se nel frattempo pagheranno i 33mila euro e la Giudicante gli dà ragione, la partita sarebbe valida».
Il neo club partenopeo dunque è già in grandissima difficoltà dopo appena 2 partite, un problema svelato dal mancato tesseramento di Metreveli, bloccato dalla Fip. Neppure nella gestione Cirillo della Nuova Pallacanestro Napoli o nel club di Papalia, la crisi era arrivata così presto. Minopoli, cui è stato chiesto di fare un passo indietro per provare a salvare il salvabile, è pronto a mollare. Ma occorrono innanzitutto i 33mila euro per saldare il debito nei confronti della Fip per tasse non pagate onde evitare l’esclusione dal campionato. Si spera anche in Aniello Cesaro, l’ex presidente di Sant’Antimo che ha trasferito il titolo a Napoli e si è defilato. Ma lui non conferma l’impegno: «Di sicuro se avessi voluto restare in sella non avrei fatto questa operazione, ma la squadra a Napoli l’avrei portata direttamente io. Ho regalato un titolo alla città, non posso fare di più. Incredibile non ci sia neppure un imprenditore in grado di dare una mano al basket». I dirigenti sperano di trovare qualcuno in grado di evitare la chiusura di un altro club, che sarebbe un ennesimo, durissimo colpo all’immagine della città sportiva.
Intanto la squadra va alla ricerca dei primi due punti stagionali in un match che potrebbe essere pro forma. «Sapevamo che sarebbero state due partite difficilissime, una sul campo è stata vinta e l’altra l’abbiamo quasi strappata a una squadra di vertice come la Sigma nonostante l’emergenza – dice coach Bartocci – ora chiedo ai ragazzi più solidità e concretezza, il clima all’interno del gruppo è buono, le difficoltà iniziali non hanno lasciato tracce». Imola si presenterà al PalaBarbuto con un nuovo acquisto, quel Paul Marigney tesserato in tempo, al contrario di Metreveli che ha giocato a Scafati con l’azzurro Casini.

Fonte: Il Mattino

La Redazione

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