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Napoli in Legadue, ma il presidente è ancora da scegliere

Il club si presenta al Palabarbuto dopo il trasferimento del titolo del Sant’Antimo: «Stagione difficile e di transizione»

Varata la nuova Napoli dei canestri. Il neo club giocherà in Legadue con il nome della città sulle maglie, i colori sociali azzurri e disputerà le partite interne al Palabarbuto. Ieri la costituenda società si è presentata nell’impianto di Fuorigrotta e tutto si è svolto secondo le attese: Sant’Antimo trasferisce il suo titolo a Fuorigrotta e di fatto esce di scena restando attiva solo per le carte federali fino a giugno. Dalle ceneri del Napoli Basketball nasce quindi questo sodalizio che per il momento non ha un presidente.
«Non è prioritario, lo sceglieremo a breve e potrebbe essere una figura rappresentativa dello sport cittadino. Calise? Non è nella compagine societaria, ma la sua non è un’esclusione ad personam. Fino all’anno scorso eravamo tutti soci-lavoratori, questo è un percorso totalmente diverso» spiega Antonio Minopoli, l’ex amministratore del Napoli Basketball che ha curato l’operazione-trasferimento.
Il patron di Sant’Antimo, Aniello Cesaro, resta tra i soci del nuovo club, notizia fondamentale per il futuro. «C’è stato subito un gran feeling – dice Cesaro – lo spostamento nel capoluogo significa una maggiore possibilità di aggregazione, per questo resto per offrire il mio contributo. Preciso che il trasferimento a Napoli avviene a titolo gratuito, come atto di fede per lo sport. Non abbiamo tradito Sant’Antimo, ma abbiamo cercato di unire le forze visto il momento finanziario particolare. Il primo anno sarà duro e faremo un campionato di transizione. Occorrerà comunque formare una compagine societaria solida, composta da parecchi elementi. Solo così è possibile guardare al futuro. Il Palargento? Resto a disposizione per la ricostruzione. È il mio mestiere”.
Il budget sarà più basso rispetto alla media della Legadue, che viaggia intorno a un milione di euro. «Gli appelli lanciati per trovare nuovi partner non avevano fruttato risultati – riprende Minopoli – nel momento in cui è nata l’opportunità di una sinergia con Sant’Antimo abbiamo incrociato passioni e necessità. Sento dire di tifosi scontenti e non capisco: anche Maione creò il Basket Napoli prendendo il titolo da Pozzuoli. Tutti i contratti dello staff di Napoli saranno integrati nella nuova realtà. Stesso discorso per il coach Bartocci, la cui firma è vicina». Il Palabarbuto riapre a settembre e quindi c’è il rischio di iniziare la preparazione in un altro impianto.
«Le tariffe sono aumentate del 20% e l’utilizzo è subordinato al pagamento anticipato. L’amministrazione – conclude Minopoli – si è dimostrata sensibile alle nostre esigenze e speriamo di procedere nella collaborazione avviata già lo scorso anno».
Maurizio Bartocci sarà il coach, Peppe Liguori il gm, Antonio Ambrosino il ds, Antonio Mirenghi il team manager. I primi nomi di giocatori che interessano sono l’ex ala di Napoli Simone Flamini; Juan Marcos Casini, 32enne argentino l’anno scorso a Scafati; il giovane Ceron, ex Recanati e gli americani J.P. Prince, cugino del Tayshaun Prince della Nba e il micidiale tiratore Joe Crispin, già visto in Italia.

Fonte: Il Mattino

La Redazione

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