Il ds del Napoli, Cristiano Giuntoli, non si è fermato neppure un attimo a godersi il momento eccezionale degli azzurri. Negli ultimi giorni ha continuato le sue riunioni (anche telefoniche) con agenti ed intermediari.
Qualche spiffero è venuto fuori ed è emerso che il Napoli a gennaio proverà a rafforzare il centrocampo con l’uscita di De Guzman e resterà alla finestra in tutti i reparti, con elevata attenzione alla fascia destra, ma senza trascurare l’attacco. Sono due i nomi trapelati: quello di Marko Marin per la fase offensiva e quello di Bruno Peres per la corsia destra.
Marin è l’enfant prodige mai esploso del calcio tedesco: dopo un inizio di carriera folgorante tra Borussia Monchegladbach e Werder Brema, il passaggio al Chelsea ha segnato il punto di rottura. Mai fortunato a Stamford Bridge, il classe ’89 ha vissuto varie esperienze in prestito tra cui quella di Firenze tra agosto e gennaio della stagione scorsa.
Ora, un nuovo prestito, al Trabzonspor in Turchia: un’esperienza che sta stretta a Marin che ha voglia di cambiare aria. Il gruppo che gestisce gli interessi del trequartista è lo stesso che ha favorito l’approdo di Chiriches al Napoli: il calciatore è stato proposto a Giuntoli che ha messo l’operazione in apice tra quelle da fare in attacco, in particolar modo qualora il Napoli vada avanti in Europa League. Il Napoli, che dopo l’operazione Chalobah, ha un canale aperto con il Chelsea, potrebbe prendere Marin in prestito con obbligo di riscatto da gennaio a giugno oppure opzionarlo per la prossima stagione.
Discorso più complesso, invece, per Bruno Peres: l’esterno destro del Torino è stato, nel corso di tutta la scorsa estate, accostato in più occasioni alla Roma ma l’operazione è sfumata per le richieste dei granata considerate eccessive. Nel mercato invernale, il Napoli, alla ricerca di un esterno destro di primo livello (legando l’operazione alla possibile uscita di Zuniga e forse anche a quella di Strinic) potrebbe provare a fare un’offerta importante, superiore ai 15 milioni: ma trattare con Cairo resterà uno dei punti più dolenti della potenziale trattativa.
Fonte: goal.com
