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Criscitiello: “Mazzarri all’Inter tra tanti punti interrogativi”

Mazzarri chiede Isla e Zuniga ma Branca ha sondato anche Basta

Il puzzle, ormai, è completo. Doveva essere la settimana del gioco delle panchine e così è stato. Come quando si faceva il gioco della sedia. Ad un certo punto la musica si ferma e uno resta senza sedersi. Sei fuori! Hanno tolto la sedia a Stramaccioni, adesso gli propongono lo sgabello dell’Under 21. È consapevole che si tratta di una bocciatura e rischia anche di perderlo perché Di Biagio potrebbe beffarlo. Stramaccioni ha fallito in pieno e con lui Moratti. Se non fosse stato un uomo del Presidente sarebbe saltato a gennaio, come il tappo dello spumante il 31 dicembre. Oggi arriva Mazzarri con 12.454 punti interrogativi. Nessun dubbio sulle qualità di Walter, lo ha dimostrato a Livorno, Reggio e Napoli ma all’Inter non conta solo essere un grande allenatore. Partiamo dal presupposto che Mazzarri non è una scelta del Presidente ma di Branca e Ghelfi. Quanto hanno resistito i tecnici non scelti in prima persona da Moratti? Il ruolo degli argentini sarà determinante. Mazzarri non è uno che scende a compromessi: se hai preso lui vuol dire che devi salutare, almeno, Samuel e Cambiasso. Col punto di domanda Zanetti; ci arriveremo tra poco. Cassano? Ricordate la lite con Stramaccioni (casualmente) uscita sui giornali? Oggi sembra un film già visto con Strama che si lamentava che qualcuno fuori dallo spogliatoio portava le notizie all’esterno. E anche il gesto di Cassano sembrava premeditato per aprire le porte di Appiano a chi, qualche anno prima, alla Samp si era ritrovato la faccia in un piatto di pasta. Arriverà Lavezzi, probabile. Mazzarri chiede Isla e Zuniga ma Branca ha sondato anche Basta dall’Udinese che a certe condizioni, non parliamo di quelle economiche, non sarà ceduto…all’Inter.
Cambiano le panchine, cambieranno i calciatori. Se Inter, Milan, Roma e Napoli avranno allenatori nuovi vuol dire che in questa sessione estiva di calciomercato ne vedremo delle belle. Trasferimenti a go go per accontentare i nuovi mister, che dovranno anche accontentare i rispettivi procuratori. Ma il regolamento non li prevede! Ma dai…

A Milanello, Allegri svuota l’armadietto e prepara il volo per Fiumicino. Non era quello che voleva ma almeno casca in piedi. Meglio allenare la Roma che l’Inter, di questi tempi. Piú prospettive, budget leggermente piú disponibile e un parco calciatori migliore sul quale lavorare. I tifosi del Milan non drammatizzano la partenza di Max, anzi. Ma il suo possibile successore – Seedorf – fa paura. Non è un allenatore, da calciatore non era amato nello spogliatoio e Galliani è sempre stato rispettato da tutti, fatta eccezione dall’olandese. L’unico ad avere il contatto diretto con Arcore, l’unico portavoce ufficiale di Milanello al Cavaliere. Ogni fine allenamento era un report del gazzettino ufficiale. Lo sapevano tutti come funzionava, per questo in molti presero le distanze da Seedorf. Due anni fa, in allenamento, arrivò quasi alle mani con Gattuso. Uno difendeva il gruppo, l’altro il suo futuro. A quanto pare sarà ripagato. Una sola domanda: con che modulo gioca Mister Seedorf? Ah bene, sono passati 20 secondi e non riuscite a dare una risposta. Forse, ce l’ho io. Con le tre punte, casualmente.
Tornano i nodi al pettine anche per il mercato. La Juventus sta per definire un’operazione lunga un anno. Jovetic a Torino, ormai ci siamo. Conte aveva puntato tutto sul montenegrino già la scorsa stagione, arriva con un anno di ritardo. Jovetic da solo, peró, servirà a poco. Marotta e Paratici dovrebbero completare l’opera con Higuain e a quel punto fare cassa con Vucinic. Nell’operazione potrebbe rientrare Manolo Gabbiadini, la Fiorentina oltre a chiedere venti milioni, vorrebbe la metà dell’attaccante in compartecipazione tra Juventus e Atalanta e quest’anno in prestito a Bologna. Prima alternativa: Matri. Sarebbe il caso di sistemare anche la difesa, dopo i miracoli degli ultimi due anni. Sarebbe un errore credere che i tre difensori siano immortali e insuperabili, come i super eroi. Occorre, almeno, un centrale e un esterno sinistro.
Infine un grande in bocca al lupo agli italiani all’estero, Gianfranco Zola e Gianluca Nani. Oggi pomeriggio Wembley parlerà italiano. Il Watford affronterà il Crystal Palace nella finalissima di Championship, serie B inglese. In un anno potrebbe essere già Premier. Il paradiso è ad un passo, manca l’ultimo scalino, il piú alto. Tifiamo tutti per voi.

Da Udine partirà un charter con 20 persone, l’Italia potrà farsi valere anche a Londra dove questo pomeriggio si potrà scrivere una significativa pagina di storia del calcio inglese. La lingua madre la scegliamo noi: per una volta sarà l’italiano.

Fonte: Michele Criscitiello per Tuttomercatoweb.com

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