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Ecco Gargano, l’asso che piace

Per il "Mota" è un'altra sfida da vincere sul campo

E’ pronto a scaricare tutta la rabbia che ha in corpo: nelle prossime amichevoli, in Cina, ovunque. Walter Gargano ha i suoi buoni motivi per covare sete di rivincita: avrebbe dovuto partecipare alle Olimpiadi di Londra in qualità di fuoriquota, poi all’ultimo momento gli è stato preferito Arevalo Rios; s’aspettava dichiarazioni incondizionate di fiducia da parte del Napoli, invece si è ritrovato di nuovo tra i possibili partenti; infine, il rapporto con quella sparuta minoranza di tifosi che non è mai stata tenera con lui.  E’ il destino dei generosi, di coloro che danno tutto e non sono mai apprezzati abbastanza. Un destino ingrato. Eppure Gargano non si lascia minimamente condizionare. Anzi, accetta le sfide e guarda avanti con ottimismo, incoraggiato peraltro dallo smisurato amore della moglie, Miska Hamsik, e dall’affetto che nutre per i piccoli Matias e Thiago. Ha già dato prova della sua caparbietà realizzando un gran gol a Dimaro nell’amichevole con il Grosseto, conquistando quei tifosi che si erano arrampicati fin lassù. Ora prova a concedere il bis al San Paolo contro i tedeschi del Bayer Leverkusen e poi con il Bordeaux, per puntare con determinazione alla sfida con la Juve, quella che vale la Supercoppa. Intanto i corteggiatori cominciano ad affacciarsi alla porta del Napoli: Valencia, Malaga, Fiorentina, alcuni club della Premier League. «Siamo interessati a Gargano, qual è la valutazione?». Tentennano tutti quando si sentono rispondere: «Non meno di nove milioni di euro». E barcollano quando vengono a sapere che il Mota lascerebbe Napoli. Ed allora tutto cade nel vuoto, i sondaggi si fermano prima di iniziare e Gargano pensa al presente piuttosto che illudersi invano.

LE OLIMPIADI – Tabarez, commissario tecnico della Celeste, gli aveva promesso di portarlo alle Olimpiadi. Poi all’ultimo momento ha optato per Arevalo Rios, neo acquisto del Palermo e guarda caso concittadino di Gargano. Doppia delusione, quindi. Arevalo Rios ha due anni in più del Mota e corre di meno ma evidentemente l’allenatore ha preferito portare un giocatore più geometrico ed avere altri due fuori-quota in attacco (Suarez e Cavani). Ma Gargano ci è rimasto male. L’Olimpiade avrebbe arricchito il suo bagaglio di esperienza. Ma tant’è. Se n’è fatto una ragione.

IL NAPOLI – La stima della società è palpabile, così come quella di Mazzarri ma un’eventuale cessione di Gargano oggi frutturebbe una plusvalenza piena. L’esborso per il motorino di Paysandù è stato ampiamente ammortizzato e a 28 anni un’offerta va presa in considerazione. Ecco perché il Napoli, cautelatosi con l’acquisto di Berhami è disposto a parlarne. Ma ad una cifra giusta, non certo di svendita. E già due anni fa, De Laurentiis disse no alla Fiorentina che intendeva prelevarlo per cinque milioni di euro. Gargano alla distanza riesce sempre ad imporsi per quello non teme concorrenza. Avanti con la prossima sfida.

Fonte: Corriere dello Sport

La Redazione

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