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La dirigenza del Napoli boccia Vargas

Ecco quanto si legge oggi nelle pagine di Tuttosport:

“Dodici milioni di rimpianti. Di nome fa Eduardo, ma a Napoli non ha la considerazione di De Filippo. Cè stato un Vargas sudamericano, per il quale si sono scomodati paragoni altissimi. E c’è l’Edu Vargas napoletano: sembrava una bella trovata, il suo acquisto, e invece sia De Laurentiis che Bigon, ma pure Mazzarri, adesso ripetono in coro: che scemenza. Tre mesi dopo aver annunciato la sua conferma, nella convinzione che il ragazzo fosse sbocciato nei sei mesi trascorsi in Campania, presidente, ds e tecnico degli azzurri fanno retromarcia: Vargas ha deluso, Vargas non ha lo spessore per sostituire Cavani ma nemmeno Pandev , Vargas deve essere piazzato nel prossimo mercato di gennaio.

SIRENE ARGENTINE. Ma se, nel campionato italiano, Vargas fosse in grado di riavvicinarsi al gioiello che riluceva in Cile? Una domanda che diversi club italiani si stanno ponendo. Tra questi il Catania che dell’Italia è calcisticamente feudo sudamericano (argentino, in particolare), ma anche il Genoa. E pure il Torino. A caccia di un elemento che possa accendere la manovra offensiva e soprattutto finalizzare il gioco, negli ultimi 20 metri. Tra i giocatori sotto osservazione, i dirigenti granata hanno appunto anche Vargas. Con il Napoli, pur con scarsi risultati (la tripletta del cileno all’Aik Solna, in Europa League, è un fiore nel deserto), l’attaccante si è mosso sia da seconda che, all’occorrenza, da prima punta (venturiana, non statica ma di movimento). Potrebbe giocare con Bianchi , se quest’ultimo rimanesse il capitano granata anche dal 1° febbraio in poi, ma anche replicare le funzioni del centravanti bergamasco. Pur con differenti peculiarità. Intanto, dall’altra parte dell’oceano (Atlantico), filtrano notizie che aprono spiragli in merito a un’operazione che potrà schiudersi a gennaio. All’interno dell’entourage del giocatore, sostanzialmente, si sta ragionando sul seguente interrogativo: è più conveniente, per la carriera di Vargas, insistere con il campionato italiano, pur lontano da Napoli, oppure è più salutare riportare l’attaccante in Sud America? Nel primo caso, se cioè si decidesse di confermare l’ex Universidad de Chile nella nostra serie A, ecco che l’ipotesi di trasferirlo a Torino verrebbe seriamente tenuta in considerazione. Non che siano cassate a priori le soluzioni Genoa e Catania, ma insomma i granata avrebbero buone carte da giocare su entrambi i tavoli. Quello con il Napoli, club che segue da vicino Bianchi, e quello con gli agenti di Vargas.

L’INGAGGIO. L’altra notizia: all’inizio della prossima settimana è previsto un viaggio in Italia da parte dei medesimi agenti. Decisi a vederci chiaro sulla questione. Che, almeno in uscita, è abbastanza chiara: Vargas andrà via da Napoli, su questo non c’è alcun dubbio. Piuttosto è articolato, come si è detto, il discorso opposto, cioè quello relativo al club d’approdo del giocatore. Alle lusinghe che arrivano dalla Penisola (Toro, Genoa e Catania, appunto), vanno aggiunte
quelle sudamericane. E certificato l’interesse del River Plate, ma è assai probabile che pure altre società economicamente dotate, in Sud America, stiano muovendo i primi passi per il nazionale cileno. Che il Napoli, nell’ottica di una rivalutazione del cartellino del giocatore, è deciso a concedere in prestito. Quanto ricaverebbe il club partenopeo dall’intera cessione di Vargas? Meno della metà di quanto è costato: perché, ora come ora, sarebbe molto difficile trovare un presidente disposto a spendere 6 milioni di euro per l’attaccante. Che, nel gennaio del 2012, gli azzurri pagarono 12 milioni. Per questo De Laurentiis, in queste ore di rientro in Italia dopo un lungo periodo trascorso negli Stati Uniti per stare dietro alle sue produzioni cinematografiche, ha lintenzione di dare il giocatore in prestito. Un Vargas che in sei mesi nel Torino contribuisse alla salvezza granata con un buon numero di gol sarebbe, nel giugno prossimo, un giocatore dal valore di mercato nuovamente adeguato. Cairo, o il collega del patron granata che riuscirà a mettere le mani sull’attaccante a gennaio, dovrà così limitarsi a corrispondere metà ingaggio annuale al sudamericano. Che con il Napoli ha un contratto fino al 2015 da 900 mila euro netti a stagione. Vargas è un’opzione concreta, per il Torino, ma vanno anche rispolverati gli altri attaccanti in orbita granata: da Floccari, che tra le altre piace anche al Napoli, a Barreto , sul quale però Cairo insisterà solo a fronte dell’assoluzione dalle accuse legate a Scommessopoli. Assoluzione che, va da sé, dovrebbe arrivare prima della fine del mercato di gennaio. Sullo sfondo c’è poi l’onerosa operazione Zarate , come la possibilità di arrivare a Sau del Cagliari. Società che, alla luce della ricchezza di alternative per l’attacco, può anche agevolare la partenza di uno tra Larrivey e Thiago Ribeiro . Più il primo, oggi come oggi”.

La Redazione

P.S.

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