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Il Mattino – Reina, lacrime d’addio al San Paolo: oggi l’incontro con l’agente per decidere il proprio futuro

Il giro di campo non era una novità ma c'era qualcosa di inedito in tutto questo

Se non è un addio, gli somiglia tanto. Se non è un giro di campo al termine dell’ultima sua recita nello stadio che lo ha osannato negli ultimi anni, è davvero qualcosa di molto simile. Esce dal San Paolo a mezzanotte, atteso dalla moglie. Pepe, era un addio? «Non lo so. Non lo so. Non dipende solo da me». E in più quelle lacrime, quei lucciconi agli occhi che a nessuno sono sfuggiti perché quando un gigante del genere piange, non può passare inosservato. È sotto la Curva B, quando i tifosi intonano «un giorno all’improvviso» e lui è lì, quasi paralizzato dall’emozione, mentre gli altri, Insigne, Callejon e Maggio, provano a scuoterlo, ad agitarlo. La gente grida a lungo il suo nome, lui non si scompone neppure per un istante. Sembra quasi un cane bastonato, sparito il suo sorriso, sparita la sua allegria. Ha fatto quello che fa spesso, assieme ai compagni, ovvero festeggiare con i tifosi sugli spalti: il giro del campo non è una novità ma c’è qualcosa di inedito in tutto questo. Stavolta appare tutto atipico: l’impressione è che Pepe abbia dentro di sé un tumulto, e si muova quasi come fosse un robot passando da una parte all’altra del terreno di gioco. La gente osserva ogni suo passo lento: i fotografi a bordo campo notano gli occhi umidi e non si può piangere per aver battuto l’Atalanta alla seconda partita di campionato. Decibel Bellini gli sfiora la mano e lo abbraccia: anche lo speaker della squadra è toccato dal gesto del campione spagnolo. Non fa nessun gesto alla Reina, probabilmente perché non è più Reina.
Se non un addio, è qualcosa di molto simile.

E se resta, sarà solo per una prova di forza di De Laurentiis. A questo punto, chissà se conviene davvero. Reina fa tutto in silenzio: la doccia, si riveste. Anche nel ventre dello stadio non riesce a nascondere le sue emozioni. È una notte lunga: oggi partirà per la Spagna, perché è stato convocato dalla sua nazionale. Oggi incontrerà anche Quilon, il suo agente, per fare il punto della situazione.

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