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Il Mattino – Mazzarri: “Risultato ok, giochiamoci il terzo posto”

Mazzarri tornerà all’Olimpico a tre anni dalla finale giocata con la Samp: la Lazio di Delio Rossi vinse ai rigori la Coppa nel 2009, quello l’ultimo atto sulla panchina blucerchiata prima di un breve periodo di disoccupazione, aspettando la chiamata di De Laurentiis, che dopo il ko sul campo della Roma – quello stadio è nel destino – decise di esonerare Donadoni. «Cosa ricordo di Samp-Lazio? Perdemmo per un rigore, però l’esperienza resta entusiasmante. È importante essere arrivati in Europa per il terzo anno consecutivo, è il segnale di un grande lavoro fatto in questi anni: non bisogna dimenticare il nostro punto di partenza, ovvero il sest’ultimo posto in classifica», si è rallegrato il tecnico, anche se non ha nascosto le difficoltà del momento.
Il secondo tempo contro il Siena è rimasto negli occhi di Mazzarri, ovviamente preoccupato per l’infortunio di Maggio. «Un giocatore importante, quasi insostituibile. Noi basiamo tutto sull’organizzazione di gioco ed ecco perché mi dispiace che un giocatore come lui rischi di restare fermo a lungo». Infortunio muscolare, non c’entra con quello subito a Londra nell’ultima partita giocata dagli azzurri in Champions. «Ci dirà meglio il dottore tra poche ore qual è la situazione, mi auguro che l’indisponibilità di Maggio sia ridotta al minimo». Napoli a due facce, come mai? È stato chiaro Mazzarri, non ha fatto giri di parole sulla stanchezza – fisica e psicologica – di una squadra clamorosamente risalita in classifica grazie a sei vittorie consecutive e uscita dalla battaglia contro il Chelsea dopo 120 minuti: «È finita la benzina, già alla fine del primo tempo di questa partita. Siamo andati avanti grazie all’adrenalina, sono venute meno le forze perché stiamo giocando ogni tre giorni, ci sottoponiamo a viaggi e stress. Il Siena era bello lucido e carico, infatti ci ha creato problemi nella ripresa. Per come stavano i nostri avversari sotto l’aspetto fisico, sarebbe stato problematico arrivare ai supplementari: un terno al lotto per noi. Purtroppo la fatica aveva colpito anche Lavezzi e Hamsik, infatti si è vista la loro scarsa lucidità nel finale: non sono riusciti a segnare il terzo gol. Sono preoccupato, mi auguro di poter fare un miracolo contro il Catania perché sarà una partita molto difficile. Anche all’andata eravamo stanchi e in emergenza». Finì 2-1 per Montella.
La gioia per l’obiettivo Coppa è grande. «Se fossimo andati avanti in Champions, avremmo perso altri punti… Ce la giocheremo per il terzo posto, vogliamo arrivare al massimo anche in campionato, non ci appaga essere arrivati alla finale di Coppa Italia: la mentalità di questa squadra è chiara, al di là dei problemi che incontriamo sul nostro cammino. Cosa penso della Juve come avversario? Penso al Napoli, alla soddisfazione che possono provare la società e la tifoseria per aver raggiunto questo obiettivo. All’Olimpico verrà mezza Napoli, ci auguriamo che possa essere una festa. È stato molto bello lo spettacolo offerto dai tifosi al San Paolo: ci hanno sostenuto con grande calore», ha sottolineato l’allenatore. Ma il suo pensiero è al Catania. «Servirà un grande Napoli. Sta arrivando il rush finale del campionato e sono preoccupato. I ragazzi ce l’hanno messa tutta contro il Siena e sono convinto che faranno altrettanto domenica in campionato. Questo è un gruppo che sa soffrire». E, a proposito di sofferenza, una constatazione: «Avrei dovuto fare sette cambi per poter limitare i danni contro il Siena e alla fine del primo tempo ero stato già costretto ad operare la prima sostituzione, togliendo Maggio». Era accaduto anche a Stamford Bridge, a metà del primo tempo della sfida contro il Chelsea, però il risultato è stato differente.
Obiettivo centrato, ma quanta sofferenza. «Dobbiamo abituarci, sarà così finché non riusciremo ad avere una settimana standard di lavoro e ad avere tutti i giocatori a disposizione». La corsa continua, bisogna stringere i denti.

Fonte: Il Mattino

La Redazione

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