In casa Milan è ufficialmente scattato l’allarme. La squadra avrebbe bisogno di almeno tre rinforzi, vale a dire il citato attaccante esterno, un centrocampista e un terzino di fascia. Una conferma in questo senso è arrivata anche dalla prima amichevole stagionale, che he evidenziato una squadra in piena costruzione e con diversi “mattoni” mancanti. Il problema è che non potrà arrivare nessuno a meno che la rosa non comincerà a essere sfoltita. L’obiettivo dei 23 elementi è stato già aggiornato, nel senso che alla fine potranno andarne bene anche 24 o 25, ma la realtà attuale racconta comunque di un organico composto da 28 calciatori. E’ vero che nella lista c’è pure il baby-Mastour, classe ‘98, ma gli esuberi sarebbero almeno 8-10, tre dei quali da “coprire” con i nuovi innesti.
«MAGARI». E’ vero che la preparazione è appena cominciata e che alla fine del mercato manca ancora quasi un mese e mezzo, i segnali, però, non sono confortanti. Non è un caso insomma che qualsiasi esponente del club, davanti alla domanda del tutto informale « Venduto qualcuno?» , risponda «Magari…» . Il rischio è che le uscite, alla fine, siano tutte in prestito, magari con parte dello stipendio pagato, come è già accaduto con Matri, finito al Genoa, e Nocerino, passato al Torino. In uscita ci sono Zaccardo, Didac Vilà, Albertazzi, Robinho, uno tra Zapata e Mexes e almeno uno tra Abate e Constat. Ancora da chiarire, invece, la posizione di Essien.
APPUNTAMENTO. Galliani, nel frattempo, conclusa l’Assemblea di Lega, ha anticipato la partenza per Forte dei Marmi, dove trascorrerà il week-end. Con il sorriso sulla bocca, ha fatto intendere che in Toscana potrebbe esserci qualche incontro in chiave mercato. Domenica, però, l’ad rossonero sarò regolarmente in tribuna al Brianteo per assistere a Monza-Milan, mentre lunedì è atteso dall’incontro con l’agente di Robinho, l’avvocato brasiliano Marisa Ramos. Si lavorerà per piazzare l’attaccante, che punta a trasferirsi ad Orlando, dove ci sarà anche Kakà, ma visto che negli Usa potrà andare solo nel 2015, occorre trovargli una sistemazione (con ingaggio pagato) fino al prossimo gennaio. Il nome del Santos ha ripreso a circolare. «Lo riaccoglieremmo a braccia aperte, sarebbe la ciliegina sulla torta» , ha ammesso Oswaldo de Oliveira, tecnico della squadra brasiliana, ma sono tutte da verificare le argomentazioni economiche del club.
DESIDERI. La cessione di Robinho, meglio se con qualche miglioncino raggranellato per il cartellino, ma andrebbe bene anche solo il risparmio dell’ingaggio lordo (oltre 5 milioni a stagione), garantirebbe l’ossigeno necessario per tentare un affondo deciso su Cerci. Tra le alternative resta ancora Lavezzi, con l’ostacolo però di un ingaggio monstre, mentre, via Aldo Rossi, ha seccamente smentito l’ipotesi Ljajic.
fonte: Corriere dello sport
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