Magari non sarà tutta la Curva ma solo una parte di questa, ma se Alessandro Matri doveva essere il regalo del Milan per la qualificazione alla fase a gironi di Champions è proprio dalla serata di Champions contro il Psv che arriva la bocciatura. Nella Sud, infatti, è apparso nel pre-partita uno striscione che, sulla questione, era eloquentissimo: “Matri? No, grazie! Una difesa e un centrocampo da rinforzare, non c’è altro a cui dovreste pensare”.
La frangia più calda del tifo milanista ha insomma deciso: Matri non serve, per buona pace di Massimiliano Allegri, che lo reclama da un paio di anni, e di Adriano Galliani che, nei giorni scorsi, ha già avviato la trattativa con Marotta e la Juve. Dalla Curva, dunque, nella serata più importante di questa prima parte di stagione, arriva un’indicazione chiarissima. I reparti da mettere a posto, per i quali investire, sono altri. Davanti va bene così, se il Milan vuole spendere dei soldi, deve farlo altrove. A centrocampo, ad esempio, dove si attende in ogni caso almeno Honda. O in difesa, perché là dietro le emozioni sono troppo forti da sopportare per le coronarie del popolo rossonero.Da domani, dunque, il Milan avrà un pensiero in più cui dover far fronte: cosa fare con Matri? Insistere e cercare di portarselo a casa, magari facendo arrabbiare i tifosi, o lasciarlo a Torino perdendo un’occasione importante e rivolgere la propria attenzione ad altri lidi? Lo vedremo. Da domani però perché, come spiegato da Galliani e ripetuto da Allegri, il mercato dei rossoneri comincia dopo il fischio finale della gara contro il Psv.
Fonte: Sportmediaset.it
La Redazione
L.D.M.
