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Triulzi (ag. Cavani): “La svolta di Cardiff, la mediazione di Bigon. Tutto sul rinnovo…”

L’agente di Edinson Cavani, Pierpaolo Triulzi, ha rilasciato un’intervista in esclusiva ai colleghi di Calcionapoli24.it:

Chi è l’artefice di questo sospirato rinnovo?
“Riccardo Bigon. Il direttore sportivo del Napoli ha realizzato un capolavoro diplomatico. E’ un dirigente serio e silenzioso, oltre ad essere una persona perbene. Ha la grande dote di saper ascoltare per poi mediare. Lo definirei un uomo di successo che non ama apparire. E’ sicuramente l’artefice numero uno, insieme al sottoscritto, del rinnovo di Cavani. Voi napoletani dovreste essere orgogliosi di sapere che dietro le quinte c’è chi ama veramente questo club e fa il meglio per il bene dei tifosi”.

La genesi della trattativa…
“E’ iniziata appena si è concluso il campionato. Sono stato costantemente in contatto con Bigon, anche perchè le offerte per Edi non mancavano di certo”.

Quali e quante…
“Non ve lo dico per un discorso di correttezza…”

E se insistiamo?
“Al massimo vi posso svelare che sono 5 i club che si sono fatti avanti col club azzurro. Uno in particolare era pronto a fare follie e si è fatto avanti con De Laurentiis…”

Cosa è successo a quel punto?
“Il presidente ha rispedito, seccamente, al mittente senza la minima esitazione”.

Se diciamo Juventus, cosa risponde?
“Che nessuno in Italia può permettersi di pagare tanti soldi per un giocatore come Cavani, soprattutto per il cartellino. Parliamo di una somma che, considerati gli attuali parametri italiani, è da ritenersi fuori mercato. Vi sfido a trovare una società del nostro campionato che in questa sessione ha comprato un calciatore, oppure adeguato un contratto, offrendo un ingaggio simile”.

Come avete preso le parole ‘pepate’ di De Laurentiis in quel di Dimaro?
“Sorridendo. Il Presidente è un maestro di comunicazione: intendeva fare una semplice battuta, o se volete, una chiacchiera da bar con i tifosi”.

Ma veniamo al sodo, quando e come avete raggiunto l’accordo?
“Faccio una premessa. Noi non abbiamo mai chiesto il rinnovo. La SSC Napoli, del resto, poteva tranquillamente decidere di non fare ulteriori sforzi visto che l’adeguamento già c’era stato l’anno prima. Detto questo, la chiave di volta l’abbiamo trovata a Cardiff. In quella circostanza fu De Laurentiis in persona a contattarmi per chiedermi di parlare con Edi: lì intuii che, probabilmente, De Laurentiis aveva iniziato a rendersi conto che era necessario accontentare il ragazzo nonostante un contratto firmato che, voglio specificarlo a chiare lettere, Cavani avrebbe assolutamente rispettato. In tal senso aggiungo che la mia idea è che nel calcio un contratto è da considerarsi certamente un punto solido e imprescindibile, ma del pari c’è da tener presente
che un calciatore può crescere tanto, e in breve tempo, meritando così maggiori garanzie rispetto ad un valore deciso dalle logiche del mercato in base al rendimento”.

Cosa chiese Cavani in quell’incontro?
“Innanziatutto apprezzò tantissimo il gesto del Presidente che voleva risolvere la questione prima della trasferta di Pechino. Fu proprio in Inghilterra che si gettarono le basi per un accordo che, di fatto, è stato trovato negli ultimi tre incontri, ovvero pochi giorni fa. La cosa più interessante per i tifosi è che il mio assistito chiese soprattutto quale sarebbe stato il futuro del Napoli sul versante tecnico dopo la cessione di Lavezzi”.

Siamo ansiosi di conoscere la risposta di De Laurentiis…
“Inizialmente ha voluto sottolineare che nelle idee della Società un giocatore come Cavani non esiste nel mondo, ed anche se ci fosse, difficilmente garantirebbe un’integrazione così rapida tra campo e Città sfoderando quello score che è sotto gli occhi di tutti. Con Bigon si è parlato del nuovo schema, delle conferme di Pandev e Hamsik, e dell’inserimento graduale di Insigne. Mazzarri, poi, è il vero top player che coordina l’assieme”.

E come ha reagito Cavani?
“Rasserenato e pronto a dare il massimo per la squadra e i tifosi. Come sempre”.

Da quanto sta dicendo, intuiamo che lo scudetto è una strada percorribile…

“Questo non lo so, ma vi posso garantire che, mai come quest’anno, la società ci crede… E, se vi può interessare, anche io! La squadra è più forte e solida dello scorsa stagione: c’è continuità tecnica e uno spogliatoio sempre più unito ed amalgamato”.

Parliamo dell’ormai famosa clausola rescissoria. Qual è la cifra esatta? Dopo la vicenda Lavezzi, De Laurentiis aveva dichiarato che mai avrebbe commesso lo stesso errore…
“Sui termini contrattuali si è espresso il Presidente (60 mln netti, ndr). Si tratta di una tutela: è un’idea della società proprio per blindare il giocatore. In un momento di crisi generale come quello che stiamo vivendo, nessun club può permettersi di sborsare una cifra simile. Solo un pazzo si svenerebbe così per un singolo giocatore seppur importante. In questo modo chi avesse intenzione di farci un pensierino, magari con 35-40 mln da mettere sul tavolo, non si avvicinerebbe nemmeno e allo stesso tempo il Napoli non tratterebbe”.

Lei è soddisfatto?
“Come potrei non esserlo. Vi rendete conto dello sforzo che ha fatto il club azzurro? Cavani ha ricevuto un trattamento da top player e per la prima volta De Laurentiis ha sforato anche il salary cup”.

Quella del silenzio può sembrare una strategia controproducente…
“Voi giornalisti mi considerate poco loquace solo perchè non amo apparire e rilasciare interviste. Ma nonostante ciò ho un ottimo rapporto con la stampa napoletana. Avrei potuto ‘usare’ la piazza e i media per ottenere ciò che volevamo, ma non è nel nostro stile. Nè il mio nè quello di Edi. Abbiamo scelto la strada del silenzio e i fatti ci hanno premiati. Mai nessuna polemica nei confronti della società. Non espongo e mai esporrò Cavani alla gogna mediatica. Io vivo in simbiosi con lui, lavoro con correttezza e lontano dalla luce della ribalta”.

‘Marzulliamoci per un attimo’: SI FACCIA UNA DOMANDA E SI DIA UNA RISPOSTA 

(Ride, ndr) “Caro Pierpaolo, pensi di aver lavorato bene?  “Penso proprio di sì. Senza presunzione lo definirei un lavoro eccezionale perchè pochi calciatori, a soli 25 anni, soprattutto in Italia, guadagnano così”.

Dal sorriso, ad un momento delicato. Non ci definisca drastici…
“Ho capito a cosa alludete. In quei momenti bruttissimi in cui Sole è stata rapinata, poteva accadere ben altro che un ‘semplice’ spavento”.

Recepito, non entriamo nei dettagli. Qual è stata la reazione di Edi? Se ne sono scritte tante e anche in maniera vergognosa per veicolare assurde e ciniche voci di mercato…
“La prima reazione, naturale, è di profondo disagio. Ma si espose subito: “non andrò mai via da Napoli per un atto delinquenziale. Può succedere dappertutto”. Edi e la moglie sono persone credenti, molto, e hanno trovato nella fede la forza per venirne a capo in maniera serena. Per quanto riguarde le voci di mercato seguenti, cosa dire, non le commento nemmeno”.

Matador e Pocho, la coppia che non c’è più…
“Cavani era molto felice per Lavezzi quando ha saputo che sarebbe approdato in un club importante perchè era a conoscenza del desiderio dell’argentino di provare una nuova esperienza. Al di là delle qualità indiscutibili, penso che il Napoli ha perso un ragazzo unico, generoso, simpatico. Un vero amico per Edi e poco importa che qualcuno insista nel gioco poco elegante di scrivere bugie e favolette”.

Cavani fino al 2017 porta ad una considerazione minima: si è parlato di bonus gol e fascia di capitano in futuro?
“Edi non vive per i gol, gli interessano poco. Lui tiene prima di ogni cosa a garantire al gruppo il suo contributo, conta solo il risultato finale perchè Cavani senza il gruppo non sarebbe Cavani. Per quanto rigurada la fascia, un capitano già c’è e il suo nome è Paolo Cannavaro”.

Triulzi, se dovesse definire con un aggettivo il suo rapporto con il Matodor…
“Speciale, che va oltre il rapporto professionale, oltre il calcio”.

Ci dica un aneddoto che vi lega…
“In questi anni, anche se non proprio in maniera esplicita, Edi mi ha fatto capire che gli farebbe piacere che mi occupassi solo ed esclusivamente di lui. In realtà già lo faccio, mi dedico a lui a 360°. Per fare una battuta, mi considero il suo Guillermo Coppola. Come ho detto all’inizio, io vivo in simbiosi con lui. Mi considero, e per me è un onore, parte della sua famiglia”.

Da domani cosa farà?
“Sono bianco cadaverico (ride, ndr), andrò finalmente in vacanza. Credo di essermela meritata!”.

Fonte: Salvio Passante e Luca Cirillo per calcionapoli24.it

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