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Cannavaro: “Domenica avrò il cuore diviso a metà. Scudetto? Noi tifosi siamo scaramantici”

Capitano del Sassuolo ma tifosissimo del Napoli, Paolo Cannavaro racconta le sue emozioni: "Avrei voluto giocare, ma forse il destino ha deciso così"

Paolo Cannavaro, capitano del Sassuolo ma, come noto, ex capitano e tifosissimo azzurro, interviene a Radio Kiss Kiss Napoli. Ecco quanto evidenziato da IamNaples.it:

“Chi mi ha fatto la migliore impressione? In questo caso risponde il calciatore e non il tifoso. Cerco di essere il più imparziale possibile: il Napoli, a livello di gioco, è sicuramente la squadra più completa. Poi ci sono alte rose ad alto livello, ma il Napoli, sotto il punto di vista dell’organizzazione, anche in fase difensiva, ha sicuramente qualcosa in più. Buona parte del merito è dell’allenatore. Tanti si meravigliano di lui, per noi calciatori, invece, non è una sorpresa: tra di noi si parla molto e sappiamo bene chi sono i migliori, quindi ci aspettavamo un Sarri così al top. Il mister ha rispolverato giocatori un po’ appannati, merito della sua grandissima voglia di lavorare, voglia che ha trasmesso a tutto l’ambiente. La sfida tra noi e gli azzurri? Di Francesco somiglia molto a Sarri, tecnici che lavorano sul campo, che limano anche i movimenti più minuziosi. Mi aspetto una partita a scacchi tra due allenatori davvero molto bravi a preparare ogni gara. Sassuolo in Europa League? Volevamo stupire fin dall’inizio dell’anno, piano piano stiamo acquisendo una mentalità da squadra concreta. Guardiamo alla partita di San Siro: il rigore è stata la ciliegina sulla torta dopo una gara attenta, intelligente, giocata a viso aperto con l’allora prima della classe. Domenica non ci sarò, mi dispiace molto, ma mi aspetto davvero una bella gara. Dove possiamo arrivare? Questo non lo so. Consigli ai miei compagni su come si affronta Higuain? E’ la cosa più difficile: possiamo solo sperare che non sia in giornata! Vedere il Napoli vincere col Sassuolo sarebbe una sconfitta meno amara, certo: guarderò la partita alla TV in maniera molto tranquilla, ma ho il cuore diviso a metà. Non è facile stare nei miei panni. Mi sarebbe piaciuto tornare in quello stadio così importante, così emozionante. Da un lato, però, meglio così: l’anno scorso l’emozione mi è costata due mesi di stop! Reina? Un leader unico. Cosa deve fare il Napoli? Lottare fino alla morte. Se il Napoli impara a stare lassù, per gli altri sarà molto dura. La parolina magica? Ora parla il tifoso e non la dico. Ma da calciatore ti dico che se il Napoli è primo, la cosa è molto meritata per quanto espresso in campo. Maradona verrebbe in elicottero per festeggiare? Se succede lo chiamo e gli dico di passare a Reggio Emila, così vengo anch’io!” 

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