Il Ministro dello Sport, Luca Lotti, ha rilasciato un’intervista all’edizione odierna de “Il Mattino”. Ecco le sue dichiarazioni: “Le Universiadi lasceranno un segno importante in questo territorio. Il calcio è un’industria che vale 1,2 miliardi, ma potrebbe fatturare ancor di più. Bisogna tener separate le Universiadi dal sogno Olimpiadi di Roma 2024. Vogliamo dimostrare con i fatti il nostro impegno e stiamo lavorando su grandi e medi eventi, come le Universiadi, i Mondiali di sci e volley maschile, la fase finale degli Europei di calcio under 21. Le Universiadi possono essere una grande occasione per dimostrare l’importanza dello sport nel nostro paese e la capacità di Napoli e della Campana di organizzare una manifestazione di alto livello. Si tratta di una meravigliosa esperienza che coinvolgerà tredicimila atleti provenienti da tutto il mondo, ma anche un’occasione di sviluppo per il Mezzogiorno. I tempi stringono, il governo ha fatto la sua parte. Ora, sotto l’aspetto dell’accelerazione dei tempi per i lavori di ristrutturazione degli impianti, si apre una sfida importantissima. Bisogna fare le cose bene e in tempi veloci. Dopo non ci saranno cattedrali nel deserto, ma impianti che verranno resi più funzionali. A partire dal Collana che sarà il simbolo della manifestazione. Sono certo che la Regione Campania adotterà tutti gli strumenti adatti affinchè sia fatta un’ottima figura. Per l’inaugurazione, sono certo che sarà tutto perfetto.
Distribuzione dei diritti tv nazionali? Vogliamo inserire nuovi criteri nella legge di stabilità dopo aver studiato la legge Melandri che risale a nove anni fa. È passato tanto tempo, una rivisitazione era giusta. Salirà la quota per i club medio-piccoli? Questo a breve sarà chiaro. Ci sarà un confronto in Parlamento anche in vista delle elezioni dei vertici di Lega. La mia proposta è una modifica basata su criteri che diano maggiore equilibrio e una misurabilità più certa. Provvedimento che rientra in un quadro più ampio con tre punti al vaglio. Il primo riguarda l’impiantistica sportiva: la riforma del calcio passa anche attraverso la possibilità di giocare in impianti migliori. Poi la governance della Lega, che dovrà avere una linea precisa d’indirizzo con un amministratore delegato e un presidente con pieni poteri che vadano a vendere il proprio prodotto. A proposito di diritti tv, per quelli esteri gli introiti sono raddoppiati. Siamo sulla strada giusta. Il terzo step è la rivisitazione della legge Melandri. Vogliamo avvicinare le famiglie agli stadi, da rendere più sicuri e confortevoli, anche attraverso il superamento della Tessera del Tifoso.
Sulle parole di De Laurentiis? Non spetta a me commentare le cifre, se sono alte o basse. Ma se gli introiti sono raddoppiati rispetto al precedente accordo non posso che esserne contento. Magari si potrà arrivare al quadruplo o al quintuplo, su questo la Lega deve lavorare. De Laurentiis ha fatto la storia del cinema e sta facendo bene nel calcio, ma non può chiamarmi in causa sull’accordo tra Infront e la Lega, accordo firmato nove anni dalla Lega e sottoscritto anche da De Laurentiis, mentre io ero il capo di gabinetto del Comune di Firenze. Calcio italiano malato? Sarebbe facile dire che il calcio è malato e da questo dipendano i problemi della Nazionale. Bisogna fare un’analisi approfondita, lasciamo in pace Ventura e i suoi ragazzi affinchè affrontino gli spareggi con serenità. Sanno cosa fare. Stiamo lavorando sui settori giovanili e sui centri federali che stanno raddoppiando. Riduzione delle squadre? Lavoriamo per valorizzare il sistema, anche con la riforma dei campionati e la riduzione delle squadre nelle varie categorie. Ma è sbagliato dire che tutto è da buttare.
Il Napoli di Sarri? L’ho visto lo scorso anno al San Paolo contro il Real e seguito alcune partite in tv. Gioca benissimo e ha un grande allenatore, ha grandi possibilità di continuare ad alti livelli.”
