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Juventus, Allegri: “Non commento la squalifica di Higuain, il destino è nelle nostre mani. Su Dybala…”

"Dobbiamo battere il Palermo perchè il Napoli è a sei punti da noi"

Massimiliano Allegri, tecnico della Juventus, ha parlato in conferenza stampa alla vigilia della sfida contro il Palermo. Ecco quanto dichiarato dal tecnico toscano:

 

Quante probabilità ci sono che Dybala giochi dall’inizio domani? Lui ha detto che quando ha visto uscire il Barcellona dalla Champions gli girava la testa. C’era stato qualche giramento di testa anche da parte sua?
“Giramenti di testa no. Non dobbiamo avere e non abbiamo nessun rimpianto. La Champions è una competizione che va così, finchè ci sono i gironi hai tempo per recuperare, poi nello scontro diretto l’episodio ti può andare a favore e ti può andare contro. E’ una competizione molto difficile, nella storia credo che solo il Milan di Sacchi abbia vinto due volte la Champions, era un’altra Champions, ma era sempre la Coppa dei Campioni, quindi è difficile, ci sono sempre squadre di grande valore. Noi abbiamo fatto tutto quello che c’era da fare, è normale che l’obiettivo prossimo sarà quello di fare una grande Champions. Per quanto riguarda Dybala se gioca o no, devo ancora decidere. Il ragazzo si è allenato e sta bene. Devo valutare perchè avendo Zaza squalificato, devo decidere se farlo partire dall’inizio o portarlo in panchina, e se ce ne fosse la possibilità utilizzarlo nell’ultima parte della partita”.

Lei studia scientificamente anche i cambi già prima della partita? 
“(ride, ndr) E’ normale, un allenatore deve pensare a come può andare la partita, se va in un modo ci possono essere dei cambi, se va in un altro modo ci sono altri cambi, però c’è sempre l’imprevisto e l’imprevisto devi saperlo leggerlo nel più breve tempo possibile per cercare di sistemare la squadra in un modo o in un altro. Poi ci sono percezioni, sensazioni che un allenatore deve avere, indipendentemente dalla preparazione della partita, da quello che si fa durante la settimana, alla fine quello che senti quando sei in panchina e vedi dentro la partita, dopo lo capisci quando sei lì. Si dice che un allenatore deve stare in tribuna, no, in tribuna ci devono stare gli spettatori, l’allenatore deve stare in panchina, perchè altrimenti non vivi la partita”.

E’ una partita impari?
“Assolutamente no, è impari per la classifica, le partite vanno sempre vinte. Domani alle 15 fischia l’arbitro e  siamo 0-0. E’ una partita che dobbiamo vincere perchè il Napoli è dietro di sei punti, la Roma è indietro di 12, ma ci sono ancora 18 punti a disposizione, che sono molti. Il Napoli può arrivare a 88, speriamo di no, quindi noi dobbiamo fare altre vittorie. Domani dobbiamo pensare solo al Palermo. E’ una partita difficile perchè il Palermo è una settimana che è in ritiro, si sta giocando la permanenza in Serie A, quindi noi dobbiamo fare una partita intensa. Giocheremo alle 3, farà caldo, è la prima volta che giochiamo con 22 gradi rispetto ai pochi che c’erano 10 giorni fa, quindi sono partite diverse e bisognerà essere molto bravi e responsabili, perchè in questo momento un minimo errore si può pagare a caro prezzo e soprattutto abbiamo l’esempio del Barcellona. Il Barcellona una settimana fa era la favorita della Champions, aveva già vinto la Liga, in una settimana è uscita dalla Champions, da 10 punti, ha 4 punti punti di vantaggio, 3 sull’Atletico Madrid, perchè il calcio con le vittorie che valgono tre punti praticamente è sempre aperto finchè la matematica non ti dà la certezza di aver vinto. Quindi noi dovremo essere concentrati sul Palermo e domani dobbiamo fare una grande partita. Come l’ultima volta con l’Empoli, i tifosi ci dovranno dare, dovranno fare ai ragazzi una grossa mano perchè ci stiamo avvicinando piano piano, un pezzetto alla volta, al quinto, che sarebbe uno straordinario Scudetto, perchè sarebbe difficile da ripetere nella storia. E poi non capita ogni cinque anni”.

Quanto è stata l’incidenza di Dybala sul rendimento della squadra? Si può costruire la squadra del futuro attorno a lui?
“Per quanto riguarda l’incidenza, ha inciso molto, però mancano ancora sei partite e sono quelle più importanti e più difficili, perchè in questo momento non abbiamo  vinto ancora niente. E’ vero che i ragazzi hanno vinto 21 partite su 22, ma quelle che contano sono queste. Quando arriveremo a fine stagione, tireremo le somme. Non solo Dybala, la Juventus ha una rosa importante costituita da dei vecchietti che hanno fatto e stanno facendo una grande stagione, ma soprattutto ha un futuro importante con dei giocatori con qualità tecnica soprattutto, e fisica… da Dybala a Pogba, Alex Sandro, Sturaro, Morata, Rugani, Lemina stesso, quindi sono i giocatori più giovani, che hanno un futuro importante, che possono crescere, soprattutto per diventare una squadra, per confermarsi in Italia e soprattutto per crescere a livello europeo”.

In queste giornate avete vinto anche senza Dybala. Questo significa che non esiste un giocatore imprescindibile?
“La spiegazione è semplice, che la rosa della squadra è un’ottima rosa, che tutti si mettono a disposizione. In questo momento bisogna lasciare fuori tanti giocatori che meriterebbero di giocare, lo stesso Padoin che sta giocando poco e niente ultimamente, è un giocatore che è in buona condizione e che meriterebbe di giocare, lo stesso Sturaro, Lemina ha fatto buone partite, Hernanes. Poi quando c’è un buono spirito, quando ci sono valori morali importanti, si può sopperire a delle assenze che sulla carta possono essere importanti a livello tecnico, da Pogba  a Dybala, ma l’anno scorso è stata la stessa cosa. E’ uan rosa molto omogenea e direi che si può sopperire alle assenze soprattutto con la voglia di raggiungere un obiettivo ce sarebbe straordinario”.

Con un Palermo abbastanza chiuso, è meglio la qualità di Cuadrado rispetto a Lichtsteiner?
“E’ importante Cuadrado, ma è importante anche Stephan. Lichtsteiner ha fatto delle buone partite anche quando c’erano delle squadre chiuse, domani io non credo che il Palermo faccia una partita chiusa. Domani credo che finchè ce la farà, domani il Palermo cercherà di darci un po’ di pressione, perchè anche come caratteristiche non ha grandi contropiedisti e quindi sarà una partita difficile, complicata, come lo sono tutte. Poi quando si vincono le partite, sembrano tutte facili, ma non è assolutamente così e soprattutto in questo momento non possiamo permetterci di perdere punti per strada”.

Si aspetta di allenare Morata anche l’anno prossimo?
“Io mi aspetto  – per quello che stanno facendo i ragazzi – li vorrei riallenare tutti anche l’anno prossimo. Ma dopo c’è il mercato, ci sono delle valutazioni, delle scelte dei ragazzi e della società. Ma l’importante è che alla fine la Juventus allestisca una rosa importante per poter di nuovo lottare per il titolo in Italia e soprattutto per fare una grande Champions come è stato l’anno scorso, arrivando in finale, ma come è stata anche quest’anno. Quest’anno abbiamo fatto un grande girone di Champions, abbiamo fatto un grande ottavo di finale, poi purtroppo la Champions è decisa da episodi che ti fanno stare dentro o ti mandano fuori”.

Cosa pensa della grande aspettativa che c’è attorno a Pogba?  Come fa ad aiutarlo a sopportare questa pressione?
“Innanzitutto non la trovo esagerata perchè Paul ha caratteristiche e qualità importantissime, è cresciuto molto anche come responsabilità. il ragazzo sta crescendo, quindi soprattutto nelle partite che ha giocato e ne ha giocato tantissime. Sta trovando, sta raggiungendo un equilibrio importante che gli consente di giocare delle partite da giocatore grande, grande non solo come qualità tecnica, ma da giocatore esperto. E’ uno che sa leggere la partita, che capisce il momento della partita e su  questo noi dobbiamo lavorare per arrivare al top”.

Cosa pensi della riduzione della squalifica di Higuain, che ha preso quanto Khedira…
“Non commento, ci sono degli organi che decidono. L’ho detto anche ai ragazzi, non bisogna guardare quello che succede all’esterno di noi stessi, noi dobbiamo essere concentrati su noi stessi perchè abbiamo l’obiettivo lì, siamo a sei tappe dall’obiettivo, domani è una tappa importante come era quella di sabato scorso a Milano, quindi bisogna concentrarsi su quello. Siamo davanti e il destino è nelle nostre mani, quindi bisognerà essere bravi, sapendo che finchè la matematica non ci consegna lo Scudetto, bisogna stare concentrati anche perchè oltre lo Scudetto abbiamo anche la finale di Coppa Italia”.

Dopo la vittoria con il Milan, ha dovuto correggere la rotta mentale?
“La squadra si è allenata bene durante la settimana. Abbiamo avuto una settimana di lavoro, non eravamo abituati a questo, quindi ci siamo dovuti adattare velocemente. Sarebbe da irresponsabili non capire il momento importante del campionato, perchè poi non abbiamo tempo per recuperare, quindi bisogna pensare solo alla partita di domani, una volta fatta questa poi penseremo alla partita di mercoledì”.

Si è parlato tanto del suo rinnovo ma non c’è stata ancora la firma. E’ imminente? C’è una data?
“Non c’è bisogno di pianificare date, questa settimana sicuramente no perchè abbiamo tre partite e credo ci siano cose più importanti – il campionato – a cui bisogna pensare. Poi per quanto riguarda il rinnovo, per l’ennesima volta vi dico che non ci saranno assolutamente problemi, però bisogna incontrarsi e quando ci incontreremo pianificheremo il futuro sia tecnico che economico, come quando si fanno i contratti”.

 

 

 

Fonte: Tuttojuve.com

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