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Analisi Tattica Napoli Calcio

Lipsia – Napoli, l’analisi tattica: possesso palla e scambi in velocità per sfiorare la qualificazione alla Red Bull Arena

In alcuni frangenti di gara, il Lipsia si limita semplicemente a subire il gioco del Napoli

VERSO LA GARA –  Dopo il risultato di 1-3 maturato al San Paolo, il Napoli di Sarri affronta il Lipsia alla Red Bull Arena nell’ambito del match di ritorno dei sedicesimi di finale di Europa League: anche in vista della trasferta di Cagliari prevista per lunedì, il tecnico toscano manda in campo una formazione rimaneggiata da un parziale turnover, con Albiol e Tonelli al centro della difesa e Maggio e Mario Rui terzini rispettivamente di destra e sinistra; a centrocampo, Sarri dà fiducia a Diawara in cabina di regia nonostante la prestazione incolore dell’andata: il regista guineano sarà affiancato da Allan e Hamsik. In attacco, infine, Mertens recupera in extremis e parte addirittura dal primo minuto, con Insigne e Zielinski a supportarlo nel tridente. Hasenhüttl, tecnico del Lipsia, imposta come all’andata il suo tipico 4-4-2 (che in fase di possesso palla si tramuta in un temibile 4-2-4) che vede Upamecano e Konaté (che sostituisce l’infortunato Orban) al centro della difesa, con Laimer e Bernardo rispettivamente terzini di destra e sinistra; a centrocampo, Kampl è recuperato e dunque parte dal primo minuto, ma ad affiancarlo nel ruolo di interno c’è Demme  e non Keita a causa di un infortunio. Sulle fasce, Bruma e Sabitzer svolgeranno un lavoro dispendioso quanto fondamentale per lo scacchiere tattico di Hasenhuttl, trasformandosi in veri e propri attaccanti aggiunti in fase ripartenza e supportando il tandem offensivo composto da Werner e Poulsen senza però disdegnare la fase di copertura.

LE CHIAVI DEL MATCH – Il Napoli si dimostra fin da subito propositivo e rapido nel palleggio nonostante il demoralizzante risultato maturato nella gara di andata: gli azzurri si proiettano nella metà campo avversaria e mettono più volte in difficoltà i padroni di casa, che però si rivelano ben organizzati dal punto di vista difensivo. Col passare dei minuti, il Lipsia alza progressivamente il proprio baricentro, chiude le linee di passaggio agli azzurri e soprattutto si rende pericoloso con alcuni inserimenti in area di rigore dei centrocampisti che impensieriscono non poco gli ospiti. Il Napoli si porta in vantaggio con Zielinski al 33’, cioè nel momento in cui il Lipsia stava forse crescendo maggiormente: il centrocampista polacco ribadisce il pallone in rete dopo che Gulacsi l’ha smanacciato su una conclusione da posizione defilata di Insigne. Gli azzurri continuano a premere sull’acceleratore, rigenerati dal goal di Zielinski che inevitabilmente fornito verve e ulteriori speranze alla squadra di Sarri: alla notevole qualità messa in mostra dagli azzurri in termini di circolazione di palla e di verticalizzazioni non corrisponde però una eguale efficacia realizzativa; inoltre, ogni pallone perso a centrocampo dal Napoli dà il via ad una rapida quanto insidiosa ripartenza del Lipsia – che fa dei ribaltamenti di campo in velocità il proprio marchio di fabbrica. Nella ripresa, gli uomini di Sarri continuano a gestire il possesso di palla, con il Lipsia che in alcuni frangenti si limita semplicemente a subire il gioco del Napoli. Al 65’, Sarri manda in campo Callejon al posto di Hamsik: Zielinski va dunque a prendere il posto dello slovacco a centrocampo, lasciando l’out di destra al neoentrato Callejon; successivamente, Hysaj va a rilevare Mario Rui. Le due squadre si rivelano piuttosto corte, fronteggiandosi spesso a centrocampo e attuando sistematicamente il pressing sul portatore di palla avversario; al 73’, Bruma lascia il campo a Forsberg, mentre all’82’ Sarri spende l’ultimo cambio a sua disposizione, sostituendo Diawara con Jorginho per fornire maggiori geometrie alla manovra azzurra. La pressione degli azzurri riesce a fare nuovamente breccia nella difesa del Lipsia all’86’ con Insigne, che consente al Napoli di proiettarsi con costanza (ma purtroppo invano) nella metà campo avversaria negli ultimi minuti di gara alla ricerca del goal della qualificazione

 

A cura di Mariano Menna

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