Una crociata iniziata dal primo momento, quella di Aurelio De Laurentiis contro la malavita organizzata, tanto da mettere delle clausole sulle frequentazioni sospette nei contratti di tutti i dirigenti e i calciatori del Napoli. Secondo quanto si legge da Il Mattino, tutti i tesserati del Napoli sono tenuti a leggere e approvare alcuni passaggi del codice etico voluto fortemente dal patron azzurro, che vi proponiamo di seguito:  “Il Calcio Napoli rifiuta ogni comportamento che sia contrario allo spirito sportivo o rappresenti espressione di intenti truffaldini. Tutti coloro che operano per il Calcio Napoli (calciatori, dirigenti, tesserati, dipendenti, amministratori) devono astenersi dal compiere atti finalizzati ad alterare lo svolgimento o il risultato delle competizioni sportive. Parimenti il Calcio Napoli è impegnato per la lotta al doping ed alla violenza e pretende che le persone che operano nel suo nome si adoperino affinché tali fenomeni assumano dimensioni sempre più contenute”. Si legge, poi, sul quotidiano: “Il Calcio Napoli si astiene dal contribuire in qual si voglia modo alla costituzione o mantenimento di gruppi organizzati e non di tifosi. Il Calcio Napoli promuove l’idea di un tifo leale e responsabile e realizza le condizioni affinché anche le tifoserie delle altre compagini calcistiche possano sostenere la propria squadra in un clima di serenità di sano rispetto dei principi dello sport”.