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Il Mattino – Koulibaly goleador: “Meglio non subire gol, così Sarri non si arrabbierà”

"Scudetto? Ne riparleremo in primavera"

A pensarci bene, non averne approfittato negli ultimi anni è stato uno spreco. Con il fisico che si ritrova, Koulibaly può far danni (agli altri) in fase offensiva. Un accorgimento che Sarri sta perfezionando da quest’estate, da quando ha inserito il difensore negli schemi d’attacco su calcio piazzato. Già due le reti del senegalese da inizio stagione, quella che servì per spianare la strada alla goleada in casa della Lazio e il sigillo finale di ieri.
Koulibaly come Albiol e Ghoulam, la difesa azzurra ha trovato la via della rete, segnale eloquente di quanto sia lievitata la batteria dei goleador azzurri. «Certo che fa piacere segnare al San Paolo. Io poi sono uno che deve difendere però combattere per la nostra città e per i nostri tifosi è una gran soddisfazione» sostiene il centrale di difesa che fa una netta distinzione tra fare ed evitare gol. Una precisazione che svela gli umori dello spogliatoio.
«Se mi chiedete se sono più felice per aver segnato o per non aver subìto reti, dico che preferisco la seconda cosa. Sarri s’incazza quando prendiamo gol, come quello di pochi giorni fa contro il Feyenoord a tempo scaduto. E ha ragione. Nei prossimi giorni saremo tutti più tranquilli e il nostro mister non sarà arrabbiato».
Oltre all’attacco, la difesa mette sul piatto dello scudetto altri numeri rispetto a un anno fa. L’intesa con Albiol è ormai consolidata, si subiscono meno gol.
«Siamo tutti importanti, a iniziare dal nostro portiere che ci pilota, suggerisce cosa fare quando iniziamo l’azione. Dopo un po’ di anni, trovo logico aver migliorato l’affiatamento, quasi scontato. Il nostro è un buon contesto difensivo, ricordiamoci però che siamo soltanto all’inizio».
Potrebbe essere questa la chiave di lettura privilegiata per giustificare un inizio di torneo così arrembante?«Reina ci fa una testa così, dice che difendendo alti ci sono meno possibilità di prendere gol. Sapevamo di aver sbagliato contro gli olandesi in Champions, è stato stupido da parte nostra aver concesso gol agli avversari quando il match era praticamente finito. Non solo Sarri, ci arrabbiamo pure noi difensori se capitano cose del genere».
D’accordo, vanno ulteriormente registrati alcuni meccanismi difensivi però sette vittorie nelle prime sette di campionato non era mai capitato. Così come sono tanti i record che questo Napoli sta infilando.
«Quando eravamo in ritiro, ci siamo detti che avremmo provato a vincere tutte le partite. Poi non ci riesci perché è impossibile farcela, però l’obiettivo deve essere sempre quello, dare il massimo in ogni gara. È esattamente quello che stiamo cercando di fare dalla prima giornata».
Compito agevole quando c’è un attacco così devastante: come sono le giocate di Mertens viste dalla difesa?
«Fa dei movimenti impressionanti. È quasi immarcabile, io faccio fatica a stargli dietro in allenamento. Ha sempre il guizzo di fantasia, diverso dagli altri, la sua velocità di pensiero è pazzesca. Sul primo gol ha dato un pallone fantastico ad Hamsik, io nemmeno mi ero accorto che Marek si fosse smarcato in area, invece Dries lo ha visto due secondi prima. È un grande fuoriclasse».
Scudetto, parola dolce per quanto bandìta dallo spogliatoio. Però il Napoli primo in classifica, si potrebbe far finta di niente?
«Sette partite sono poche per iniziare a ragionare di queste cose. Noi le abbiamo vinte tutte e compiuto per intero il nostro dovere ma io non dimentico le altre. Facile dire solo la Juventus, le milanesi e la Roma dove le mettiamo? L’argomento scudetto si affronterà verso marzo, vediamo in primavera quale sarà la nostra classifica e ne riparleremo. Tenendo a mente che ogni partita nasconde le sue insidie: con il Cagliari ad esempio c’era l’handicap dell’orario. A nessuno piace giocare a mezzogiorno, noi ci siamo riusciti. Questa è la strada giusta».

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