Terza vittoria in altrettante gare. Zero reti subite in campionato. L’Under 17 di A e B del Napoli s’impone per 3-0 sulla Ternana.Ecco le pagelle di IamNaples.it:
Schaeper 6: Mai impegnato. Si prende un rischio in uscita nel secondo tempo.
Calabrese 6: Fa bene entrambe le fasi. Non disdegna l’inserimento in fase offensiva quando ha spazio per spingere. (Dal 38’ s.t. Manzi s.v.)
Marino 5.5: Un po’ timido quando c’è spazio per attaccare. Si vede poco in avanti.
Volpicelli 6: Dirige il gioco con sicurezza ma fa anche il lavoro sporco. (Dal 38’ s.t. Musella s.v.)
Bartiromo 6: Poco sollecitato dagli avversari, ma sempre piuttosto attento.
Riccio 6: Il capitano resta concentrato e dirige il reparto. Un piccolo momento di sbandamento solo nella seconda parte del primo tempo, ma c’è sempre quando c’è bisogno di lui
Messina 6: Sempre pericoloso quando affonda sulla destra. Poco lucido sotto porta quando al 40’ ha la palla per firmare il 2-0. (Dal 25’ s.t. Della Corte 5.5: osa poco e commette qualche errore)
Amabile 6: Buona prova per quantità e qualità. Una vera e propria spina nel fianco con i suoi inserimenti. (Dal 1’ s.t. Daddio 6: Copre molto e sbaglia davvero poco)
Russo 6.5: Il gol nel finale un premio alla prestazione di sacrificio. Parte da centravanti del tridente, finisce da esterno destro, lui non si tira indietro.
Gaetano 6.5: Ha il grande merito di trovare subito la rete. Spreca un po’ troppo, ma ogni volta che punta la porta fa male. (Dal 25’ s.t. Mentana 6: fa subito valere il suo fisico e la sua voglia di spaccare il mondo. La gioia del gol gli è negata solo dal palo).
Mattera 6: Puntuale quando c’è da chiudere, preciso quando bisogna verticalizzare. (Dal 1’ s.t. Micillo 7: gol e assist. Entra dalla panchina e fa subito la differenza)
Carnevale 6.5: I suoi ragazzi giocano bene ed eseguono con attenzione quanto preparato dal tecnico in settimana. Nel secondo tempo toglie Mattera ed Amabile che stavano facendo bene, ma la mossa Micillo si rivela decisiva.
Dai nostri inviati a Sant’Antimo Luigi De Magistris, Gilberto D’Alessio e Antonio Balasco
