Non aveva mai realizzato un gol di testa nella sua carriera, quello di Zuniga messo a segno nell’amichevole in casa del Real Mallorca vale addirittura un trofeo, il 36° “Ciutat de Palma”. « E’ la dimostrazione di come ognuno di noi creda sempre di più nei propri mezzi e ci provi in ogni situazione confessa il nazionale colombiano -merito di mister Mazzarri, sicuramente. E’ stato lui a trasmetterci il cambio di mentalità: un lavoro psicologico che dura da circa due anni ormai. Ora il Napoli scende in campo con maggiore personalità, sa che può imporre la propria forza contro chiunque e ognuno di noi prova sempre la giocata importante. Senza timori, senza soggezione, in casa come fuori».
Zuniga ha già la mente rivolta alla sfida del Camp Nou, in programma lunedì contro i campioni del Barcellona:«Solo a pronunciare i nomi di quei giocatori vengono i brividi. A me, oltre a Messi, piacciono Iniesta, Xavi, Pedro e Dani Alves. Contro di noi potrebbero schierare anche Fabregas. Ma noi andremo là per fare la nostra partita. Vogliamo dimostrare che il Napoli c’è e in Coppa dei Campioni non ha intenzione di fare da comparsa. Speriamo di fare bella figura, tra l’altro rientreranno anche Cavani, Lavezzi e Gargano, il risultato conta relativamente, sarà fondamentale superare l’impatto psicologico. So cosa vuol dire esibirsi in quello stadio: vi ho giocato con la Colombia contro la Spagna e perdemmo di misura».
SFIDA ALLE BIG –Di carattere estroverso, esuberante in campo come fuori, Zuniga prova a ragionare anche in ottica campionato:«Noi abbiamo l’obbligo di confermare la posizione in classifica raggiunta lo scorso anno e possibilmente migliorarla. E migliorarla significa arrivare secondi e competere per lo scudetto. Al momento il Milan sembra avere qualcosa più di noi, ma il Napoli è attrezzato per dire la sua: squadra già amalgamata e più sicura, stesso staff tecnico, alcuni rinforzi mirati. E poi il sostegnodi un pubblico straordinario. Alla fine conta anche quello: ovunque andremo ci saranno i nostri tifosi a sostenerci. I napoletani sono ovunque, ne abbiamo trovatitanti anche a Palma di Maiorca » Elogia ancora Mazzarri:«Averlo trattenuto per altri due anni è fondamentale: Mazzarri conosce pregi e difetti di ognuno di noi, conosce l’ambiente, è un tecnico bravissimo. Lui sa come gestire il gruppo in vista dei tanti impegni»
JOLLY FELICE –Zuniga nel Napoli ha giocato in più ruoli diversi ma non sembra dolersene più di tanto:« Se il mister mi dice di fare l’attaccante, il trequartista, l’esterno vuol dire che la squadra ha bisogno del mio apporto. E io sono felice di offrirlo.Non c’è problema, l’importante è essere sempre in campo e farla da protagonista. Poi vado in nazionale e gioco esterno destro di difesa, in una linea a quattro, ma va bene lo stesso, tanto sarò sempre convocato ».E’ contento di essere rimasto nel Napoli:«C’è stato un periodo in cui si parlava di interessamenti di club di prima fascia ma io ho sperato sempre di restare. Con questa squadra sono arrivato in Champions League e ora me la voglio godere. Siamo tutti ansiosi di disputare questa competizioni e provare a sorprendere tutti».
INLER STRAORDINARIO –Zuniga assegna un voto alto alla campagna acquisti del Napoli:«La società ha operato molto bene. Ora abbiamo alternative valide in ogni reparto, per ogni ruolo. Ci sarà grande competizione interna per strappare una maglia da titolare ma avremo anche la possibilità di avvicendarci senza che ne risenta il gioco di squadra. Avete visto a Maiorca? Sembrava il solito Napoli in avvio, eppure ne mancavano tanti, da Maggio a Cannavaro, da Hamsik ad Inler, da Lavezzi a Cavani e lo stesso Gargano».L’esterno colombiano che Mazzarri è riuscito a disciplinare tecnicamente e tatticamente (meno finte e più concretezza), conclude spendendo qualche parola in più per Gokhan Inler:«Gli amici che ho nell’Udinese, Denis, Cuadrato, Zapata, Armero mi avevano parlato già bene di lui. Ma conoscerlo è stata una piacevole sorpresa: oltre ad essere un calciatore fortissimo, è anche una persona eccezionale per cui è bastato un attimo per legare tra di noi. Ne avevo conosciuti pochi come lui e sono contento che sia arrivato nel Napoli».
La Redazione
A.S.
Fonte: Corriere dello Sport
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