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Diego Armando Maradona: «La Champions non è un sogno»

Dubai si è appassionato a seguire in tv gli azzurri di Mazzarri contro il Cagliari. «Il Napoli può essere la sorpresa della Champions League»: se lo dice lui, Diego, allora è proprio vero. Maradona è emozionato e felice nel seguire la squadra che macina successi su successi. Chi gli sta accanto racconta che El Pibe crede nel Napoli ai quarti. «Il Napoli può competere come ai vecchi tempi, come quando c’ero io. Anche se forse noi avevamo qualcosa in più», scherza. È impressionato dalla Mazzarri band che continua la sua marcia. «Con questo Pocho tutto è possibile, secondo me può segnare anche De Laurentiis». E osservando il pubblico del San Paolo: «Quella è la mia Napoli, una città in cui voglio tornare ». Quando verrà a Napoli, spiega il suo legale Angelo Pisani, che è il presidente della Circoscrizione Scampia, verrà ad abbracciare i bambini del quartiere». È notte a Dubai. Ma molte sono le luci accese. In particolare a Palm Jumeirah. Una zona bellissima della città. E qui in un complesso di villette a schiera, un gruppo di costruzioni bianche, c’è una casa davvero speciale, regalata dallo sceicco arabo presidente del suo club. Dove venerdì sera davanti alla tv a vedere Napoli-Cagliari c’era una «formazione» davvero speciale. Ed il più speciale di tutti, la stella delle stelle, l’intramontabile «pibe de oro», sì signore e signori: Diego Armando Maradona, il mito del San Paolo, il Calcio fatto uomo, due scudetti, una coppa Uefa, una coppa Italia e una Supercoppa che mai si possono cancellare. Attorno alla tv la compagna di Diego, Veronica, un suo vecchio amico italiano, Stefano Ceci, un altro amico e Angelo Pisani che assiste Maradona nel suo contenzioso con il fisco italiano.
Ma nella notte araba e di fronte al 6-3 che sta pian piano maturando, Maradona si infervora sempre di più. Come fa dalla panchina per il suo Al Wasl, la squadra che allena negli Emirati. «Il Napoli – dice Diego – può essere la sorpresa della Champions League. A questo punto può andare avanti».
Intanto gli azzurri di Mazzarri macinano terreno e gol. Il Cagliari è sempre più annichilito, il Pocho Lavezzi fa le sue scorribande nel San Paolo di Fuorigrotta. Diego osserva: «Bravissimo, è bravissimo, io gliel’ho detto due anni fa, fai rispettare il contratto e i tuoi diritti ma resta a Napoli, quello è l’ambiente giusto per te, non devi muoverti da Napoli». Chi gli sta intorno lo vede emozionatissimo. Lo vede felice. E lui torna ancora sulla Champions: «Possono farcela», gli amici raccontano che Diego crede nel Napoli ai quarti, crede nell’impresa. «Sapete che vi dico? – insiste Maradona – Che il Napoli può competere, può andare avanti come ai vecchi tempi, come quando c’ero io. Anche se forse noi avevamo qualcosa in più», scherza.
Intanto la Mazzarri band continua la sua marcia. Segna a mitraglia. Maradona resta impressionato: «Ma guardateli – indica il pibe de oro – stanno passeggiando, secondo me può segnare anche De Laurentiis. Se scendiamo in campo stasera si segnano dodici gol», insomma Diego è felice è contento. La gara termina ed il risultato degli azzurri è stratosferico. Ma dalla tv lo colpiscono anche le immagini del pubblico, di quel San Paolo stracolmo di tifosi, di bandiere festanti: «Quella è la mia Napoli, una città alla quale ho dato tanto ed io voglio ritornare in Italia, voglio ritornare subito a Napoli».
La partita è arrivata al termine. Gli azzurri rilasciano interviste alle varie televisioni, ma Diego Armando Maradona rilancia ancora più forte il suo desiderio: vuole ritornare in Italia, vuole ritornare a Napoli. Fa anche dei paragoni tecnici con il suo Al Wasl che – a sua volta – è ai primi posti della classifica nel campionato degli Emirati Arabi Uniti. E oggi un test impegnativo. Lo rivela su Twitter Fabio Cannavaro, altra ex superstar del Napoli e ora dirigente dell’Al Ahli: «Oggi a Dubai abbiamo una partita molto importante, la semifinale di coppa Etisalat tra l’Al Ahli e l’Al Wasl (squadra di Maradona)».
E Maradona? Diego è Diego. Un respiro profondo e giù con un’altra notizia, presto tornerà in Italia. Presto sarà a Napoli. Perchè lui con il Fisco vuole chiarire (vedi servizio in basso pagina). Sono intense le trattative condotte dal suo legale Angelo Pisani.
Ma Diego potrebbe mai fermarsi qui? No. Certo che no. E come la celebre punizione che sfidò le leggi della fisica e bucò l’esterrefatto portiere juventino Stefano Tacconi, Diego che è sempre Diego sferra un’altra delle sue micidiali bordate, sentiamolo: «Sto preparando un videomessaggio: andrò al quartiere Scampia», sì perché Diego sta costituendo una fondazione con le figlie, si chiamerà Fondazione Maradona proprio per aiutare i più deboli ed i più sfortunati. «Quando verrà a Napoli – puntualizza Pisani, che è il presidente della Circoscrizione Scampia – verrà ad abbracciare i bambini del quartiere».
La notte di Dubai è diventata ancora più notte. La comitiva di amici e tifosi sta per sciogliersi. Ma Diego non può fare a meno di un ultimo saluto, un ultimo messaggio ai partenopei, un augurio che è destinato a riaccendere sogni e passioni: «Auguro al Napoli e ai miei vecchi tifosi di vincere la Champions League quest’anno. È forte e può farcela». Perché oltre ad essere stato un grande calciatore Diego sa bene come si fabbricano i sogni. Ed i brividi.

Fonte: Il Mattino

La Redazione

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