Da Castelvolturno “salottino” con Silver Mele, Dario Sarnataro e l’ospite d’eccezione: El Mota Walter Gargano, centrocampista azzurro tra i più longevi dell’era De Laurentiis, che, prima di iniziare la sessione di allenamenti delle 14.30, si “concede” ai due inviati di Radio Marte. Ecco quanto evidenziato dalla Redazione di Iamnaples.it: “Fisicamente mi sento meglio- el Mota rincuora i tifosi- e mi fa piacere che domenica non si sia giocato, perchè contro la Juventus voglio esserci pure io. Siamo sempre contenti di giocare contro le grandi squadre, che siano Juve, City o Bayern, e non temiamo nessuno. Quei discorsi polemici li lascio agli altri, non leggo i giornali. Per colpa di questo infortunio, oltre ad aver saltato il Bayern, dovrò vedere da casa anche le partite della mia Nazionale contro Cile e Italia, un’amichevole di lusso, non vedo l’ora di ritornare in campo, per ora dovrò accontentarmi di fare il tifo. Lo scetticismo dei napoletani verso di me? In passato ero spesso sulla bocca dei tifosi per via dei miei errori, ma credo che errare sia umano. Ora sbaglio di meno, ma non ho senso di “vendetta” verso nessuno: non ho nulla da dimostrare, l’unica persona che devo convincere è il mister, di farmi giocare sempre. L’emozione per un calciatore nello scendere in campo al San Paolo è una cosa fantastica, da qui il mio sorriso di complicità con il Pocho Lavezzi, eravamo entusiasti di sentire l’urlo Champions di Fuorigrotta. La mia permanenza sotto al Vesuvio? Credo che durerà moltissimo, ho radicato qui le mie radici, mio figlio è napoletano e presto anche il mio secondo genito vedrà la luce in terra partenopea. I miei obiettivi? Vincere tantissimo. Certo, segnare qualche gol in più non mi dispiacerebbe, ma il nome sul tabellino non è importante: basta portare i tre punti a casa, che poi segni Cavani o De Sanctis o Gargano, non cambia nulla. Il clima in squadra è bellissimo: Dossena scherza molto, ha fatto finta di essere un tifoso e, in un napoletano improponibile, mi ha preso in giro. Succedono cose del genere nel nostro spogliatoio, il clima è ideale. Usiamo anche Twitter per restare in contatto, in maniera innovativa, tra di noi e con il nostro fantastico pubblico. Cosa meritano i tifosi? Il massimo, perchè loro sono il massimo. Da quando il Napoli è tornato in A, la squadra è migliorata molto, come gruppo, come qualità e come mentalità, i tifosi, invece, sono sempre stati il Top e spero di poter regalar loro tutte le soddisfazioni che meritano. Aspettiamo Britos e Donadel a braccia aperte: due grandi calciatori, che, insieme a tutti gli altri nuovi acquisti, possono contribuire al nostro salto di qualità. La mia vita privata? Il matrimonio mi ha cambiato, in meglio. Qui mi sento a casa, ho molti amici, con cui ho un rapporto bellissimo, pensate che, per permettere ad un mio amico napoletano che ha paura di viaggiare in aereo, di festeggiare il mio matrimonio in mia compagnia, ho riproposto la cerimonia anche in Italia, dopo l’Uruguay. Tabarez? Un grande anche lui, mi ha sempre incoraggiato, come Mazzarri, a dare del mio meglio, ed entrambi hanno fatto sì che i giocatori delle squadre che allenano si sentono membri di una famiglia.”
La Redazione
M.P.
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