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L’agronomo Castelli: «Lamentele legittime, per il primo marzo sarà tutto sistemato»

Giovanni Castelli, agronomo della Lega Calcio, ha seguito la prima rizollatura del campo e in settimana tornerà a Napoli in qualità di esperto consulente anche in questa seconda serie di lavori.

Il manto erboso del San Paolo è di nuovo impraticabile.
«Purtroppo era prevedibile che il primo intervento non durasse per l’intero campionato. Il campo verrà ora rifatto e sarà in ottime condizioni per il big match con la Juventus».
A settembre si parlò di un fungo che aveva rovinato il prato, ora quale è stato il problema?
«È sostanziale. Già alla prima rizollatura chiarii che avremmo cambiato il lenzuolo ma il materasso restava marcio. Il problema è il fondo, il substrato sotto al manto erboso. Ed è talmente grave che era prevedibile che mangiasse, in un tempo più o meno lungo a seconda del clima che avrebbe incontrato, il prato in superficie. La rizollatura aveva già una durata programmata, questo nuovo intervento consentirà di arrivare a fine anno, quando poi sarà necessario intervenire sul terreno».
Come è possibile che un campo di gioco completamente rifatto nel 2010 abbia avuto questi problemi?
«Non posso azzardare giudizi perché non ho potuto fare una diagnosi completa. Può dipendere da tanti fattori, se è stato modificato, se non ha avuto la giusta compattazione per cause attinenti al gioco, al clima o ad un’errata manutenzione. Di certo lo strato è assolutamente inadeguato e va completamente rifatto a fine stagione».
Mazzarri e i calciatori hanno ragione, dunque, a lamentarsi?
«Sì. In assoluto un campo di calcio deve assolvere a tre funzioni: estetico-percettiva, agonistico-sportiva e anti-infortunistica. Nel primo caso non ci sono grossi problemi, anche se spettatori e tv hanno diritto ad uno spettacolo migliore. Le performance degli atleti hanno invece subito notevoli disagi, perchè un campo del genere non consente agevoli cambi di direzione e veloci ripartenze, mettendo in effetti in imbarazzo i calciatori, dal momento che non riescono a capire bene il percorso del pallone. Questo prato non mette a rischio l’incolumità degli atleti».
In Napoli-Juventus, invece, non ci saranno questi problemi.
«Proprio così. Anche se il prato venisse completato il giorno prima, la tecnica è tale che non ci sarebbero problemi. Il Napoli, giustamente, vuole terminare molto prima».

Fonte: Il Mattino

La Redazione

M.V.

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