Il portierone del Napoli, Morgan De Sanctis, è intervenuto ai microfoni di Radio Marte. Ecco quanto evidenziato dalla redazione di IamNaples.it: “Tantissimi auguri al presidente De Laurentiis, che continui a lavorare bene come fatto finora. Il mio desiderio era vincere qualcosa col Napoli: sono contento di aver portato a casa la Coppa Italia. Ci andammo vicini lo scorso anno, ma quest’anno contro la Juve è stato incredibile. Stiamo lavorando bene, da quando è arrivato Mazzarri poi, stiamo anche crescendo professionalmente; non credo di fare un torto a nessuno se dico che il merito della vittoria è suo. Siamo un gruppo monolitico che non teme influenze esterne. Spero che rimanga anche se il progetto azzurro è importante: dovesse lasciarci, spero possa arrivare uno più bravo. Chiunque deciderà di andare via, non andrà fischiato ma applaudito, da parte nostra ci sarà sempre la piena disponibilità a parlare apertamente. A Dimaro abbiamo lavorato bene e con intensità. Ricordo bene i discorsi del mister: essere competitivi in campionato e fare bene in Champions, oltre che vincere la Coppa Italia. Questi sono i discorsi fatti durante l’anno tra noi, quello che è venuto fuori poi durante la stagione, è frutto di fantasie locali. Ci dispiace per Bologna, ma la stagione resta fantastica. Momento più difficile? Sicuramente la sconfitta in casa contro l’Atalanta perché non avevamo mai perso 3 partite consecutive. Giocammo sotto tono e non riuscimmo a vincere; momento difficile da cui ci siamo ripresi subito. Il rigore parato al Bayern? Non è stata la serata più bella; quelle con City e Villareal sono state stupende. Il rigore parato ci ha fatto portare un punticino a casa, ma le vittorie sono molto più gratificanti. Chelsea? In quella circostanza facemmo un buon primo tempo; dopo ci trovammo in difficoltà poiché loro avendo cambiato allenatore da pochi giorni, erano tornati ad essere protagonisti con i loro big. Terry, Lampard e Drogba erano stati messi in discussione da Villas Boas, ma con Di Matteo poi sono tornati in auge. Hanno vinto, forse non erano i migliori, ma erano tra le prime 4. Abbiamo ben figurato e mi arrabbierò con chi parlerà di delusione per l’eliminazione. Non voglio mettere pressione sul nostro gruppo come fanno alcune persone, il gioco dell’asticella lo faranno sempre e giocheranno al rialzo. Napoli è una piazza molto complicata: è importante che il nostro lavoro venga giudicato dai tifosi. I giornalisti devono fare il loro lavoro, ma non mi si può dire di aver fatto una stagione discutibile, poiché o per un motivo o per un altro, parlano a sproposito e alzano la pressione inutilmente. Per loro se non avessimo vinto la Coppa Italia, quasi sarebbe stata una stagione da buttare. Parlano dal Nord senza nemmeno esserci mai stati a Castelvolturno, ma cosa parlano? Stagione futura? La squadra deve essere integrata con grandi giocatori che sappiano mettersi a disposizione. Poi il 1 Settembre con il mercato chiuso, la società parlerà di obiettivi con sincerità, come sempre è stato fatto. Parleremo solo allora di asticelle, non prima! Europei? Balotelli può essere l’arma decisiva; lì capirò le sue intenzioni, vogliamo ben figurare tutti. Ci sono tutti i presupposti per ben figurare. Fischi all’inno? Io l’ho cantato. Ma capisco il malessere sociale; per manifestarlo ci sono modi meno offensivi e più democratici. Avrei manifestato in altro modo, ma non li condanno. Prossimi obiettivi? Ho 35 anni; la sfida che vinco ogni giorno alzandomi in piedi è per allenarmi bene e sempre in salute. Un saluto a tutti tifosi napoletani e azzurri”
La Redazione
F.G.
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