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Analisi Tattica Napoli Calcio

Napoli – Juventus, l’analisi tattica: Milik fuori ritmo nel primo tempo, solo l’estro di Mertens rivitalizza gli azzurri

Resta un enigma insolubile la funzionalità delle prime punte nel Napoli: il 'falso nueve' pare al momento imprescindibile

VERSO LA GARA – Alla luce del 3-1 maturato allo Juventus Stadium nella gara d’andata, il Napoli di Sarri affronta nuovamente al San Paolo i bianconeri (dopo pochi giorni dal match di campionato) nell’ambito delle semifinali di Coppa Italia con la speranza di ribaltare il risultato. Per l’occasione, Sarri ritrova Reina tra i pali, schiera Chiriches al centro della difesa al posto di Albiol e manda in campo dal 1’ Ghoulam sulla fascia sinistra; a centrocampo, il tecnico partenopeo preferisce Zielinski e Diawara ad Allan e Jorginho – che avevano giocato domenica sera –, mentre in attacco fa rifiatare Mertens, riproponendo Milik al centro del tridente completato da Insigne e Callejon. Nella Juventus, Allegri imposta nuovamente un 4-2-3-1 che vede Neto in porta, Bonucci e Benatia al centro della difesa, con Dani Alves ed Alex Sandro esterni bassi; a centrocampo, l’allenatore dei bianconeri conferma Khedira, affiancandogli Rincon, e fa rifiatare Mandzukic, schierando inoltre Dybala dal 1’ nel tridente (completato da Cuadrado e Sturaro) dietro all’unica punta, l’ex azzurro Higuaìn.

LE CHIAVI DEL MATCH – Dopo dieci minuti – che servono al Napoli prendere le misure e cominciare a macinare gioco –, il Napoli inizia a proiettarsi con continuità nella metà campo bianconera, mostrando le proprie capacità nel palleggio e sfruttando l’ampiezza del terreno di gioco: al 12’, è Neto a preservare lo 0-0 su una conclusione a colpo sicuro di Callejon davanti alla porta. Nonostante la pressione degli azzurri, è la Juventus a portarsi in vantaggio al 32’ con Higuaìn: l’argentino beffa Reina – che comunque si tuffa in ritardo – con una conclusione da fuori area di destro. Dopo il goal della Juventus, gli azzurri accusano un po’ il colpo, anche a causa del pressing crescente degli avversari, che cercano di limitare i centrocampisti del Napoli – in modo particolare Diawara – costringendo dunque alla squadra di Sarri di impostare il gioco soltanto con i centrali difensivi; va  sottolineato come i bianconeri concedano comunque spazio al Napoli, che però non si dimostra propriamente cinico sotto porta e può affidarsi a Milik (nei primi quarantacinque minuti, infatti, l’attaccante polacco sembra spesso fuori dalla manovra azzurra). Nella ripresa, il Napoli si proietta subito in attacco, andando vicino al goal del pareggio con Milik, che di testa costringe Neto ad un altro intervento importante. Il goal del pareggio sembra nell’aria, e infatti gli azzurri si portano sull’1-1 al 53’ con Hamsik, che dal limite dell’area trova la conclusione vincente col destro: questa volta il portiere bianconero non può nulla. Passano appena cinque minuti e la reazione della Juventus si concretizza grazie ad Higuaìn – dunque autore di una doppietta – che riceve il pallone a rimorchio in area da Cuadrado e batte Reina con destro. Al 61’, Sarri manda in campo Mertens al posto di Milik per rivitalizzare il reparto offensivo: proprio il belga, appena entrato in campo, sfrutta un controllo errato di Neto e deposita il pallone in rete a porta vuota. Il Napoli si ritrova e cresce d’intensità dopo il goal del pareggio: al 66’, il Napoli sigla il goal del 3-2 con Insigne, che viene servito in mezzo da Callejon – l’attaccante spagnolo era riuscito a penetrare mirabilmente in area di rigore – e calcia il pallone in rete da posizione ravvicinata. Al 70’, Allegri sostituisce Rincon – che era anche ammonito – con Pjanic e successivamente Barzagli con Dybala, mentre nel Napoli Sarri tenta il tutto per tutto, inserendo Pavoletti al posto di Hamsik. Con l’entrata in campo di Barzagli, la Juventus passa ad un 3-4-3 (con Cuadrado e Sturaro esterni alti) che in fase di non possesso porta Alex Sandro e Dani Alves sulla linea dei difensori; dall’altra parte, l’inserimento di Pavoletti porta Sarri ad impostare un 4-2-3-1 che vede il terzetto Insigne-Mertens-Callejon alle spalle di Pavoletti unica punta. All’82’, il tecnico degli azzurri spende l’ultimo cambio a sua disposizione, sostituendo Zielinski con Allan, mentre nella Juventus Lemina va a rilevare Sturaro. Nonostante le sortite offensive del Napoli nel finale, il match termina col risultato di 3-2 che gli azzurri, che conquistano una vittoria di carattere contro i rivali della Juventus, ma senza ottenere l’accesso alla finale di Coppa Italia.

 

A cura di Mariano Menna

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