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Analisi Tattica Napoli Calcio

Napoli-Pescara, l’analisi tattica: primo tempo bloccato, gli azzurri sfruttano gli spazi e vengono fuori nella ripresa

Nei minuti di recupero, una disattenzione collettiva della difesa azzurra costringe Hysaj all'intervento maldestro che causa il calcio di rigore per il Pescara

VERSO LA GARA – Al San Paolo, il Napoli di Sarri affronta il Pescara di Massimo Oddo nella prima partita del girone di ritorno del campionato di Serie A; il tecnico partenopeo ripropone in parte la difesa che ha ben figurato sabato scorso contro la Sampdoria (con Strinic e Hysaj sulle corsie laterali e con Tonelli al centro della difesa), ma manda in campo Albiol – che ha scontato il turno di squalifica – al posto di Chiriches; a centrocampo, Sarri schiera Jorginho in cabina di regia (che va ad affiancare Hamsik e Zielinski), mentre in attacco conferma il tridente leggero con Callejon ed Insigne a supporto di Mertens ‘falso nueve’. Dall’altra parte, Oddo deve fare i conti con le numerose assenze, soprattutto in difesa, e punta  soprattutto sull’esperienza in attacco di Gilardino, neoacquisto del Delfino, che sarà supportato nel tridente da Caprari e Benali.

LE CHIAVI DEL MATCH – Fin dai primi minuti di gioco, il Pescara si dimostra ben organizzato dal punto di vista tattica e soprattutto grintoso: gli uomini di Oddo, infatti, attuano sistematicamente un pressing alto sul portatore di palla avversario per minare alle fondamenta del fraseggio azzurro. Nello scacchiere tattico di Oddo, Bruno ricopre il ruolo di vertice basso di centrocampo, mentre Benale agisce in una posizione più arretrata con Caprari che si muove alle spalle di Gilardino. Va sottolineato come Sarri nel corso del primo tempo abbia più volte provato a scambiare di posizione Mertens ed Insigne per dare meno punti di riferimento agli avversari. Il Napoli sblocca subito il match ad inizio ripresa con Tonelli – che sigla il secondo goal in due partite di campionato in maglia azzurra – che viene servito su calcio da fermo da Jorginho ed insacca il pallone in rete di testa. I ragazzi di Sarri raddoppiano dopo pochi minuti con capitan Hamsik, che riceve una splendida palla in area di rigore da Zielinski e batte Bizzarri col mancino. Al 63’, Oddo manda in campo Fornasier al posto di Bruno, mentre nel Napoli Allan va a rilevare Zielinski; successivamente il Pescara passa al 4-4-2 (che diventa 5-4-1 in fase di non possesso), con Mitrita e Cerri vanno a sostituire Verre e Gilardino. Spesso, in fase di copertura il neoentrato Fornasier tende ad agire addirittura da “libero”.  All’85’, Mertens cala il tris per il Napoli: l’attaccante belga chiude un triangolo con Allan, inserendosi di prepotenza in area di rigore e depositando il pallone in rete. Sarri manca in campo Giaccherini e poi Maggio al posto di Insigne e Strinic: Hysaj va dunque a posizionarsi sulla fascia sinistra e lascia posto a Maggio a destra. Nei minuti di recupero, Hysaj atterra Mitrita in area di rigore e l’arbitro Gavillucci assegna il calcio di rigore al Pescara: dagli undici metri, Caprari non sbaglia e mette a segno il goal della bandiera per il Pescara, con la partita che si chiude subito dopo la sua marcatura.

 

A cura di Mariano Menna

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