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Analisi Tattica Napoli Calcio

Napoli – Sampdoria, l’analisi tattica: la crescente supremazia a sinistra dei partenopei vale la rimonta nel finale

Il Napoli mette alle corde i blucerchiati sull'out di sinistra per almeno venti minuti; Zielinski ravviva un centrocampo azzurro poco brillante

VERSO LA GARA – Al San Paolo, il Napoli disputa la prima gara del proprio 2017 contro la Sampdoria di Giampaolo nell’ambito della diciannovesima giornata del campionato di Serie A. Il tecnico dei partenopei, Sarri, schiera dal primo minuto la coppia inedita ChirichesTonelli al centro della difesa (lasciando Maksimovic in panchina), a causa della squalifica di Albiol e della partecipazione alla Coppa d’Africa di Koulibaly; sempre per via della massima competizione calcistica africana, il Napoli deve fare a meno di Ghoulam sull’out di sinistra: l’esterno algerino viene dunque sostituito da Strinic. Al fianco di capitan Hamsik, Sarri manda in campo Jorginho (e dunque non Diawara) in cabina di regia e preferisce dal primo minuto Allan a Zielinski. In attacco, il tecnico del Napoli conferma Callejon ed Insigne a supporto di Mertens falso nueve. Dall’altra parte, Giampaolo è costretto ad affidarsi in attacco a Quagliarella, che verrà supportato da Schick e non Muriel, visto che il colombiano è tornato tardi dal Sudamerica e siede solo in panchina; infine, nel ruolo di trequartista, Giampaolo preferisce Alvarez a Fernandes.

LE CHIAVI DEL MATCH – Fin dall’inizio di gara, la Sampdoria si rivela molto aggressiva nella metà campo dei padroni di casa, attuando un pressing asfissiante e raddoppiando sul portatore di palla avversario; le condizioni del terreno di gioco non sono propriamente impeccabili e, in parte, si ripercuotono sulla qualità della gara: in particolare, si rivelano numerosi gli errori commessi dai centrocampisti del Napoli in fase di impostazione. Alvarez è posto sistematicamente da Giampaolo in pressing su Jorginho in fase di non possesso per evitare che il regista italo-brasiliano possa dare avvio alla manovra azzurra. Va sottolineato il buon primo tempo disputato da Pereira, che si disimpegna al meglio in fase difensiva e consente spesso alla Sampdoria di ripartire anche grazie alle sue accelerazioni. Al 30’, la Sampdoria si porta in vantaggio grazie ad un autogol di Hysaj, che insacca il pallone nella propria porta col petto dopo che Schick era riuscito a superare in accelerazione Chiriches sull’out di destra ed aveva crossato in area di rigore. Ad inizio ripresa, Muriel va a sostituire Quagliarella, mentre il primo di cambio di Sarri è Zielinski per Allan. Al 61’, Silvestre – che era già stato ammonito –  ostacola Reina nella ribattuta e riceve il secondo cartellino giallo dall’arbitro Di Bello: la Sampdoria resta dunque in dieci uomini. Al 64’, Dodò va a sostituire Shick – che ha disputato una buona gara – per dare maggior copertura al reparto difensivo in seguito all’espulsione; successivamente, Sarri  manda in campo Gabbiadini al posto di Jorginho per fornire maggior peso alla manovra offensiva: il Napoli si schiera così con un 4-2-3-1 che vede Hamsik e Zielinski in mediana, con Insigne, Mertens e Callejon a supporto di Gabbiadini unica punta. Nonostante la superiorità numerica, la squadra partenopea appare piuttosto macchinosa rispetto alle ultime partite del 2016. Al 75’, la Sampdoria spende la terza sostituzione, con Linetty che va a rilevare Praet: passano due minuti ed il Napoli sigla il goal del pareggio con Gabbiadini, che viene servito sotto porta da Callejon e deve soltanto depositare il pallone in rete. Dopo aver trovato la via del goal, gli azzurri mettono letteralmente alle corde la Sampdoria per circa 20 minuti – anche grazie all’intelligenza tattica di Zielinski, che prende in mano le redini di un centrocampo fino ad allora piuttosto spento –spingendo soprattutto a sinistra, dove i blucerchiati sembrano più vulnerabili: al 95’, Il Napoli trova il goal del 2-1 con Tonelli, che riceve palla all’altezza del dischetto da un infaticabile Strinic e trafigge Puggioni con una conclusione di potenza. Il Napoli trova la prima vittoria del 2017 – una vittoria sofferta, soprattutto per quanto si è visto nel primo tempo – in rimonta contro una Sampdoria aggressiva, piuttosto attenta e ben schierata in campo da Giampaolo.

 

A cura di Mariano Menna

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