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Analisi Tattica Napoli Calcio

Torino – Napoli, l’analisi tattica: gara da dimenticare per la difesa granata, il Napoli è dinamico e sfrutta al meglio gli spazi

Quando il Napoli si proietta nella metà campo avversaria riesce ad arrivare facilmente in area

 VERSO LA GARA –  All’Olimpico di Torino, il Napoli affronta in trasferta i granata di Mihajlovic nell’ambito della diciassettesima giornata del Campionato di Serie A: Sarri recupera Insigne, che però parte dalla panchina, e imposta l’ormai collaudato 4-3-3 con Mario Rui che va a posizionarsi sula fascia sinistra dal 1’, Jorginho in cabina di regia – affiancato da Allan e capitan Hamsik – e il tridente offensivo che vede Zielinski (riconfermato nel ruolo di esterno alto) e Callejon supporto di Mertens. Nel Torino, Mihajlovic si schiera in maniera speculare agli azzurri, con Nkoulou e Burdisso centrali di difesa e De Silvestri e Molinaro esterni bassi rispettivamente di destra e di sinistra; a centrocampo, il tecnico serbo si affida alle geometrie dell’ex azzurro Valdifiori, con Baselli e Rincon che completano il reparto, mentre in attacco deve fare a meno di Ljajic – che parte dalla panchina – e dunque schiera Iago Falque e Berenguer a supporto di Belotti punta centrale.

LE CHIAVI DEL MATCH – La gara tra Torino e Napoli si sblocca già al 4’ grazie ad un goal di Koulibaly, che sfrutta un prolungamento di testa di Allan su calcio d’angolo e batte Sirigu con un colpo di testa. Nel Napoli, la presenza di Zielinski nel tridente offensivo richiede al centrocampista polacco un lavoro tatticamente diverso rispetto a quello solito di Insigne. Zielinski infatti è portato ad accentrarsi, supportando Mertens, lasciando così spazio sulla fascia sinistra a Mario Rui e consentendo ad Hamsik di occupare più volte l’out di sinistra. Nonostante la pressione degli azzurri, il Torino non si ridimensiona in campo e resta con il baricentro piuttosto alto; d’altra parte, il Napoli si dimostra molto corto, sfruttando il palleggio e attuando sistematicamente il pressing sul portatore di palla avversario in fase di non possesso. Al 25’, gli azzurri raddoppiano con Zielinski, che viene servito molto bene da Jorginho con un passaggio filtrante, si inserisce indisturbato in area di rigore e deposita il pallone in rete col mancino: in questa circostanza, il posizionamento della difesa granata lascia molto a desiderare e lo stesso centrocampo concede troppo facilmente a Jorginho un corridoio entro il quale verticalizzare. La difesa del Torino va spesso in estrema difficoltà e quando il Napoli si proietta nella metà campo avversaria riesce ad arrivare facilmente in area di rigore: a prescindere dalle colpe oggettive dei difensori granata, va sottolineato come non venga quasi mai fornito aiuto concreto dai centrocampisti di Mihajlovic. Al 30’, il Napoli cala il tris con Hamsik, che ritrova finalmente il goal e fa 115 reti in maglia azzurra, eguagliando Maradona: il capitano dei partenopei viene servito al centro dell’area da Mertens e va alla conclusione di prima intenzione col destro, piazzando il pallone nel sette. Ad inizio ripresa, Mihajlovic manda in campo Ljajic al posto di Valdifiori, Il Napoli continua a gestire la gara, difendendo con tranquillità quando il Torino – che non prova a limitare il passivo e anzi si sbilancia ulteriormente – si proietta in avanti. Al 63’, Belotti accorcia le distanze per il Torino con una conclusione di destro dal limite dell’area; dopo il goal, Mihajlovic sostituisce Berenguer con Niang, mentre Sarri manda in campo Insigne al posto di Zielinski. Al 76’, Diawara va a rilevare Jorginho in cabina di regia, mentre Mihajlovic spende l’ultimo cambio a sua sostituzione per mandare in campo Edera al posto Iago Falque. Nel finale di gara, i ritmi calano inevitabilmente, le due squadre si allungano e le difficoltà della difesa del Torino consentono agli azzurri di andare in più circostanze vicini al quarto goal; l’ultima sostituzione del Napoli si concretizza all’84’ e porta Rog in campo al posto di Hamsik. Nonostante il pressing finale, il Torino – che resta in dieci dopo l’infortunio di Ljajic – non riesce ad impensierire in maniera concreta il Napoli e dunque a riaprire la gara, mentre il Napoli torna alla vittoria e riconquista il primo posto in classifica.

 

A cura di Mariano Menna

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