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Milan-Napoli, fischia il discusso Rizzoli: merita realmente gli onori da ”primo della classe”?

L'esperto direttore di gara ha arbitrato ben 26 volte gli azzurri, il bilancio è negativo

PROVA DI CARATTERE – Gli esami non finiscono mai. Altro test di maturità per il Napoli targato Sarri. San Siro è pur sempre palcoscenico di prestigio, nonostante gli ultimi risultati dei padroni di casa. Mihajlovic (vicino alla panchina azzurra in estate) e il Milan cercano equilibrio ed un’identità di gioco precisa, la sfida è suggestiva.

RIZZOLI APPREZZA SARRI – Una grande partita merita un grande arbitro. Lo sarebbe sulla carta il designato Nicola Rizzoli, che in una delle rare interviste rilasciate si è soffermato anche su Sarri: “È una persona corretta e leale con gli arbitri. E’ un allenatore che ha lavorato tanto in carriera e i risultati lo dimostrano. Gli dissi che, per le sue qualità, sarebbe rimasto per poco ad Empoli ed ho avuto ragione.

CERTI “ORRORI” NON FINISCONO… – L’architetto 43enne di Bologna, internazionale dal 2007, è alla quindicesima stagione nella Can di A e B. Il suo esordio in massima serie risale al 2002, categoria in cui ha fin’ora collezionato 202 presenze. Il suo curriculum vanta numerose “classiche” oltre ad un cospicuo bagaglio di sfide internazionali che lo ha fatto entrare nella sezione Elite, gruppo di prima fascia degli arbitri UEFA. In questa stagione ha accumulato già 4 “gettoni e in tutti i casi ha prevalso la formazione di casa: Monaco-Valencia 2-1, Roma-Juventus 2-1, Psv-Manchester United 2-1 e Lazio-Genoa 2-0. Lascia molto a desiderare ogni qual volta viene designato come arbitro addizionale. Due sono le partite più rappresentative in tal senso: la prima è la finale di Supercoppa tra Napoli e Juventus di Pechino. In quell’occasione l’arbitro bolognese, sul risultato di 2-1 per i partenopei, segnala a Mazzoleni un calcio di rigore a favore degli uomini di Conte per un contatto dubbio tra Fernandez e Vucinic. Sono storia nota i provvedimenti successivi adottati dagli altri giudici nei confronti di Pandev e Zuniga…La seconda partita vede sempre protagonista la Juventus nella sfida di campionato con il Catania del 28 ottobre 2012. I siciliani segnano con Bergessio ma la rete viene annullata per un fuorigioco inesistente, confermato dallo stesso arbitro di porta Rizzoli. Successivamente Vidal segna in fuorigioco ma l’arbitro Gervasoni, dopo una segnalazione di Rizzoli e la complicità del guardalinee Maggiani convalida il gol del cileno.

IL SUO FILM NAPOLETANO – I precedenti con gli azzurri sono ben ventisei, per un bilancio totale di sette vittorieundici pareggi e ottosconfitte. Il primo incontro risale al lontano novembre 2003 in Serie B, Napoli-Ternana 2-1. Non si segnalano errori, esordio dunque positivo. Stesso discorso per le prime in A in Empoli-Napoli 0-0 del settembre 2007 e Napoli-Reggina 1-1, con un penalty giustamente concesso nella gara con i toscani per un blocco in area ai danni del Pocho Lavezzi. Le prime note dolenti arrivano nel marzo 2008 in Napoli-Inter 1-0. L’architetto emiliano non assegna un rigore ai partenopei nel primo tempo per un fallo su Mannini, contrastato in maniera irregolare dalla difesa neroazzurra in area di rigore. Nel secondo tempo Rizzoli opta invece per il tiro dagli undici metri (fallito poi da Zalayeta) per un contatto tra Julio Cesar Gargano, tra le proteste dell’allora formazione di Mancini. Manca ancora un rigore in Fiorentina-Napoli 2-1 del gennaio 2009. Da segnalare nel finale della partita anche una deviazione di mano della difesa viola conseguente ad un colpo di testa di Maggio. In Napoli-Milan 2-2 del 28 ottobre 2009 nega ancora una volta un rigore solare per fallo su Lavezzi. Inizia bene il 2010 con Napoli-Sampdoria 1-0 ma il “vizio” del non-rigore continua in Napoli-Roma 2-2 del 28 febbraio, con Quagliarella protagonista dell’azione e in Sampdoria-Napoli 1-0 del 16 maggio, dove la vittima del fallo è Denis. Memorabile in senso negativo anche il Napoli-Milan 1-2 del del 25 ottobre. Qui Rizzoli si supera, riuscendo a negare ben tre rigori agli azzurri in una sola partita. Non visti due falli di mano in area e un’energica spinta di Papastathopoulos ai danni di Lavezzi. Non esita invece ad espellere Pazienza per due ammonizioni derivanti da falli di mano. Nell’ultima del campionato 2010/2011 contro la Juventus, non si segnalano episodi particolari. Altro precedente con gli azzurri è Napoli-Lazio 0-0 del novembre 2011. Questa volt non si tratta di rigore ma di un gol regolare annullato a Cavani per fuorigioco di Maggio su segnalazione dell’assistente Nicoletti. In Milan-Napoli 0-0 del 5 febbraio 2012 l’unico episodio da moviola è lo scontro tra Aronica e Nocerino: i due cominciano una discussione, si avvicina Ibrahimovic che rifila uno schiaffo all’azzurro, il quale risponde colpendo il centrocampista napoletano. Il guardalinee vede parzialmente l’episodio e fa presente la cosa all’arbitro. Rizzoli mostra giustamente il rosso allo svedese che raggiunge gli spogliatoi anzitempo, non prendendo però nessun provvedimento per il difensore partenopeo. Roma-Napoli 2-2 del 28 aprile 2012 e Genoa-Napoli 2-4 dell’11 novembre 2012 si segnalano tra le direzioni migliori. Bene anche in Inter-Napoli 2-1 del 9 dicembre 2012, dove non si riscontrano episodi particolarmente decisivi. Può essere giudicato “non colpevole” nell’amaro incontro successivo, avvenuto dopo più di un anno: Atalanta-Napoli 3-0 del 2 febbraio 2014. La sua prestazione positiva è favorita dai ritmi non elevati dell’incontro, sbloccato dai bergamaschi grazie ad errori grossolani dei difendenti partenopei. Giusta la scelta nell’episodio chiave al 23′ del secondo tempo, ovvero la non concessione del calcio di rigore per un non energico contatto in area tra Consigli Mertens. Bene in Inter-Napoli 0-0 del 26 aprile 2014: corretto ed equilibrato il metro di giudizio e fluida la gestione del gioco. Pollice in su, con qualche remora, anche in Lazio-Napoli 0-1 del 18 gennaio 2015. Nel penultimo precedente il Fischietto emiliano non scivola su mastodontiche bucce di banana. Gli si rimproverano le mancate sanzioni per presunti e dubbi tocchi di braccio nell’area azzurra di Maggio e AlbiolHiguain, memore della finale mondiale contro la Germania, si lascia poi andare nelle proteste, favorito dalla linea di tolleranza tenuta abbastanza alta. Situazioni che non compromettono comunque l’esito della gara. L’ultima volta? Sempre in trasferta, Roma-Napoli 1-0 del 4 aprile 2015. Questa volta la condotta è ampiamente sotto la soglia della sufficienza. Al capitano giallorosso De Rossi vengono risparmiati due cartellini gialli (netto fallo su De Guzman e tocco di mano su colpo di testa di Lopez) e la conseguente espulsione. De Guzman, a tu per tu con De Sanctis, è bloccato da un’errata segnalazione di fuorigioco. Gli azzurri protestano anche per un presunto tocco di mano in area di Manolas su conclusione del trequartista olandese. Insomma, non ci siamo certo lasciati bene…

 

A cura di Antonio Fusco

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