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Napoli-Sassuolo: fischietto affidato a Di Bello, bilancio da “talismano” azzurro!

L'arbitro di Brindisi ha diretto nove gare dei partenopei, tutte vittoriose

AVANTI CON IL SASSUOLO – È già tempo di scendere in campo, la “sbornia” di Champions con il Liverpool lascia spazio all’ottava giornata di Serie A, che vede il Napoli affrontare il Sassuolo. L’arbitro designato per la gara è Marco Di Bello della sezione di Brindisi, con Mariani e Fiorito al Var. Classe ’81, il bancario pugliese Di Bello è alla quarta stagione nella CAN di A. Il debutto tra i professionisti è legato alla stagione 2009/2010, dove dirige 17 incontri di Lega Pro nel girone A e B (play-out compresi). Poi tre stagioni in cadetteria, chiuse con 54 presenze totali, bastano per la promozione in massima serie, dove ha finora raccolto 78 apparizioni. L’esordio-test ai massimi livelli risale al 12 aprile 2012Bologna-Cagliari 1-0. La media di provvedimenti disciplinari dispensati tra A e B è di cinque ammonizioni a partita, un’espulsione ogni tre partite ed un rigore concesso ogni 3 uscite.

DI BELLO IL “TALISMANO” – I colori azzurri li ha incrociati nove volte in carriera, delle quali ben sette San Paolo, tutti vincenti. Il primo match è Napoli-Parma 2-0 del 18 dicembre 2014. Pulita la direzione e nessun dubbio a proposito delle chiamate principali. Concede giustamente il rigore ai partenopei al 30′ per l’atterramento di Callejòn ad opera di Gobbi. Giusta anche la segnalazione del fuorigioco nel finale sul tocco sotto misura di Higuain dopo la prima conclusione di Hamsik. Il secondo risale all’8 febbraio 2015Napoli-Udinese 3-1. Di Bello convalida infatti correttamente la rete dell’1-0 siglata all’8′ da Mertens, dopo un tocco involontario col braccio dello stesso attaccante belga. Bene poi la gestione complessiva dei cartellini, sempre opportuni. Il terzo è legato al passato torneo, Napoli Torino 2-1 del 16 gennaio 2016. Fa discutere il calcio di rigore concesso ai granata per un’entrata di Ghoulam in area su Bruno Peres, ma il contatto sembra passibile di sanzione. Proteste degli azzurri anche per la mancata espulsione, per doppio giallo, di Acquah dopo un colpo al volto di Higuain. Salomonica invece la decisione di espellere sia Sarri che Ventura al 78′, seppur in contingenze diverse. La quarta volta vede i partenopeI affrontare il Chievo, 5 febbraio 2016. L’incontro si chiude sul 3-1. La prestazione del giudice pugliese è di tutto rispetto, poche le sbavature e corrette le scelte adottate nei momenti principali della contesa. Al 66′ Castro commette un netto fallo (non segnalato) prima di servire in ripartenza il compagno Meggiorini. Lo stesso attaccante chiude poi il triangolo con il centrocampista, lanciato verso la porta di ReinaDi Bello lo ferma questa volta per una presunta irregolarità, del tutto inesistente. Fischio scaltro…

STAGIONE 2016-2017 – Non cambia l’avversario nell’incrocio successivo: Napoli-Chievo 2-0 del 24 settembre 2016. Al 73′ il napoletano Floro Flores scatta in posizione regolare e si presenta a tu per tu con Reina, lo salta e cade a terra: per Di Bello non ci sono gli estremi del calcio di rigore. L’attenta analisi moviolistica dà ragione al Fischietto, evidenziando come la caduta dell’attaccante clivense non sia dovuta ad alcun contatto con l’estremo difensore spagnolo, il quale ritrae le braccia al momento dell’uscita. Male l’operato in Napoli-Sampdoria 2-1 del 7 gennaio 2017. Il primo errore influente avviene al 22′: Praet atterra Callejon dopo un contatto prolungato, ci sono gli estremi per il calcio di rigore ma Di Bello ed i suoi assistenti non intervengono nella maniera giusta. Roboanti le proteste dei doriani (durante e nel post gara) per l’azione del 61′: Reina si appresta ad un rapido rinvio, Silvestre (già ammonito) vicino insegue il portiere per fargli pressione ma Di Bello vede anche un contatto ed ammonisce nuovamente il blucerchiato con conseguente espulsione. Forti le reazioni da parte di staff tecnico e dirigenza anche in fase di commento.

L’ULTIMO “TRIS” – Si giunge alla passata stagione per analizzare le ultime due volte in cui Di Bello ha giudicato l’operato dei calciatori napoletani. Si fa riferimento al 27 agosto 2017: Napoli-Atalanta 3-1Zielinski fa partire la rimonta azzurra dopo un primo tempo di grande sofferenza contro la vivace banda-Gasperini. Prime prove di VAR al San Paolo al 15′, quando Di Bello chiede il supporto per confermare il calcio d’angolo da cui scaturisce il momentaneo vantaggio di Cristante. Giusta nella ripresa la conferma del 2-1 di Mertens su assist di Insigne, tenuto in gioco da Masiello al momento dello scatto. Si prosegue il 26 novembre 2017 con Udinese-Napoli 0-1. L’episodio che fa più rumore è quello legato al calcio di rigore (che decide di fatto il confronto) assegnato agli azzurri per fallo di Angella su Maggio. Il Var non osta il fischio di Di Bello, le immagini in moviola confermano infatti l’intervento maldestro di suola del difensore bianconero sull’esterno numero 11. Scelta giusta. Il “curriculum napoletano” si chiude con Benevento-Napoli 0-2 del 4 febbraio 2018. I fari si accendono sul gol del vantaggio di Mertens: sulla traiettoria del belga la dubbia posizione di Insigne (posizionato sulla linea di porta) non influisce in maniera attiva sull’azione. Momento cruciale al 57′. Viene decretato un rigore per fallo di Koulibaly su Costa in area: il fallo sembra esserci ma il Var corregge la decisione del primo Fischietto per una posizione di fuorigioco di Sandro nell’azione “incriminata”. Giusto il passo indietro.

 

 

 

 

 

Servizio a cura di Antonio Fusco

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