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RILEGGI IL LIVE – Chelsea, Sarri si presenta: “Spero di poter finalmente vincere, la discussione con il Napoli…”

Rileggi la diretta della conferenza dell'ex tecnico azzurro

Maurizio Sarri si presenta alla stampa inglese dopo essere stato ufficializzato come nuovo tecnico del Chelsea. Ecco le sue prime parole pubbliche da manager dei Blues in conferenza:

Chelsea? È una sfida difficile per me, qui in Premier ci sono i migliori allenatori ed i migliori calciatori del mondo. La Premier League è diversa rispetto alla Serie A, sarà una sfida stimolante. Ho bisogno di divertirmi per dare il massimo, il più grande regalo che un uomo possa ricevere è divertirsi con il proprio lavoro. IN Inghilterra il calcio è cambiato negli ultimi anni, l’ho notato da vicino con il Napoli nella scorsa stagione. Di cosa ho bisogno? Cercherò di far rendere al massimo i calciatori che avrò a disposizione, il resto mi interessa poco…Vediamo come andrà il mercato, ma voglio subito ribadire che mi sento più un allenatore da campo che un manager a tutto tondo. Penso di essere uno dei pochi allenatori che è annoiato dal mercato, non mi piace parlarne”.

Come mi sono lasciato con De Laurentiis? Ho un ricordo stupendo di Napoli, ho un rapporto viscerale con i tifosi azzurri. Se con la società mi sono lasciato non benissimo è perchè alcuni silenzi sono stati fraintesi dal presidente. C’è stata confusione in merito al discorso della possibile permanenza e della volontà di andare via. Ero straziato dal fatto di dover lasciare, ma era una scelta che dovevo prendere. Sono convinto che in futuro questo sarà superato”.

Avversario principale? Sarà il tempo, abbiamo 18 giorni per preparare la prima partita ufficiale. Sarà importante che il gruppo riesca sin da subito a divertirsi lavorando”.

Ho parlato di uno-due acquisti per esplicare la mia identità di gioco? Non posso e non so fare nomi, ho parlato con la società esprimendo l’esigenza di avere maggiore qualità nella zona centrale del campo. Ciò non toglie che i nostri centrocampisti siano forti ed abbiano caratteristiche specifiche che potranno sicuramente dare una grande mano nell’interpretazione dei vari momenti della partita”.

Guardiola? È un genio, un fuoriclasse assoluto. Ha incontrato alcune difficoltà nella prima stagione ma è riuscito poi ad infilare un record di punti straordinario, connesso ad un gioco altamente spettacolare. Non sarà facile colmare il gap che c’è al momento con il City, speriamo sia stato solo un gap occasionale nelle ultimi stagioni…”.

Quanto inglesi ci saranno nella mia squadra? Non ne farei una questione di nazionalità, ma l’esperienza mi dice che una base di calciatori “autoctoni” che facciano rispettare una tradizione sia quanto meno positiva ed aiuta non poco. Un esempio lampante in Italia è proprio la Juventus”.

Accuse di omofobia e sessimo? Nella prima occasione si può parlare di un grave errore dovuto ad un mio stato nervosismo. Quella battuta fatta con la giornalista è stata invece mal interpretata, si trattava di una battuta ironica fatta con una persona con cui ho avuto un rapporto professionale per tre anni. Sono una persona assolutamente aperta e non mi rispecchio assolutamente in alcune descrizione fatte. Voglio che queste accuse siano spazzate dal vostro cervello il più presto possibile”.

“Come vorrei essere chiamato? Chiamatemi Maurizio, semplicemente Maurizio…”.

Hazard? È un calciatore straordinario, tra i due/tre top nel suo ruolo in Europa. Sarà un piacere ed un divertimento poterlo allenare costantemente in settimana. Spero di riuscire a mgliorarlo, sarà molto difficile (ride, ndr). Percorso con Mertens? Non è un discorso facilmente replicabile, è diventato un attaccante centrale più per esigenza della squadra che per una mia intuizione”.

Non aver vinto trofei mi preoccupa? No, con la Juventus in Italia è imposibile vincere. Ho fatto ripetutamente record di punto con il Napoli, facendo il massimo possibile con la squadra. Spero di poter poter capire realmente la differenza con il Chelsea tra fare un grande lavoro e vincere. Fare l’allenatore significa assumersi dei rischi ma anche molte soddisfazioni.”.

 

Termina la conferenza di Maurizio Sarri, che è stato coadiuvato da un traduttore simultaneo per domande e risposte con i colleghi inglesi.

 

 

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