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VIDEO E FOTO – Banti a San Siro, nefasta la direzione in Lazio-Juve…

Il Fischietto di Livorno, alla terza stagionale con gli azzurri. lascia non pochi dubbi nelle ultime uscite

NIENTE ERRORI – Il gol di Diawara al 93′ con il Chievo ha dato ulteriore linfa al Napoli, che non può comunque fare errori a prescindere dall’avversario. È per questo che anche a San Siro contro il Milan gli azzurri dovranno centrare l’obiettivo tre punti per poter restare agganciati al treno Juventus. I bianconeri correranno presumibilmente ancor più veloce, conoscendo la storia, dopo la cocente eliminazione con il Real Madrid.

BANTI ALLA TERZA, IN LAZIO-JUVE… – Alla “Scala del Calcio” fischia Luca Banti della sezione di Livorno, con Valeri e Dobosz al VAR. L’agente di commercio classe ’74 è alla quattordicesima stagione nella Can di A e B. Vanta nel suo curriculum 207 apparizioni in massima serie. Internazionale dal gennaio 2009, esordisce nella prima divisione italiana il 29 maggio 2005 in un Juventus-Cagliari 4-2. Ha una media di circa cinque ammonizioni a partita, un’espulsione ogni quattro direzioni ed un penalty concesso ogni cinque. Discusso il Genoa-Juventus 2-4 del 26 agosto 2017, in cui si usa senza parsimonia (non sempre in maniera corretta) il VAR. Del resto lo stesso Banti ha commentato così l’introduzione tecnologica video-assistenziale: “Parlo a livello personale e potrà sembrare una battuta, ma ora dormo qualche ora in più rispetto al passato. Quante volte mi è capitato di andare a letto, di aver capito di aver sbagliato qualcosa, e di non aver dormito… Ora con il Var esiste una margine di correzione prezioso”. L’arbitro toscano ha poi rincarato la dose in positivo, poco meno di un mese fa, sullo strumento messo a disposizione dalla Federcalcio: “Non si è creato assolutamente un fronte Anti-Var. Siamo assolutamente contenti e felici della tecnologia, possiamo fare al meglio il nostro lavoro. Oggi il chiaro ed evidente errore può essere corretto e questo ben venga. Ha avuto effetti importanti ed ha reso il campionato più avvincente grazie alla mancanza di proteste”. Parole che non sono però confortate dalle decisioni prese in Lazio-Juventus 0-1 del 3 marzio 2018. Sul tavolo dei commentatori ci sono due frangenti particolari. Un contatto tra Radu e Dybala nel primo tempo e soprattutto un intervento scomposto di Benatia (si, il “guastafeste” del Santiago Bernabeu) su Lucas Leiva nella ripresa. I buoni propositi non fanno testo in queste due situazioni, non individuate con la giusta sensibilità dal Var.

32 VOLTE E NON SENTIRLE… – Sono ben trentadue i precedenti del fischietto toscano con il team azzurro: complessivamente il bilancio parla di diciassette vittorie, otto pareggi e sei sconfitte. Il primo risale al 30 settembre 2006 in Serie B, Spezia-Napoli 0-1. Successivamente si ricorda la vittoria contro il Pescara nello stesso campionato sempre per 1-0. La prima partita in A dell’arbitro toscano con il Napoli è datata 27 gennaio 2008, contro il Cagliari. La direzione di gara è quasi impeccabile, gli unici dubbi aleggiano sulla punizione che porta al 2-1 finale per i sardi. Note negative giungono invece da Napoli-Bologna 1-1 del febbraio 2009, quando non segnala un chiaro fallo di mano di Volpi prima del gol del pareggio di Di Vaio. Nel 2-1 rifilato dalla Roma agli azzurri del 4 ottobre 2009 non ci sono “macchie”. Il 13 marzo 2010 in Napoli-Fiorentina 1-3, gli errori  ritornano. Dopo il vantaggio azzurro siglato da Lavezzi, l’arbitro si rende protagonista per la non concessione di un rigore, derivante da un intervento irregolare ai danni dell’argentino in area. Dal possibile raddoppio si apre così la strada per una sconfitta. Nell’epico Napoli-Lazio 4-3 del 3 aprile 2011 segnato da una memorabile tripletta di Cavani, i biancocelesti reclamano per un gol-fantasma (la sfera varca nettamente la linea di porta) non concesso a Brocchi. In Napoli-Lazio 3-0 del 25 settembre 2012 Banti incappa nell’ennesimo fallo di mano in occasione della rete messa a segno da Klose nei minuti iniziali. Il tedesco fa però “l’onesto” e ammette il tocco, salvandolo così dal tribunale inquisitorio delle moviole. In Napoli-Genoa 2-0 del 7 aprile 2013 è preciso: assegna giustamente un rigore agli azzurri ( fallito da Cavani) e non abbocca successivamente al tuffo in area di Immobile, ammonito per simulazione.

LA FASE SAN SIRO – Banti  incrocia nuovamente il suo fischietto con il Napoli nel successo scaccia tabù degli uomini di Benitez a San Siro, avversario il Milan. Sono i rossoneri a protestare per un presunto intervento troppo “vigoroso” di Zuniga ai danni di Poli in aera (non sanzionato) e per la non “tutela” di Balotelli. Al numero 45 meneghino viene assegnato comunque un rigore nella ripresa (per un fallo ingenuo commesso da Albiol) ma Reina è prodigioso a sventare la trasformazione, interrompendo una serie positiva di 21 centri consecutivi dell’attaccante.

ABBONATO AI “NAPOLI-LAZIO” – È da ricordare il 5 gennaio 2014, giorno di Napoli-Sampdoria 2-0. Ottima la sua prova, arricchita dal rigore non concesso giustamente ai doriani al 14′ del secondo tempo per un leggero contatto in area tra Armero e Regini. Ci si rivede il 24 febbraio 2014 in Napoli-Genoa 1-1, uno dei passi falsi decisivi per la rincorsa al secondo posto dei partenopei. Il San Paolo è gelato infatti nel finale di gara da una “storica” punizione dell’ex Calaiò. Banti non gestisce al meglio i cartellini gialli nella prima frazione di gioco, lasciando troppo spazio alle entratte “assassine” di Matuzalem e Sculli. Migliora nella ripresa, incorniciando una prestazione comunque sufficiente. Il successivo incontro dell’agente di commercio con i colori partenopei avviene di nuovo al San Paolo e gli si chiede ancora di mostrare l’abbonamento (non proprio fantasioso) dei “Napoli-Lazio”, in data 13 aprile 2014. Higuain (tripletta) e Mertens affondano con 4 reti la difesa-colabrodo dell’ex Reja. Banti convince a tratti. Al 12′ Higuain diretto in porta supera Cana, che atterra da ultimo uomo l’argentino e viene “graziato” con il giallo. Non appagato, Cana si ripete al 48′, stendendo questa volta il belga Mertens in area. Il giudice toscano concede giustamente il rigore ed espelle il laziale per somma di ammonizioni. Positivo e relativamente tranquilli è Genoa-Napoli 1-2 del 31 agosto 2014. De Guzman regala a Benitez i tre punti nei secondi finali dopo il vantaggio momentaneo di Callejòn e il pari di Pinilla. Non ci sono episodi da lente di ingrandimento e la condotta di gara risulta abbastanza convincente. Le gare successive ci portano al Bentegodi. Si tratta di Chievo-Napoli 1-2 del 1° febbraio 2015 e Verona-Napoli 2-0 del 15 marzo 2015 . Nella prima, la condotta arbitrale non lascia particolari dubbi, l’unico è legato al contatto tra Maggio e Meggiorini in area gialloblu all’83′: l’esterno invoca il rigore ma il Fischietto lascia correre. Contro la compagine di Maran lascia più di qualche dubbio la rete del vantaggio di Toni. L’esperto attaccante spinge Mesto, in azione di protezione dell’uscita di Andujar: spinta furba e non vistosa ma comunque da segnalare. Si passa a Juventus-Napoli 3-1 del 23 maggio 2015. Si ricordano in senso negativo la mancata concessione di due penalties agli azzurri per doppio fallo di Ogbonna su Gabbiadini (ad inizio ripresa ed al 67′) e la non segnalazione dall’altra parte di un rigore per fallo in area su Morata. Giuste l’assegnazione del rigore ai partenopei per un ingenuo tocco di mano in area di Asamoah e l’espulsione di Britos nel finale per una clamorosa testata rifilata ad Alvaro Morata.

Il SUO 2015/2016 – Due gli “appuntamenti” consumati nel 2015/16. Il primo è Empoli-Napoli 2-2 del 13 settembre 2015. Non brilla il fischietto arrugginito di Banti, che non ferma Saponara per un chiaro tocco di mano in occasione della rete di Pucciarelli al 18′. Il secondo è Napoli-Fiorentina 2-1 del 18 ottobre 2015. Anche in questo caso il giudice toscano non è impeccabile e non sembra essere all’altezza della grande partita disputata sul prato verde di un San Paolo bollente. Le proteste maggiori riguardano sempre gli azzurri. Si parla in particolare del mancato vantaggio concesso dopo un fallo per trattenuta di Astori su Allan, involato verso l’area viola. Si annota anche un calcio di rigore non concesso nel finale per un’uscita avventata di Tatarusanu su Higuain. Con Banti riaffiora poi l’immagine del grigio Napoli-Milan 1-1 del 22 febbraio 2016, passo falso inaspettato degli azzurri verso il primo posto. La Juventus è bloccata dal Bologna dopo il sorpasso a firma di Zaza allo Stadium, gli uomini di Sarri non colgono la possibilità del contro-sorpasso al San Paolo: altro snodo cruciale sul percorso dello scudetto bianconero. Analizzando la gara, il Fischietto livornese è alquanto permissivo nella prima frazione di gioco, lasciando correre anche in caso di interventi decisi. Nella ripresa decide di far prendere un po’ d’aria al cartellino giallo riposto avidamente nel taschino, anche se dimentica di estrarne uno nei confronti di Niang per una vistosa gomitata su Albiol. Sarri viene allontanato dopo veementi proteste per un calcio di punizione non concesso a seguito di un tocco di braccio del giapponese Honda. Serpeggia nervosismo, la posta in palio è alta. Ad onor del vero non ci sono episodi clamorosi.

NELLA PASSATA STAGIONE – Il 2016/2017 di Banti ha riservato quattro uscite con i partenopei. In ordine temporale si inizia con Udinese-Napoli 1-2 del 19 novembre 2016. Pronto il giudice di gara nelle azioni di gioco salienti. Nella ripresa, al 2’assist di Mertens per Callejon che da posizione regolare mette sul secondo palo dove Insigne si inserisce da dietro e segna: rete giustamente convalidata. Si prosegue con Roma-Napoli 1-2 del 4 marzo scorso. Giusto il gol annullato a Perotti al 23′: l’argentino controlla platealmente il pallone con la mano prima di battere Reina. Forti dubbi sulla rete annullata a Mertens al 39′: il belga scatta su lancio di Hamsik a seguito di uno strattonamento reciproco con Fazio, si inserisce in area e supera Szczęsny. Passiamo alla semifinale di ritorno di Coppa ItaliaNapoli-Juventus 3-2 del 5 aprile 2017. Banti risulta troppo permissivo nella mancato provvedimento per duri scontri, che portano a tensioni inevitabili nel finale di gara. Non ci si sofferma dunque su particolari “frame” di gioco legati ai gol, ma il polso non proprio fermo del toscano contribuisce alla ruvidità dei contatti tra i ventidue in campo. L’ultima “fatica” del torneo è del 28 marzo 2017Sampdoria-Napoli 2-4. La speranza partenopea di sorpasso sulla Roma per il secondo posto resta viva fino alla notizia del gol di Perotti dall’Olimpico. La gara di Marassi non regala particolari colpi di scena, eccetto che per i colpi di classe di Insigne e compagni. Tutto va come previsto, anche dal punto di vista moviolistico. Poche e fatue le proteste per episodi non rilevanti.

IN QUESTA STAGIONE – Banti ha arbitrato i partenopei a Fuorigrotta due volte in questo campionato. Si torna inizialmente al 21 ottobre 2017: Napoli-Inter 0-0. Il muro nerazzurro regge l’urto offensivo della squadra di Sarri, in leggera frenata dopo una serie impressionanti di successi. Linea di condotta lineare e discretamente permissiva per Banti. Mancano forse un paio di ammonizioni ma risulta pronto e attento negli episodi principali. L’ultimo ricordo è nuovamente tinto di biancoceleste: Napoli-Lazio 4-1 del 10 febbraio 2018. Una spinta vistosa, non segnalata, di Wallace su Mertens in area al 23’scatena le proteste di calciatori e panchina azzurra. Sul finire dei primi 45′ di gioco Milinkovic-Savic butta giù Insigne con una sbracciata. Sarri invoca il rosso con veemenza e il direttore di gara toscano lo allontana.

 

Ecco il video dell’episodio Mertens-Fazio in Roma-Napoli 1-2 della scorsa stagione:

 

Ecco l’immagine discusso contatto tra Benatia e Leiva in Lazio-Juventus 0-1

Benatia su Leiva screenshot

 

 

Servizio a cura di Antonio Fusco

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