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G Factor: Frank Gallo, quando il calcio restituisce la parola…

“Per riconciliarti con il pallone, vai a vedere i giovani, noterai purezza e passione”, quante volte ho ascoltato questa frase sugli spalti delle partite di calcio giovanile. Basta isolarsi dall’ambiente circostante, soffermarsi con lo sguardo sulla voglia di emergere dei ragazzi, sulla grinta che ci impiegano per arrivare prima su ogni pallone. Dove non arrivano le doti fisiche e tecniche, c’è il cuore, l’applicazione. E’ la storia di Frank Gallo, esterno sinistro classe ‘2000 che qualche settimana fa ha vinto con la scuola calcio “Azzurri” di Torre Annunziata il campionato Giovanissimi Regionali Fascia B della Campania battendo in finale il Real Casarea.

Gallo era schierato sotto età, lanciato contro i ragazzi del ’99; in finale ha sofferto la maggiore forza fisica degli avversari, ma alla lunga ha saputo trovare le contromisure per contrastarli e contribuire alla vittoria della sua squadra, nonostante una frattura alla mano sinistra rimediata nel primo tempo. E’ stata la sua ultima partita in Campania, dalla prossima stagione giocherà nella Juventus, la squadra che gli ha restituito la parola. Quando il calcio esce dai limiti del terreno di gioco, diventa strumento d’inserimento sociale, integrazione nella comunità. Frank Gallo è “un emigrante al contrario”; con i suoi genitori e suo fratello Luciano si è trasferito dalla Campania prima in Inghilterra e poi in Australia, nei pressi di Melbourne, nel 2010 il rientro nella propria terra per motivi personali, una “mazzata” per Luciano e Frank che provano una sorta di rifiuto per la lingua italiana. L’inserimento è difficile, i ragazzi si esprimono solo a gesti; avviene anche a scuola, dove spesso i professori ricorrono allo scritto per valutare la loro preparazione.

Il rifiuto, infatti, è solo per la comunicazione verbale; un problema vissuto anche a scuola calcio. All’”Azzurri” di Torre Annunziata gli allenatori del centro sportivo “Parco Carolina” ce la mettono tutta per restituire la parola a questi due ragazzi; con Luciano, classe ’98, non riescono a spuntarla, per Frank, invece, sono le sirene della Juventus l’arma più convincente.

Stefano Cirillo, responsabile della scuola calcio “Azzurri”, è stato il primo a crederci. “Gallo mi piace, ha un buon tocco di palla con il sinistro, bisogna lavorarci”, diceva ai suoi compagni d’avventura. Parole che hanno convinto Enzo Raiola che ha deciso di proporre Gallo alla Juventus. Il primo passo è stato compiuto lo scorso Dicembre; Frank partecipa ad uno stage a Vinovo, destando una buona impressione a Sclosa e Pessotto. Un evento che riempie di gioia e speranza Frank che dice di no alla proposta del padre di rientrare in Australia. “Papà, restiamo in Italia, riuscirò a sbloccarmi per amore del calcio”, disse Frank. Parole confermate dai fatti; Frank viene convocato per la seconda volta a Vinovo a fine Marzo. Stavolta ci va con il papà Alfonso che così prende confidenza con il luogo in cui sarà ospitato suo figlio.

Frank si rende conto che il sogno si sta per avverare; manca poco, un piccolo sforzo per spazzare via tutti i dubbi, riconquistare la parola per dialogare con i compagni sul terreno di gioco.

Al rientro a Torre Annunziata, si notano i primi segnali; Frank gradualmente riesce ad esprimersi in italiano fino a diventare uno dei ragazzi più apprezzati del gruppo, mostrando simpatia e voglia di divertirsi, magari riappropriandosi anche del tempo perduto. Frank non lascia più il suo gruppo, in finale nonostante la frattura alla mano ritarda i soccorsi per alzare la coppa e festeggiare con i compagni la vittoria.

“Il torneo disputato recentemente a Cairo Montenotte, in provincia di Savona, è stato un momento indimenticabile; Frank ha fatto da interprete per tutti, parlando in inglese con gli organizzatori e traducendo per tutti noi. Nella finale contro il Casarea avevamo già visto importanti segnali con quella frase: “Io non voglio uscire” che mi ha scaldato il cuore. Che gioia poi vederlo parlare, cantare, saltare e divertirsi con tutti i compagni”, ci ha raccontato Stefano Cirillo mostrando grande soddisfazione per il risultato raggiunto.

A breve la sua famiglia vivrà un altro trasferimento, stavolta a Torino, all’insegna di un sogno: quello di affermarsi con la maglia della Juventus. Corrado Grabbi, ex attaccante, sarà il suo allenatore che lo aiuterà in questo percorso. Frank, però, è prontissimo, scalpita e vuole conquistare tutti dalle parti di Vinovo; con il campo e con la parola, quella risorsa che il calcio gli ha restituito.

Fonte: Ciro Troise per GianlucaDiMarzio.com

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