Nella 7.a giornata di Serie Bwin, il Romeo Menti ospita il Padova di Fulvio Pea. Braglia ritorna in panchina dopo la squalifica di 2 giornate e opta per un nuovo modulo: 4-2-3-1, con Seculin e Scognamiglio in funzione di Nocchi e Murolo. Nella prima mezz’ora di gioco le occasioni arrivano per entrambe le squadre da palle inattive: al 3’ del I tempo il Padova riesce ad ottenere un calcio di punizione da posizione centrale; alla battuta Cutolo mette i brividi a Nocchi colpendo la traversa. Al 23’ l’occasione arriva per la Juve Stabia grazie ad Erpen che recupera un buon pallone a centrocampo e serve sul filo del fuorigioco Mbakogu che si invola verso la porta di Anania: il portiere mette in corner. Sul calcio d’angolo Anania viene ammonito per gioco scorretto ma reagisce alla decisione dell’arbitro Baracani che gli mostra il rosso. Padova in 10 uomini e senza portiere titolare; Farias è costretto ad uscire per lasciare il posto al secondo portiere Silvestri. La partita potrebbe prendere una svolta manonostante la superiorità numerica, i ritmi restano piuttosto blandi e la foga agonistica dei gialloblu infievolisce. Mbakogu ancora una volta si dimostra propositivo ed impensierisce nel 3’ di recupero del I tempo il colpo di testa che impegna Silvestri, ma non basta alla Juve Stabia che ad oggi ha collezionato 3 sconfitte e 3 pareggi ed è alla ricerca di una vittoria utile per risollevare il morale della squadra coartato da un inizio di Campionato ancora poco esaltante.
Nel II tempo la Juve Stabia segue il monito di Braglia e si impone nell’area avversaria con Mbagoku terminale offensivo di riferimento sul quale convogliano la maggior parte delle giocate insidiose. Al 19’ del II tempo il nigeriano riesce a portare in vantaggio la Juve Stabia: Mbakogu raccoglie un pallone servito da Genevier e di testa insacca la rete. Il Padova lascia sopraffarsi ed è pressoché assente, ma nonostante tutto le Vespe non riescono nell’affondo decisivo e la partita si decide per 1-0. Vittoria preziosa per Braglia e i suoi uomini che potrebbero auspicare ad una ripresa.
Danny Petricciuoli
