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14 gare senza sconfitte e 2.6 punti a partita: nemmeno la Juve come la Casertana

Nessuno come lei. Nemmeno la Juventus di Antonio Conte – che pure sta dominando la serie A con una media di 2.6 punti a partita e una striscia aperta di 14 gare senza sconfitte – è riuscita finora a fare meglio. A guardare tutti dall’alto in basso è la Casertana dei record, compagine tornata tra i «Pro» all’inizio di questa stagione, dopo ben 16 anni di purgatorio nelle serie dilettantistiche.
E che rientro: con il successo di domenica sul Sorrento (il quarto consecutivo), i rossoblù hanno migliorato il record di risultati utili consecutivi portandolo a 18 partite. Una striscia iniziata il 6 ottobre proprio con il blitz sul sintetico del Sorrento. Imbattuta da oltre quattro mesi, la compagine allenata da Guido Ugolotti milita in Seconda Divisione ma è la migliore in tutti i campionati professionistici dalla serie A alla Lega Pro. Un record costruito soprattutto in difesa visto che – numeri alla mano – ha subito appena 15 reti ed è tra le migliori in Italia. Meglio della formazione rossoblù soltanto la Roma di Garcia (11 reti), Pro Vercelli in Prima Divisione (14) e Santarcangelo nel girone A della Seconda Divisione (13). Passaggio alla futura serie C unica ormai blindato e leadership in solitudine (con 3 punti di vantaggio sul Teramo), come non accadeva da 23 anni. L’ultima volta che la Casertana aveva respirato l’inebriante profumo del primato era il 9 giugno del 1991, nella stagione che aveva segnato la storica promozione in Serie B per la società del presidente Cuccaro e del tecnico Adriano Lombardi (appena sette giorni prima). Proprio in quel torneo la serie di 18 risultati positivi di seguito, appena eguagliata dal team di Ugolotti. Proprio sull’asse presidente-allenatore le maggiori similitudini tra ieri e oggi. Ugolotti e il compianto Adriano Lombardi, entrambi toscani e dediti più al lavoro che alla ricerca di taccuini e microfoni; due presidenti: Cuccaro e Giovanni Lombardi, entrambi trascinati da entusiasmo e competenza tecnica alla base della gestione del club.
«Più che negli interpreti sul terreno di gioco – sottolinea il presidente Lombardi – la nostra squadra si identifica con quella di allora soprattutto nello spirito. Stesso avvio stentato di stagione tanto allora quanto stavolta», con l’arrivo di Ugolotti in corsa al posto di Eziolino Capuano alla terza giornata. «I ragazzi – prosegue Lombardi – hanno mostrato grande voglia di rivalsa e i risultati ci stanno premiando. Ora, però, non dobbiamo commettere l’errore di sentirci appagati. A fine stagione, proprio come la Casertana di Cuccaro e Adriano Lombardi, vorrei arrivare davanti a tutti».

LO STADIO – Uno degli obiettivi della nuova vita della Casertana è quello di accaparrarsi la gestione del terreno di gioco dello stadio «Pinto», per trasformarlo da campo minato da buche a terreno sintetico. Quello delle cattive condizioni del manto erboso è stato, infatti, uno dei problemi sollevati a più riprese dalla società nel corso della stagione. La proposta è stata formalizzata da pochi giorni al Comune di Caserta, che già spende 150mila euro all’anno per la sola manutenzione del campo di gioco. La società di Lombardi si è offerta di curarne direttamente la gestione per una cifra che si aggira sui 130mila euro oltre a realizzare, a proprie spese, il terreno di gioco in erba sintetica.
Un’idea che ha già ottenuto il placet del sindaco di Caserta Pio Del Gaudio, anche se dovrà essere comunque necessario un passaggio formale in consiglio comunale. «Mi sono subito detto favorevole alla proposta – ribadisce il primo cittadino -. Con il presidente della Casertana Lombardi ho parlato a lungo di questa possibilità e quindi, non posso che essere d’accordo. Porteremo la proposta in Consiglio e mi fa piacere che i capigruppo di maggioranza abbiano già annunciato di voler proporre un ordine del giorno sul tema. Noi siamo pronti a favorire la Casertana, senza naturalmente perdere di vista l’interesse della città. Il Pinto , comunque, dovrà essere aperto anche alle scuole che ce lo chiedono ed ai giovani della città».

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