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Anche Milan-Napoli rischia: Lega sotto accusa

Piani di emergenza per giocare, neve e gelo mandano in tilt il calendario della A, Galliani e De Laurentiis: «Differire la notturna di San Siro»

Rinviare Milan-Napoli. Dopo l’abominevole due giorni delle nevi vissuta dal campionato di serie A (tre gare saltate), Adriano Galliani cerca di anticipare i tempi proponendo al presidente della Lega, Maurizio Beretta, di far slittare il posticipo in programma domenica sera. «Tutti i bollettini meteorologici, prevedono condizioni climatiche proibitive, quali non se ne vedono da 27 anni: a Milano, neve e temperature fra gli 8 e i 10 gradi sotto lo zero. In queste condizioni, credo fortemente che giocare una partita sia assai più che inopportuno». E così Galliani chiede ufficialmente «anche in applicazione dell’art. 31, comma 2, dello Statuto-Regolamento della LNPA, di differire la partita». La richiesta è stata immediatamente accolta dal patron azzurro, Aurelio De Laurentiis: «Sono d’accordo. È una presa di posizione condivisibile. Non si può giocare in certe condizioni climatiche».
Con le insidie della neve e del gelo polare, Milan-Napoli rischia di essere una gara estrema, irta di imprevisti. Per il presidente Beretta è l’occasione per puntare l’indice sugli stadi: «Bisogna varare una legge che consenta di avere impianti più sicuri, riscaldati, con nuove tecnologie – dice – Rinviare le gare? La sicurezza di tutti, sia quella dei calciatori sia quella dei tifosi, è il primo punto». Più che una partita di calcio, a San Siro potrebbe andare in onda una prova di resistenza umana, un’esibizione estrema sul modello dei voli nei canyon appesi a un elastico. Si lavora per anticipare la gara magari alle ore 15, perché sia per Napoli che Milan è assai difficile trovare una data utile per il recupero.
Milan-Napoli, dicono le previsioni meteo che oramai azzeccano persino al millimetro la quantità di neve che cadrà, rischia di giocarsi in condizioni proibitive. Più o meno come lo spettacolare Inter-Palermo di ieri sera, giocato in un San Siro ai limiti della praticabilità. Certo, è il segno di questi tempi televisivi. I giocatori-pinguini hanno quasi un ruolo accessorio nel grande contenitore delle gare in notturna organizzate a gennaio e febbraio sull’altare delle tv e dei milioni che i club incassano in nome dell’audience. Per il presidente dell’Assocalciatori, Damiano Tommasi: «è una situazione certamente eccezionale dal punto di vista meteorologico ma sicuramente vanno rivisti i calendari, magari aumentando il numero di partite in periodi dell’anno in cui il clima è migliore». Il vicepresidente della Figc Demetrio Albertini ha una proposta più concreta: «Bisogna cominciare il campionato a inizio agosto».
Una volta sarebbe finita con una fantastica battaglia a palle di neve tra tifosi, ma ora ci sono leggi severe, non si può rischiare neppure che una persona si fratturi un braccio: si deve rimuovere il ghiaccio dalle tribune e dalla zona di prefiltraggio fuori dallo stadio. Tutte cose molto più complicate da fare nel cuore della notte.

Fonte: Il Mattino

La Redazione

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